Recensioni per
Pourquoi est-ce qu'on se déguise?
di Dorabella27
Cara Dora, che bello ritrovarti con un'altra creazione! |
Carissima Dora, |
Ciao Dorabella, in poche righe hai già reso giustizia alla premura di Andrè, che interpreta i silenzi di Oscar; hai già condannato Girodelle, assai melodrammatico quando pensa che per starle vicino sarebbe disposto ad umiliarsi, fino a diventarne servitore o valletto (o l'attendente?). Ma come hai scritto tu rispondendo alla recensione di Octave, Girodelle è solo un teatrante. |
Cara Dora, gli episodi dell'anime racchiudono scene e dialoghi davvero assurdi. Diciamo che nell'episodio che citi già si vede l'intento della Polignac di screditare chi intuisce essere un avversario di tutto rispetto. E Oscar, con la sua dirittura morale e l'ascendente che potrebbe avere sulla regina, risulta pericolosissima ai suoi fini. Ci mostri un Girodelle già molto consapevole di ciò che vorrebbe dal suo Comandante e una Oscar che "sente il tempo che ti scivola addosso senza mai portare alcuna speranza di mutamento nella tua condizione" |
L'arrivo della contessa di Polignac è filtrato dagli occhi di Oscar e di Girodelle. |
Ciao Dorabella! Capitolo d'inizio molto interessante... E mi trovi ovviamente d'accordo sulla improbabilità ( per non dire impossibilità) dell'episodio in questione: non ha logicità, né al suo interno né in relazione agli altri episodi dell'anime. Forse l'intento era mettere l'accento sulla influenza sempre più forte della contessa, oppure raccontare, in qualche modo, il fatto storico della non consumazione del matrimonio, ma..... mah! |
È vero, era impossibile simulare la nascita dell'erede al trono a Versailles, dato che la nascita era un fatto pubblico, quindi vediamo una versione più realistica. |
Era Wilde, se non ricordo male, che diceva che bisognerebbe fidarsi sempre della prima impressione. Girodelle è uno dei primi personaggi che conosciamo, nell'anime. E non ci piace. Non ci piace per questo suo modo discutibile e contorto di porsi: "E' contro i miei principi affrontare una donna in duello" ( In una radura, alla sola presenza del mio mite attendente quale testimone; al cospetto di Sua Maestà e della Corte intera, invece l'avrei fatto tranquillamente, anzi con un sorriso di superiorità sulle labbra). |
Ciao Dorabella, ben ritrovata. |