Recensioni per
Pourquoi est-ce qu'on se déguise?
di Dorabella27
Girodel si fa piegare le ciglia? Troppo forte...Oscar è forse un pò invidiosa del suo sottoposto perfettino? Scherzo, naturalmente, anche perché a me piace Girodel, specialmente alla fine della storia dove si rivela molto fedele ad Oscar nonostante il brusco rifiuto. Ma torniamo a noi. L'unica maniera per indagare sull'oscuro Alfonso è andare sotto copertura. A quanto pare il tenente ha qualche ombra nel suo passato e non avrebbe problemi a farsi vedere nel casinò, ma Oscar vuole indagare personalmente e l'unica copertura che nessuno si aspetterebbe sarebbe quella di indossare abiti femminili. Sempre poco preparata sui sentimenti Oscar non capisce come mai André si è risentito. Spero che lo scopra e lo capisca al più presto. Storia decisamente originale. Brava. |
Un covo di serpi per definire Versailles è un delicato eufemismo. Maria Antonietta era praticamente circondata da persone il cui unico pensiero era in che modo e in che misura approfittare del suo buon cuore. Tutti fuorché Oscar che infatti è come se vivesse su un altro pianeta. Le chiacchiere della Baronessa la riportano sulla terra e anche le lacrime della Regina, che riceve critiche anche dalla adorata madre. Credo che abbia vissuto anni terribili. È stata accusata di essere frivola e superficiale ma era solo una ragazzina abbandonata a sé stessa. Rendersi conto che anche la sua favorita si approfitta di lei deve essere devastante. L'unica che può realmente aiutarla è Oscar. Le affermazioni della Regina, inoltre, hanno anche il potere di far riflettere Oscar sulla propria vita. Anche lei è sola? Anche lei non ha nessuno accanto che la possa sostenere? Per lei c'è sempre stato André e inizia a rendersene conto. |
Ciao Dorabella, storia che promette di essere interessante e che inizia in un momento particolare della storia canonica, forse mai presa in considerazione:l'arrivo in scena di Madame de Polignac che, proprio in virtù del potere acquisito con la Regina, la farà mentire sulla sua gravidanza e che nell'anime è rimasto un episodio senza un seguito. La tua scrittura ricercata senza essere stucchevole mi coinvolge, complimenti. |
(Ti lascio una recensione molto frivola) Avevo tre capitoli da recuperare, quindi ho potuto fare razzia. Ma mentirei se dicessi che ne sono riemersa sazia, cara Dora, perché in realtà questo capitolo ha, fra gli altri, il pregio di svolgere egregiamente il suo compito: scatenare la voglia di leggere ancora e ancora, di saperne di più e, pure!, in fretta. Le descrizioni che fai delle ambientazioni e atmosfere delle varie scene si traducono sempre in immagini mentali vivide e coloratissime, quasi concrete - il che, come sai, mi piace tantissimo. Inoltre adoro questo André che si insinua nella mente di Oscar in momenti poco opportuni! E poi: Lei in nero. Wow. Me la immagino, elegantissima. Chissà come deve averla guardata Lui... Per il resto: trama avvicente e stile sempre piacevolissimo. Insomma, che brava sei! |
La Contessa di Polignac è un personaggio davvero squallido. E' in combutta col croupier e si è ridotta a fare da mezzana al Duca pur di avere delle benemerenze. E' facile che sia stato Alfonso a far perdere deliberatamente Oscar, su ordine della Polignac. La Polignac ha riconosciuto Oscar? Se così fosse, il comportamento di lei sarebbe ancora più sinistro. |
Allora, da dove cominciare? |
Mi si è improvvisamente chiarito, Dorabella, il trait d'union che lega questo travestimento e questo vestito al travestimento ( non mi pare forzato definirlo così) ed al vestito della storia originale. E non sto parlando del disagio di Oscar che in questo caso, come in quel caso, si sente fragile, scoperta, senza difese ed incapace di reagire senza svelare la propria identità, che ritroviamo nelle due situazioni, ma di un grande assente, che è probabilmente il personaggio chiave di entrambe le situazioni. Tanto è vero che qui, nella tua storia, è Girodelle a salvare Oscar, con modalità che fanno pensare quasi ad un "il ruolo di André Grandier è interpretato oggi da Victor Clement de Girodelle". E bisogna dire che in questo tunnel spazio temporale che stiamo attraversando, Girodelle fa proprio la sua figura! Pragmatico, competente, navigato, esperto, risoluto e "risolutivo" . Perfetto, insomma ( "ammiro la padronanza di sé con cui non si è lasciato sfuggire il mio vero nome."). Il suo unico errore potrebbe essere stato quello di aver preso troppo sul serio la commedia, e di continuare quindi la "nobile finzione" , che per lui è nobile, ma non è finzione, fuori dallo spazio scenico e lontano dai riflettori. Grosso errore. Anche in un universo parallelo. |
Ciao Dorabella. Leggere del Duca de Guiche é stato terribile e lo hai ben rappresentato in quello che purtroppo accade a Oscar. Per fortuna arriva Girodelle. Quello che mi è piaciuto di piú in questo capitolo è l'intrigo, l'inganno riguardo il quale hai ben scritto facendomi immergere in quest'atmosfera. Ho immaginato la Contessa di Polignac con il suo modo di fare. Nel leggere le note nel finale saró curiosa di sapere cosa accadrá nel prossimo capitolo. Un caro saluto. |
Notevole, veramente notevole, cara Drabella, questo nuovo passaggio nel quale abbiamo potuto “vedere” la situazione in cui si è messa Oscar, e come la suddetta situazione sia diventata, per come la vede lei e per come la conosciamo noi, una autentica prigione. Già perché deve rimanere nell’anonimato più assoluto, altrimenti il suo gioco verrebbe alla luce e la missione sarebbe irrimediabilmente compromessa, e lei non potrebbe essere di alcun supporto, per capire come aiutare la sua regina ad uscire da quel mondo costruito ad arte, per portare, oltre che discredito alla sua persona, anche per rendere sempre più potente e indipendente colei che la avvicina con i suoi modi morbidi e avvolgenti: la Contessa di Polignac. |
Oscar si è calata talmente nella parte da rimanerne invischiata. Cosa sarebbe successo se non fosse intervenuto Girodelle? |
Ciao Dora e complimenti per questo adrenalinico aggiornamento! L'ho letto mentre ero fuori, tanta era la tentazione! E ovviamente non sono rimasta delusa, anzi! Devo dire che qui sei stata bravissima nel mostrare il temperamento ambivalente di Oscar che la situazione ha prepotentemente fatto emergere: l'essere parzialmente irretita dal gioco e l'eccesso di zelo nel calarsi in panni così distanti da sé; il voler dare battaglia a quell'essere disgustoso del duca - penso tra i personaggi più turpi mai concepiti - e al contempo il sentirsi vulnerabile nell'evidenza della sua condizione di donna. Questo passaggio è molto forte e anche molto attuale secondo me e mi piace molto come tu lo abbia lasciato serpeggiare lentamente, inesorabilmente, sin da subito anche attraverso l'apprensione per Charlotte che - diciamolo - ha proprio la madre del secolo. Inoltre è molto bello il paragone tra la Polignac e una farfalla, quando appare palesemente agli occhi del lettore come un ragno pronto ad avviluppare nella sua tela. |
Beh...chi di "villano" ferisce...:) |
In questo capitolo vediamo un'Oscar un po' impreparata alla missione in cui si è gettata. Va al casinò con quattro spiccioli e a causa dello stato di insolvenza in cui si trova finisce "preda" di persone senza scrupoli (a meno che la Polignac non l'abbia riconosciuta e abbia voluto darle una lezione...). |
Ciao Dorabella, capitolo particolare che mi è piaciuto molto! Il duca ha ovviamente riportato alla mente il tragico episodio di Charlotte, in cui quel viscido baciamano, che qui vediamo rivolto a Oscar, ha colpito sicuramente molte di noi nella nostra infanzia (come altri forti episodi). Sei stata abilissima a descrivere, oltre agli intrighi con la contessa, i sentimenti che tale episodio ha suscitato in Oscar, dando al contempo una pennellata molto vivida di ciò che accadeva davvero. Ma ciò che mi ha colpito molto è come Oscar si senta debole, indifesa indossando un vestito da donna: "Se indossassi la mia divisa, non avrei problemi a reagire"; "Non riesco a capire come, così vestita, io non riesca a trovare le forze e il coraggio per reagire. Intuisco che non è solo una questione relativa all'ingombro della crinolina o alla limitazione dei movimenti." È come se, questa esperienza, le facesse cominciare a capire o vedere sotto un'altra luce la condizione della donna, da lei vista effettivamente solo dall'esterno. Molto interessante. |
Ciao Dorabella. Che dire? Un po' mi ero preparata al peggio, la tua precedente risposta nello scorso capitolo in un certo senso aveva prefigurato qualcosa di molto spiacevole per Oscar ma tutto avrei immaginato tranne un colpo di scena simile. Il duca de Guiche quel pedofilo pervertito! Eh sì, ci credo avesse messo gli occhi addosso ad Oscar "tenera"colomba. |