Recensioni per
Pourquoi est-ce qu'on se déguise?
di Dorabella27

Questa storia ha ottenuto 189 recensioni.
Positive : 187
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
03/03/22, ore 22:17

Girodel si fa piegare le ciglia? Troppo forte...Oscar è forse un pò invidiosa del suo sottoposto perfettino? Scherzo, naturalmente, anche perché a me piace Girodel, specialmente alla fine della storia dove si rivela molto fedele ad Oscar nonostante il brusco rifiuto. Ma torniamo a noi. L'unica maniera per indagare sull'oscuro Alfonso è andare sotto copertura. A quanto pare il tenente ha qualche ombra nel suo passato e non avrebbe problemi a farsi vedere nel casinò, ma Oscar vuole indagare personalmente e l'unica copertura che nessuno si aspetterebbe sarebbe quella di indossare abiti femminili. Sempre poco preparata sui sentimenti Oscar non capisce come mai André si è risentito. Spero che lo scopra e lo capisca al più presto. Storia decisamente originale. Brava.

Recensore Master
03/03/22, ore 21:59
Cap. 2:

Un covo di serpi per definire Versailles è un delicato eufemismo. Maria Antonietta era praticamente circondata da persone il cui unico pensiero era in che modo e in che misura approfittare del suo buon cuore. Tutti fuorché Oscar che infatti è come se vivesse su un altro pianeta. Le chiacchiere della Baronessa la riportano sulla terra e anche le lacrime della Regina, che riceve critiche anche dalla adorata madre. Credo che abbia vissuto anni terribili. È stata accusata di essere frivola e superficiale ma era solo una ragazzina abbandonata a sé stessa. Rendersi conto che anche la sua favorita si approfitta di lei deve essere devastante. L'unica che può realmente aiutarla è Oscar. Le affermazioni della Regina, inoltre, hanno anche il potere di far riflettere Oscar sulla propria vita. Anche lei è sola? Anche lei non ha nessuno accanto che la possa sostenere? Per lei c'è sempre stato André e inizia a rendersene conto.

Recensore Master
03/03/22, ore 21:43

Ciao Dorabella, storia che promette di essere interessante e che inizia in un momento particolare della storia canonica, forse mai presa in considerazione:l'arrivo in scena di Madame de Polignac che, proprio in virtù del potere acquisito con la Regina, la farà mentire sulla sua gravidanza e che nell'anime è rimasto un episodio senza un seguito. La tua scrittura ricercata senza essere stucchevole mi coinvolge, complimenti.

Nuovo recensore
01/03/22, ore 18:20

(Ti lascio una recensione molto frivola) Avevo tre capitoli da recuperare, quindi ho potuto fare razzia. Ma mentirei se dicessi che ne sono riemersa sazia, cara Dora, perché in realtà questo capitolo ha, fra gli altri, il pregio di svolgere egregiamente il suo compito: scatenare la voglia di leggere ancora e ancora, di saperne di più e, pure!, in fretta. Le descrizioni che fai delle ambientazioni e atmosfere delle varie scene si traducono sempre in immagini mentali vivide e coloratissime, quasi concrete - il che, come sai, mi piace tantissimo. Inoltre adoro questo André che si insinua nella mente di Oscar in momenti poco opportuni! E poi: Lei in nero. Wow. Me la immagino, elegantissima. Chissà come deve averla guardata Lui... Per il resto: trama avvicente e stile sempre piacevolissimo. Insomma, che brava sei!

Recensore Master
28/02/22, ore 05:44

La Contessa di Polignac è un personaggio davvero squallido. E' in combutta col croupier e si è ridotta a fare da mezzana al Duca pur di avere delle benemerenze. E' facile che sia stato Alfonso a far perdere deliberatamente Oscar, su ordine della Polignac. La Polignac ha riconosciuto Oscar? Se così fosse, il comportamento di lei sarebbe ancora più sinistro.
Il Duca de Guiche è sordido come sempre, prende in prestito le parole di Valmont e alza l'asticella dell'età delle sue vittime da predatore sessuale. E' ancora più deprecabile di Valmont che almeno ama il gusto della sfida e preferisce le donne alle ragazzine mentre lui approfitta della debolezza di una preda (simil bambina) intrappolata in una ragnatela.
Girodel si comporta molto bene anche se non è del tutto disinteressato: il salvataggio sembra fargli credere di avere fatto dei passi avanti verso Oscar che, in realtà, non ci sono stati.
Quella che mi convince meno di tutti è Oscar, troppo debole e indifesa. E' vero che è fuori del suo ruolo, ma io non credo che, come donna, sarebbe stata fragile e indifesa. Donne decise e di carattere ci sono sempre state. Lei, come donna, sarebbe stata sempre fuori dagli schemi e volitiva. Come soldato, era in grado di fronteggiare qualsiasi imprevisto. Qui, poi, è in missione e non mossa da sbilanciamenti emotivi come nel ballo con Fersen. Non comprendo tanta fragilità e incapacità di reagire.
Per il resto, ottimo come sempre!

Recensore Veterano
27/02/22, ore 19:14

Allora, da dove cominciare?

Ne succedono di cose in questo casinò!
Ti dirò, mia carissima Dorabella, che qui hai proprio dipinto un affresco di grandissimo effetto: sia per l'ambiente, sia per i personaggi.

La contessa di Polignac con quella mano che copre il suo malefico sorriso, è perfetta: allusiva, intrigante, fintamente gentile, approfittatrice e allo stesso tempo leggiadra come una farfalla. Tutto quello che alla giovane regina Maria Antonietta sfugge è invece ben inquadrato dalla nostra perspicace Oscar.

Il laido duca è ripugnante: nelle parole e nei gesti, specialmente in quei baci umidi (orrore!) sulle dita...

Girodelle fa invece la cosa giusta, anzi, fa tutte le cose giuste: ma ancora non sa che per quanto perfetto ed efficiente possa essere, non riuscirà a far breccia nel cuore di Oscar, che fantastica sugli occhi e sul petto di André pure tra le grinfie del duca di Guiche.

E infine lei, Oscar: mai così femmina (capisci in che senso lo dico, vero?) e così esposta agli sguardi altrui, alle attenzioni indesiderate, alla necessità che un uomo la salvi. Così si sentono le donne di solito? Ecco qualcosa su cui riflettere.

Che dire ancora, mia carissima? Vuoi ancora i miei complimenti? Eccoli, allora, tutti tutti meritatissimi! Questa storia è una vera meraviglia!
Un abbraccio,
Sett.
(Recensione modificata il 27/02/2022 - 07:46 pm)

Recensore Veterano
27/02/22, ore 11:30

Mi si è improvvisamente chiarito, Dorabella, il trait d'union che lega questo travestimento e questo vestito al travestimento ( non mi pare forzato definirlo così) ed al vestito della storia originale. E non sto parlando del disagio di Oscar che in questo caso, come in quel caso, si sente fragile, scoperta, senza difese ed incapace di reagire senza svelare la propria identità, che ritroviamo nelle due situazioni, ma di un grande assente, che è probabilmente il personaggio chiave di entrambe le situazioni. Tanto è vero che qui, nella tua storia, è Girodelle a salvare Oscar, con modalità che fanno pensare quasi ad un "il ruolo di André Grandier è interpretato oggi da Victor Clement de Girodelle". E bisogna dire che in questo tunnel spazio temporale che stiamo attraversando, Girodelle fa proprio la sua figura! Pragmatico, competente, navigato, esperto, risoluto e "risolutivo" . Perfetto, insomma ( "ammiro la padronanza di sé con cui non si è lasciato sfuggire il mio vero nome."). Il suo unico errore potrebbe essere stato quello di aver preso troppo sul serio la commedia, e di continuare quindi la "nobile finzione" , che per lui è nobile, ma non è finzione, fuori dallo spazio scenico e lontano dai riflettori. Grosso errore. Anche in un universo parallelo.
Non ci sfuggono le citazioni, molto d'effetto: -"Lasciatemi o chiamo aiuto!", sono le sole parole che mi escono di bocca. Come una donna; "Non voglio, non devo, non posso pensarci. Non adesso, almeno"-
Una brusca sterzata, dici? Nel senso di "La commedia è finita, togliamoci la maschera?";)
Complimenti e a presto.
Octave

Recensore Master
27/02/22, ore 10:34

Ciao Dorabella. Leggere del Duca de Guiche é stato terribile e lo hai ben rappresentato in quello che purtroppo accade a Oscar. Per fortuna arriva Girodelle. Quello che mi è piaciuto di piú in questo capitolo è l'intrigo, l'inganno riguardo il quale hai ben scritto facendomi immergere in quest'atmosfera. Ho immaginato la Contessa di Polignac con il suo modo di fare. Nel leggere le note nel finale saró curiosa di sapere cosa accadrá nel prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 27/02/2022 - 10:36 am)

Recensore Master
27/02/22, ore 09:43

Notevole, veramente notevole, cara Drabella, questo nuovo passaggio nel quale abbiamo potuto “vedere” la situazione in cui si è messa Oscar, e come la suddetta situazione sia diventata, per come la vede lei e per come la conosciamo noi, una autentica prigione. Già perché deve rimanere nell’anonimato più assoluto, altrimenti il suo gioco verrebbe alla luce e la missione sarebbe irrimediabilmente compromessa, e lei non potrebbe essere di alcun supporto, per capire come aiutare la sua regina ad uscire da quel mondo costruito ad arte, per portare, oltre che discredito alla sua persona, anche per rendere sempre più potente e indipendente colei che la avvicina con i suoi modi morbidi e avvolgenti: la Contessa di Polignac.
Contessa che si è subito accorta, avendo l’occhio lungo e allenato, del disagio in cui Madamigella Cornaro era venuta a trovarsi e immantinente si è fatta sotto per “alleviare” le sue pene, affidandola, niente meno, che all’odioso e viscido Duca de Guiche. Ad Oscar quasi non pare vero di poter sentire proprio quel nome; era riuscita miracolosamente a sfuggire alle attenzioni leziose del Visconte di Valmont e ora rischia di trovarsi dalla padella direttamente nella brace, ma non può declinare l’offerta, data la situazione contingente. Ed ecco che la messinscena del duca prende il via. Ne osserviamo il comportamento, forte della sua posizione e del suo nome altisonante, cercare di irretire quella giovane che, dinnanzi a lui, sembra, ed è, completamente sprovveduta. Oscar si sente in trappola, prova disgusto sia per essere in presenza del duca e dover subire le sue avances, ma, di più ancora, per non poter reagire, o meglio nel non essere in grado di reagire. Alla sua mente, per sopperire a questi momenti per lei destabilizzanti, ci sono le visioni e i ricordi condivisi con André. Stranissimo per lei proprio in questi attimi che i suoi pensieri siano rivolti all’amico d’infanzia. Ci si aggrappa per cercare di tornare padrona di se stessa, ma la situazione sta progredendo in maniera decisamente negativa troppo in fretta, lei non ha il tempo materiale per pensare. Finalmente provvidenzialmente Girodelle entra nella stanza, dove si erano appartati, forse ha udito o forse no, le parole di Oscar, che ci rimandano a ben altro episodio, ma che qui calzano a pennello.
Girodelle liquida il duca senza se e senza ma, e con Oscar lasciano il casinò, non prima di aver scovato e compreso l’intrallazzo tra la contessa di Polignac e il croupier Alfonso, al quale vengono dettati i piani per le serate successive. Forse li hanno in pugno per smascherare l’intero intrigo, che sta dietro e dentro quello stesso casinò, dove si avvantaggia chi può essere utile e si distrugge chi invece può divenire di intralcio alla scalata per il successo.
Un passaggio intrigante e, come al solito, molto ben scritto, accompagnato dalle tue consuete e preziose descrizioni dei luoghi, per far sentire anche l’ignaro lettore dentro la scena, potendola assaporare, guardandosi intorno e ammirando la quantità di dettagli con gli occhi della mente e che la tua penna, sommata alla tua fantasia galoppante, sta disegnando.
Non posso che congratularmi con te per questo racconto così particolare e variegato sia di sensazioni che di azioni. Un augurio per una piacevole domenica. A presto!

Recensore Master
27/02/22, ore 09:10

Oscar si è calata talmente nella parte da rimanerne invischiata. Cosa sarebbe successo se non fosse intervenuto Girodelle?
Provavo io schifo per lei.
Direi che questa abnegazione per la causa supera ogni immaginazione. Oppure è, da parte di Oscar, una sorta di esperimento per capire come si vive nei panni di una donna?!?
Direi che l'esito è molto negativo...
Speriamo che questo non la dissuada dal voler vivere la sua femminilità con André

Recensore Master
27/02/22, ore 00:32

Ciao Dora e complimenti per questo adrenalinico aggiornamento! L'ho letto mentre ero fuori, tanta era la tentazione! E ovviamente non sono rimasta delusa, anzi! Devo dire che qui sei stata bravissima nel mostrare il temperamento ambivalente di Oscar che la situazione ha prepotentemente fatto emergere: l'essere parzialmente irretita dal gioco e l'eccesso di zelo nel calarsi in panni così distanti da sé; il voler dare battaglia a quell'essere disgustoso del duca - penso tra i personaggi più turpi mai concepiti - e al contempo il sentirsi vulnerabile nell'evidenza della sua condizione di donna. Questo passaggio è molto forte e anche molto attuale secondo me e mi piace molto come tu lo abbia lasciato serpeggiare lentamente, inesorabilmente, sin da subito anche attraverso l'apprensione per Charlotte che - diciamolo - ha proprio la madre del secolo. Inoltre è molto bello il paragone tra la Polignac e una farfalla, quando appare palesemente agli occhi del lettore come un ragno pronto ad avviluppare nella sua tela.
La descrizione degli assalti del duca, i suoi gusti abominevoli e il pensiero che - immancabile - trova riparo in André è stato uno dei momenti più concitati ed anche un grandissimo climax. Complimenti!
Inoltre questa Oscar consapevole della propria vulnerabilità ispira tenerezza e affascina per come ne hai catturato le sfumature; le stesse che, nella storia originale, coglieremo solo più avanti ma che qui vengono fuori nel momento giusto e nel posto più distante da sé che lei riesca a immaginare e che funziono splendidamente.
Io intanto sappi che ho riso di me stessa, io che pensavo che il picco fosse Valmont...ah, che ingenua! Provvidenziale Girodelle e devo ammettere che qui è un personaggio che insolitamente apprezzo. Mi è piaciuta la sua capacità di mascherare tutto dietro i nomi imposti e lasciar cadere il tutto una volta soli. La scena in carrozza, livida di disagio e di cose inespresse, è inoltre scritta alla perfezione: Oscar che lo richiama alla realtà mi ha fatta un po' gongolare, devo ammetterlo, e al contempo mi ha ricordato il tatto di Fersen con il famoso appellativo di "il mio migliore amico". Non credo che tra Oscar e Girodelle possa esserci molto più di ciò che abbiamo visto - o almeno, una parte di me ci spera che non accada eheh - però, ecco è enormemente interessante vedere come li stai interfacciando e sono curiosa di sapere come andrai a modellare il loro rapporto. Ma poi, ci dirai di più del sottoposto e del suo rapporto con le sale da gioco? Io spero di sì, ne sono tremendamente curiosa e l'aura fumosa che hai dispiegato intorno mi lascia speranzosa. Poi non so perché ma prevedo guai all'orizzonte con Alfonso e il biglietto, un cambio totale ai piani della Polignac genererebbe troppo sospetto...no? (sì, ecco a te la mia versione peggiore: quella di Sherlock dei poveri ahah)
Infine ci tenevo a complimentarmi con te per le descrizioni classicheggianti e sfarzose delle sale, così in sintonia con gli ambienti di quel periodo. Che dire se non ancora complimenti? Attendo con trepidazione, a presto
A.
(Recensione modificata il 27/02/2022 - 12:38 am)

Recensore Veterano
27/02/22, ore 00:19

Beh...chi di "villano" ferisce...:)
Eppure Girodelle ha svolto egregiamente la sua parte, anzi sembra molto più lucido del suo comandante su come proseguire la missione. Lei d'altro canto ha vissuto la serata peggiore della sua vita e un pò stranisce vederla cosi indifesa e succube degli eventi pur se con il nobile scopo di proteggere la missione (non era consentito almeno un manrovescio? Così, come riflesso involontario :))
Verrebbe da dire che in questo caso "l'abito fa il monaco", rendendo Oscar consapevole di molteplici aspetti della vita femminile dell'epoca...molteplici...anche di quelli a cui non vuole pensare, forse, inconsciamente, per preservali dalla disgustosa lascivia del Duca. Intrigante in tutti gli aspetti questa storia, come un feuilleton deve essere!
Aspettiamo la brusca sterzata allora...chissà se ci porterà ad osservare "quegli occhi" da sotto in su ;)
A presto!

Recensore Master
26/02/22, ore 23:13

In questo capitolo vediamo un'Oscar un po' impreparata alla missione in cui si è gettata. Va al casinò con quattro spiccioli e a causa dello stato di insolvenza in cui si trova finisce "preda" di persone senza scrupoli (a meno che la Polignac non l'abbia riconosciuta e abbia voluto darle una lezione...).
Trasformi però questa situazione in una lezione sui pericoli a cui erano esposte le donne a quell'epoca ( e non solo), una presa di coscienza che nella trama originale arriva molto più tardi, e per altre strade. La sensazione è che in qualche modo sia caduta la maschera, e i rapporti mutano (lei e Girodelle, lei e Andrè).
Nell'attesa del tuo nuovo capitolo, cerco una maniglia per la preannunciata sterzata alla storia. So che mi stupirai come sempre!

Recensore Veterano
26/02/22, ore 22:16

Ciao Dorabella, capitolo particolare che mi è piaciuto molto! Il duca ha ovviamente riportato alla mente il tragico episodio di Charlotte, in cui quel viscido baciamano, che qui vediamo rivolto a Oscar, ha colpito sicuramente molte di noi nella nostra infanzia (come altri forti episodi). Sei stata abilissima a descrivere, oltre agli intrighi con la contessa, i sentimenti che tale episodio ha suscitato in Oscar, dando al contempo una pennellata molto vivida di ciò che accadeva davvero. Ma ciò che mi ha colpito molto è come Oscar si senta debole, indifesa indossando un vestito da donna: "Se indossassi la mia divisa, non avrei problemi a reagire"; "Non riesco a capire come, così vestita, io non riesca a trovare le forze e il coraggio per reagire. Intuisco che non è solo una questione relativa all'ingombro della crinolina o alla limitazione dei movimenti." È come se, questa esperienza, le facesse cominciare a capire o vedere sotto un'altra luce la condizione della donna, da lei vista effettivamente solo dall'esterno. Molto interessante.
Girodelle, sempre impeccabile, corre in aiuto doppiamente della sua damigella, salvandola dal pericolo del duca e dal debito contratto. Ma ho paura che questo possa alimentare le sue illusioni, povero. Con André non c'è storia...e anche Oscar comincia a vederlo ormai sotto un'altra luce.
Aspetto di vedere cosa farà André ...anche tenendo conto del tuo avviso di una brusca sterzata in arrivo!
Tantissimi complimenti come sempre, Dorabella per questa tua storia! E grazie per condividerla!
A presto! F.

Recensore Master
26/02/22, ore 18:51

Ciao Dorabella. Che dire? Un po' mi ero preparata al peggio, la tua precedente risposta nello scorso capitolo in un certo senso aveva prefigurato qualcosa di molto spiacevole per Oscar ma tutto avrei immaginato tranne un colpo di scena simile. Il duca de Guiche quel pedofilo pervertito! Eh sì, ci credo avesse messo gli occhi addosso ad Oscar "tenera"colomba.

Sai, in tutti questi anni di permanenza nel sito ho visto Oscar suo malgrado, scivolare fra le braccia di Girodelle, di Alain, di Fersen, ultimamente un tentativo di stupro da parte del duca di Germaine e sinceramente sono piuttosto infastidita da questi what if. Una volta mi è capitato pure leggere che fosse stata rapita, spogliata delle vesti e delle armi e sbattuta in una cella conventuale. Nel tuo caso non penso, ma spesso in queste fictions infarcite di particolari piuttosto scabrosi, alcune autrici manifestano una sorta di amore e odio verso la protagonista, anche dal lato inconscio. È andato tutto bene, non è successo nulla(sospiro di sollievo) in questo episodio, Girodelle e' riuscito ad arrivare in tempo, saldare il debito di Oscar senza compromissione alcuna e soprattutto rassicurando la segretezza riguardo la sua vera identità. Girodelle (o almeno questo tuo Girodelle che si presenta IC) non credo avanzerà pretese future nei confronti di Oscar ma diciamo, un pensierino in più se lo farà, un' ennesima illusione ,un' ennesima chimera. Certamente sarà molto difficile per lui dimenticare di avere un giorno ,stretto fra le braccia il suo comandante divenuto donna. E soprattutto fragile. Attendo gli sviluppi. Buona serata
(Recensione modificata il 26/02/2022 - 06:55 pm)