Una Gruvia lemon scritta per la prima volta, abbattendo l'imbarazzo della scrittura e della lettura. Pensando al "dopo film - dragon cry" e a uno schizzo di Mashima con Juvia versione maid. Ecco un estratto.
Gray era stanco e quando toccò la maniglia per poter aprire la porta, un fremito lo invase. Una sensazione gli diceva che doveva aspettarsi qualcosa da Juvia e lui deglutì ansioso. Cosa avrebbe trovato dietro la porta?
Lui la aprì lentamente, quasi timoroso. Quando la porta fu spalancata, il suo cuore si fermò e arrossì faticando a deglutire.
Juvia era bellissima ai suoi occhi. Sedeva sul gradino del parquet in legno vestita da maid e la guardò in ogni particolare. Le mani dolcemente appoggiate una sull'altra sulle ginocchia appena coperte dalla gonna del vestito, in una postura così aggraziata che sembrava una bambola. Il viso arrossito di Juvia mentre lo sguardo della ragazza era distolto dal ragazzo, verso il basso. Come se da una parte si vergognasse. Ma una cosa in particolare fece fermare il cuore del mago del ghiaccio, quella flebile e dolce voce che disse "Bentornato a casa, Gray sama".

Stiles Stilinski è sconcertato quando si rende conto che, ogni notte, sogna di baciare Derek Hale. Ma la cosa che più lo turba è che gli piace baciarlo, il che è strano, perché Derek è un suo amico, nonché l'alfa di Scott, pertanto cerca disperatamente di trovare un modo per smetterla con quei sogni assurdi. Fino a che non si rende conto che l'unico modo affinché quei sogni finiscano e affinché possa togliersi dalla testa quelle sensazioni piacevoli che i sogni gli portano è quello di baciare davvero Derek.
|Dal testo: Le loro labbra si schiusero appena, dopo qualche casto contatto, e la lingua di Stiles cercò quella di Derek, che le andò in contro, gentile e umida e morbida come una carezza di velluto. Stiles non avrebbe più voluto staccarsene, perso in tutte quelle sensazioni che vorticavano in lui, sensibile a tutti i punti in cui Derek lo toccava: la guancia, il collo, le labbra, la lingua.
Se nei sogni i loro baci erano un qualcosa che a Stiles piaceva, quello non avrebbe saputo definirlo: era carne, bramosia, dolcezza, ruvidità, era tutto e niente, ed era perfetto. |

Questa storia nasce dal prompt demenziale dato dalla pagina di Facebook "Sterek Prompt".
Dal testo:
"“No! Non è una figata e non è bello… come faccio a farti capire… ah ecco ci sono, sei nel letto con la tua morosa, state per andare al sodo ma laggiù non succede nulla...”
La testa di Scott si spostò a destra e a sinistra esattamente come quella di un cagnolino confuso, era idiota, troppo e più se ne accorgeva più non si capacitava di come potessero essere così in buoni rapporti loro due."

Tratto dalla storia:
"[...]C’erano giornate impegnative, afose, calde, umide ed appiccicaticce.
In quelle giornate a Derek piaceva tornare a casa da lavoro e lasciare che il suo compagno si prendesse cura di lui, che lo massaggiasse, allontanando dai suoi muscoli intorpiditi la stanchezza della giornata, facendolo sospirare sollevato.
Che Stiles si prendesse cura di lui in ginocchio sul pavimento, nudo e col capo chino o sul letto alle sue spalle, vestito nella sua amata felpa rossa, a Derek non importava, quello che davvero importava era che il suo ragazzo si fidasse di lui, senza ripensamenti o esitazione e Stiles, il suo compagno, si fidava di lui e tanto.[...]"

Tratto dalla storia:
"[...]Se avessero chiesto a Derek di descrivere Stiles, il suo compagno da un anno a quella parte, con una sola parola, l’unica cosa che gli sarebbe venuta in mente sarebbe stata: instancabile.
Instancabile perché Stiles non stava mai fermo, non stava mai in silenzio.
Quando entrava in una stanza, Derek ne avvertiva la presenza ancor prima di sentirne i passi, avvertiva il ritmo incessante e appena accelerato del suo cuore, pompare sangue ad una velocità appena superiore a quella normale a causa della DHDA, che lo rendeva ancora di più instancabile e smanioso di bruciare energie.[...]"

- Lo specchio… come si è rotto? –
Sbuffò - E adesso perché vuoi saperlo? –
- Perché porta sfortuna rompere uno specchio. Sette anni di disgrazie. –
- Da quando ti conosco saranno almeno venti anni di disgrazie. – borbottò lui, e Deku aprì un occhio probabilmente solo per guardarlo male.
- A volte non capisco se dici sul serio o se è solo il tuo modo di fare. –
Katsuki si sarebbe tagliato una mano, piuttosto che rispondere a quella domanda.

Ufficio nuovo...serve battesimo. Mi sembra anche logico e chi meglio di Steve e di...
Dai che lo sapete non fatemelo dire.
Ecco che tornano i due Avengers più suini della squadra! Gli unici...inimitabiliiiii

Erano anni che le cose a Beacon Hill sembravano andare per il verso giusto. Ma come al solito, complice il solito Peter che ha disseminato guai un po' per tutta la Contea, l'ennesimo problema arriverà a turbare la quiete di Derek che si ritroverà, dall'oggi al domani, a dimenticare ben nove anni della sua vita.
Cosa ha realmente dimenticato? Com'era cambiata la sua vita in quegli anni che gli sono stati cancellati?
E soprattutto, riuscirà a ricordare?

•{Long ~ Gallavich ~ What if? ~ Some Slice of life!}
Una storia alternativa che parte un po’ prima del finale della 3x12.
Uno sviluppo diverso per Mickey Milkovich ed Ian Gallagher che, inutile ribadirlo, meritavano molte più gioie.
“«’Fanculo, Gallagher.»
Con il tempo, durante quegli anni trascorsi insieme, Ian comprese che quel “’Fanculo, Gallagher” era la cosa più simile ad un “Ti amo” che Mickey fosse capace di dire, così aveva imparato a farselo andare bene.
Continuava a sorridere, forse in maniera anche un po’ inquietante, ma non gliene fregava più nulla di niente e nessuno … la sua vita andava a gonfie vele, si stava costruendo una famiglia e presto si sarebbe realizzato anche con la carriera, facendo il lavoro che aveva sempre desiderato.
«13 dicembre.» sussurrò Mickey all’improvviso, dopo qualche istante di silenzio assoluto nella camera «Come data mi piace il 13 dicembre.»”

Sterek Supplici AU. Derek!Lupo e Stiles!Volpe
Tratto dal testo:
“Non ero interessato al matrimonio sai… ma tu sarai di certo interessante” fece un sorrisetto affilato guardando le sue labbra e Stiles non poté impedirsi di arrossire [...] Il lupo gli strattonò ancora i capelli, avvicinando così tanto i loro visi che avrebbe di nuovo potuto morderlo se non lo avesse tenuto fermo “Forse non oggi, ma presto volpacchiotto. Presto sarai mio”.

ATTENZIONE! Questa è una lemon rossa, totalmente esplicita. Uomo avvisato mezzo salvato!
"Ogni sera, dopo aver svolto parte del lavoro, si affacciava alla finestra con una tazza di the in mano e guardava il cielo stellato, nella vana attesa di vedere l'animale alato volare verso di lei, seppur sapesse bene quanto la visione fosse un'utopia, dato che questo si spostava solo di giorno. Ma la speranza era l'ultima a morire, no? E una boccata di aria fresca era sempre gradita e salutare."

Lavorare per Magnus non è semplice. Magnus è fuori controllo e Alec deve discutere spesso per farsi ascoltare. Odia tutto ciò che è formale perché significa che deve stare attento a quello che dice. Ancor più importante, Magnus flirta sempre.
Che andrebbe anche bene se Alec non fosse così completamente, irrimediabilmente, impossibilmente innamorato di lui.
Basato su questo prompt: "AU in cui Magnus è un attore vincitore del Premio Oscar e Alec, il suo assistente personale, è innamorato di lui."

Storia ambientata tra la prima e la seconda puntata della 4 stagione.
Derek ha compiuto un rito misterioso che lo ha fatto tornare giovane.
La ricerca di se stesso per riuscire a superare ferite del suo passato che lo hanno fatto chiudere in se stesso portandolo a non fidarsi più di nessuno.
L'amore tra due giovani anime sarà abbastanza per guarire ferite di un lontano passato?

Il regno degli Hale viveva in pace e prosperità da secoli. L’unico tentativo di ribellione si era verificato, una ventina di anni prima, proprio in quella città non molto distante da palazzo. Fu facile per Peter sedare quella rivolta: si trattava pur sempre di un gruppo di semplici contadini che nulla avrebbero potuto davanti ad un esercito di Beta, guidati da Alpha fortissimi. Però, lo zio, aveva deciso di punirli con un castigo esemplare: ogni due anni, la città avrebbe presentato al sovrano i suoi migliori Omega pronti all’accoppiamento e, una volta che questi avessero partorito i suoi cuccioli, sarebbero stati uccisi per non poter far più ritorno alla loro famiglia. Derek riteneva tutto ciò una crudeltà gratuita, ma capiva perfettamente il punto di vista dello zio: se avesse permesso a quegli Omega di restare insieme a palazzo, sarebbe potuto essere pericoloso per la sua incolumità.
Quell’anno, però, Peter aveva deciso che Derek era pronto per rivestire anche quel ruolo, per questo ora si trovava sulla macchina al suo fianco, in viaggio verso Beacon Hills. [Omegaverse]

[Storia scritta a quattro mani da pampu e blu992]
Stiles entra nella palestra del campus sentendo la voce di Scott che quella mattina al telefono gli ha detto: «Mantieniti allenato anche se siamo lontani, mi raccomando!»
[…]
«Oh» sorride lei, «puoi comunque andare da uno dei nostri istruttori e fare la tua scheda di ingresso.»
Stiles si dirige verso la porta con su scritto Staff. Una voce gli dice di entrare e «Ciao, sono qui per la scheda di ingresso.»
Il ragazzo si presenta. Si chiama Thomas, lo fa accomodare assicurandogli che non ci metterà tanto. È in quel momento che nota un'altra persona di spalle, perché parla. «Tom, va pure, ci penso io.»
«Grazie, devo davvero scappare. Ci vediamo in sala!» saluta.
In quel momento l'altro ragazzo si gira.
«Porca puttana! Derek!»
Stiles quasi cade dalla sedia per lo shock. Non vede Derek da quattro anni e mezzo e ora se lo ritrova in palestra come…
«Tu lavori qui? Sei un personal trainer? Seriamente?»
«Ciao, Stiles. Sì, è il mio lavoro.»