Ratchet racconta in prima persona l’esperienza della DreadZone: l'arrivo, la finta libertà dei gladiatori, le giornate scandite dai combattimenti, la fuga.
«All'inizio mi rifiutai di capire che quel che pensavo dei gladiatori, in realtà, era l'immagine che i mass-media vendevano agli spettatori. Ma il mio rifiuto non durò a lungo: bastarono pochi giorni a farmi aprire gli occhi.
Non esisteva paragone migliore del circo: noi gladiatori eravamo le fiere; mentre gli Sterminatori, le brillanti stelle dello spettacolo, erano domatori che si alternavano sulla pista dell'Arena.
Poi c'era lui, Gleeman Vox. Lui che aveva l'abito rosso del presentatore e coordinava la baracca, guadagnando sulla nostra pelle.
Fama, soldi e belle ragazze erano la nostra gabbia dorata. Quella vera, esplosiva, ce l'avevamo chiusa al collo.
Aprire gli occhi mi fece incazzare di brutto.
Nessun circo poteva permettersi di tenere un drago in gabbia. E loro - Vox e compagnia - l'avrebbero capito presto.»
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[Galassie Unite | Arco I | Schieramento]
[Personaggi: Big Al, Clank, Gleeman Vox, Nuovo Personaggio (Takami Kinomiya), Ratchet] [Probabile OOC]

[Hazbin Hotel]
"Tutte le notti, solo per voi, cari ascoltatori, va in onda il vostro Radio Demone di fiducia.
Rimanete sintonizzati."
Angel Dust non si perde una puntata di quello che è diventato il suo programma radiofonico preferito. Porta chiusa, luce spenta, cuffie accese, che inizi lo spettacolo.
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Dalla storia:
Un brivido percorse la spina dorsale di Angel Dust alle parole successive, pronunciate con una voce ancora più profonda, ancora più roca e pregna di desiderio, facendo rizzare il pelo morbido e chiaro su tutto il suo corpo. Non poteva vederlo, ma era certo che stesse sorridendo.

"Un tuono furioso deflagrò, seguito dalla lama abbagliante di un fulmine che cadde sull'enorme cupola della Basilica di San Pietro, a poca distanza dalla silente creatura alata.
Si ergeva immobile, ritto sulla cupola, contemplando la città dormiente ai suoi piedi e chiedendosi se avesse sbagliato.
Teneva contro il suo petto due fagotti: ogni tanto uno si muoveva e vagiva furente, mentre l'altro stava fermo.
Sarebbe stato così facile lasciarli cadere, pensò l'angelo. Neppure loro da quell'altezza si sarebbero salvati dall'impatto col suolo..."
Continuo di "Virgin Crisis - Amore Satanico" ma potete leggere questa storia anche senza aver letto la precedente.
Buona lettura :)

Yuuki festeggia allegramente il suo compleanno insieme ai parenti e gli amici più stretti, ma un regalo particolare farà prendere alla festa una piega inaspettata, se poi l'alcool ci mette lo zampino, allora sarà davvero un compleanno indimenticabile.
Ma quali saranno gli effetti dell'alcool sugli invitati? Succederà qualcosa di cui pentirsene amaramente?

[Cuphead]
[Cuphead]Cuphead è un gran gioco.
Ecco cosa immagino che accada ai due cattivi principali (Il Diavolo e Re Dado) subito dopo il finale canonico del gioco.
SPOILER! Non leggere se non avete giocato o già scoperto il finale (non lo capireste nemmeno).
(Pubblicata anche su Wattpad)

[Bendy and the Ink Machine ]
Il clack di fine registrazione cadde come una ghigliottina, e le stanze si fecero silenziose.
Sammy attese per quella che parve un'eternità, fissando il piccolo macchinario nelle sue mani.
Poi premette il tasto di riproduzione.
Ancora.
[Sammy Lawrence x Wally Franks]

[Bendy and the Ink Machine ]
Un diavolo non dovrebbe innamorarsi.
Un diavolo non dovrebbe nemmeno sapere cos’è l’amore.
Eppure tu, Bendy, il diavolo danzante, segui con lo sguardo Boris il lupo. Osservi le sue orecchie, che sicuramente saranno morbide, così come la pelle, le labbra, la lingua…
Scuoti la testa, tornando in te. Sei un diavolo, non uno scolaretto timido e impacciato. Per te conquistare qualcuno dovrebbe essere naturale come respirare. E proprio con un sospiro torni a fissare il lupo, il bellissimo lupo che, purtroppo per te, ti ha rubato il cuore. Brutta la vita, eh, Bendy?
Devil!BendyxWolf!Boris

"Quelli che prima avevo nascosto alla bambina all'interno del mio corpo, ora, spuntavano dalla mia schiena e mi avvolgevano senza sfiorarmi..."
Questo è quello che pensava, mentre, affascinato dal grottesco scenario che si proponeva dinanzi ai suoi occhi, raccontava storie del proprio passato ad una piccola fanciulla troppo curiosa.

Una notte stellata ed un respiro caldo che s'infrange sulla pelle di Beerus, desideri nascosti al più impavido di cuori e timidi sentimenti che esplodono sulle labbra di due divinità.
Per quanto ancora Whis vorrà indossare una maschera?
I suoi occhi limpidi tradiscono le sue parole, non potrà scappare ancora per molto.
Una verità sussurrata ed una gelosia eccessiva che nasconde una realtà ben più profonda.
[ Serie in Aggiornamento | Paring: WhisxBeerus ]

[Bendy and the Ink Machine ]
[Bendy and the Ink Machine] [Post capitolo 1]
"[...] Sto scappando da qualcosa che ho creato io: riuscite a crederci? Io, il creatore di un mostriciattolo, sto scappando dalla mia stessa creatura che è fuori dal mio controllo! Assurdo, ridicolo. Tutto ciò che posso fare è nascondermi e sperare: sperare di trovare la verità, sperare di non farmi trovare da Bendy e sperare che, quest’ultimo, non riesci a far funzionare l’Ink Machine per riportare alla vita Borris... o sono davvero finito. [...]"

- Come faccio a crederti se tu non mi dici niente? Se non mi dai fiducia, come puoi tu pretenderla da me? Perché non puoi aprirti?-
"Aprirmi? D'accordo ... ho evocato involontariamente il diavolo facendo deliberatamente un rito satanico per fare in modo che tu mi amassi. E quando tu mi dirai "Ti amo", ebbene, a quel punto io dovrei pagare il tuo amore offrendogli la mia verginità... come potrei mai dirti questo?"
Non sapevo cosa scrivere, così ho preso un pezzo della storia.
Spero di non deludere e sopratutto di ritrarre bene questo splendido manga.
Buona lettura :)

[Jak 3]
Rivedeva se stesso lanciarsi contro Jak, a bordo della sua navicella da corsa, con l’intenzione di ucciderlo. Quasi all’ultimo secondo, come da copione, Jak si spostava con una capriola ed Erol andava a schiantarsi contro i barili di eco oscuro.

[Jak 3]
Non era stato particolarmente difficile difendere il Quartier Generale da quell’assalto, però era stato un compito lungo e sfiancante. Ashlein lo aveva già richiamato col comunicatore, ma lui non aveva risposto, perché troppo impegnato a guardarsi attorno, cercando un posto dove riposare prima di ripartire. Infine, Jak trovò un angolo all’ombra di un edificio, riparato ma non buio e poté ispezionare le ferite con calma, sotto lo sguardo vigile dell’amico Daxter.
Trovò diverse bruciature dovute ai laser dei jet d’assalto, qualche livido che sarebbe svanito in poco tempo e poi dei fori di proiettile di Eco.
Fic ambientata nel terzo capitolo della saga "Jak and Daxter".

[Jak 3]
Jak sospirò, sentendo le spalle liberarsi di un enorme peso, mentre il sorriso sereno che gli aveva allungato le labbra si spegneva gradualmente. Quella lunga guerra era giunta al termine e Haven City avrebbe conosciuto il vero significato della pace che da troppo tempo aveva dimenticato, tutto grazie a lui e ai sacrifici che erano stati fatti da molti. Uno in particolare non avrebbe mai potuto dimenticarlo.
Fan fiction su Jak 3 (dalla saga di Jak and Daxter), post-game, quindi occhio allo spoiler!

Non poteva far uscire il mostro davanti a lei, no. La sola reazione di Daxter al loro primo incontro, dopo quei due anni di torture, gli era bastata per tutta una vita. Ricordava ancora la paura che aveva invaso i suoi occhi azzurri e mai avrebbe voluto vederla sul volto di Keira.
Già, Keira.
Di nuovo le sue insinuazioni gli tuonarono nelle orecchie e gli lacerarono il cuore. Proprio lei, tra tutti, sembrava sul punto di tradirlo e la sola idea lo ferì nel profondo.
"What if?" che si inserisce nella scena prima della della gara di Classe Due.