-M-Matt, Jimmy è...
-Cos... Cosa c'entra Jimmy?
Non riuscì a finire la frase, aveva bisogno di un riparo, di un rifugio. Per questo si buttò nelle braccia di Matt senza pensarci, e ritrovò quel calore che la faceva stare bene. Lui, dal suo canto, non poté fare altro: la strinse a sé, come aveva sempre fatto. Mentre le sue mani calde la tenevano per la schiena, Valary sussurrò qualcosa che lui riuscì appena a percepire.
-...Jimmy è morto...
[InOnoreAlMigliore.]

Mi chiamava, il suo tono era supplichevole, e io non potevo far altro che rispondere.
Lo presi e ci alzai di peso senza alcuna difficoltà, lo costrinsi ad indietreggiare verso il muro, finché non sentii che le sue gambe avevano incontrato qualcosa, la credenza dei miei genitori. Mi dispiaceva infangare così la loro memoria ma in quel momento non mi poteva fermare nessuno, ero un treno in corsa sul binario espresso.

"...Matt è rimasto un quarto d'ora chiuso in bagno dopo la mia scenata; spero di non averlo ferito, ma allo stesso tempo spero di averlo fatto riflettere. Ogni cosa che gli ho detto era solo un quarto di tutto quello che ho dentro, ma un passo alla volta. Ora sa che lo amo, e questo è quello che conta, anche se non mi rivolgerà mai più la parola...."

Rimase ancora cinque minuti a bordo dell'auto, controllando l'ora sul quadrante dell'orologio. Avevano detto alle due, erano le due e dieci, poteva andare.
Scese e camminò attraverso il porto sotto l'acqua scrosciante, facendo scricchiolare i sassolini sotto le scarpe e dondolando appena, un pochino più sicuro sulle sue gambe.
L' acqua l'aveva rinvigorito, quel tanto per fargli passare il caldo opprimente che sentiva addosso.
Nascose meglio la mano destra dietro la gamba, ma era sicuro che l'altro comunque non l'avrebbe notata. Quando arrivò al piazzale lo vide.
Era girato di tre quarti verso l'altra entrata, aspettandosi di vederlo comparire da un momento all'altro, la testa incassata nelle spalle e il piede che tamburellava di nervosismo.
- Bri! - Lo chiamò ad alta voce.
Lo vide girarsi, squadrarlo e fare una specie di sorriso.
Ride, vedi?

Giorno 10, la guerra comincia a diventare dura e aspra.
La mano tremante di Zacky afferrò la tazza colma di caffè e la portò lentamente alle labbra, per poi bere con avidità.
Il nemico guadagnava terreno addirittura minuto dopo minuto, lo stava battendo grazie agli effetti speciali. Le luci e i suoni erano contro di lui, non riusciva a catturare meglio l’attenzione su di sé. Aveva provato di tutto durante i giorni passati: giochi erotici, travestimenti erotici, manette erotiche e tutto ciò che di erotico poteva esserci ma niente.

Sospirava con lo sguardo fisso sul telefono da almeno un'oretta buona. Sembrava una di quelle maledette teenagers che recitavano nei telefilm della Disney. Johnny, vedendolo così per l'ennesima volta nel corso della mattinata, sbuffò. "Tanto non ti chiama" [...]

19-6-2010 Londra, Wembley Stadium...tutto comincia con la frase detta da Billie £e ho rapporti sessuali con Mike" e tutto prosegue mettendo in pratica quella frase proprio dentro al Wembley a fine concerto!

[...]"Brian, guardami..." "Non sapevo che le allucinazioni sapessero parlare..." "Non sono un'allucinazione" "Ah no?", sbotti. "Allora ho visto male io, sai, stamattina mi è sembrato di vedere che ti stessero seppellendo proprio là infondo", dici indicando il cimitero. "Piantala Brian", sbuffo. "Lo so che sono morto"

- Vuoi liberarti di questa tortura Zack? Posso aiutarti, se vuoi. –
Zack tirò su la testa, subito interessatissimo.
- In che modo puoi aiutarmi? – chiese.
- Conosco qualcuno che può farti capire il significato di questi sogni e liberartene una volta per tutte. –

Un piccola one short solo per il rev... spero vi piaccia...
'Avrei voluto dirti tante cose... ma ormai è troppo tardi... troppo tardi per tutto....'

- Lo sapevo. Mi ami! – sussurrò, sorridendo e guardandolo negli occhi.
Il suo petto scoppiava di gioia.
Il viso di Brian era serio, quasi severo. In un secondo strinse una mano intorno al collo di Zack, stringendo un po’. - Cazzate. Non è vero. Non sono innamorato di te. –
[...]
- Se davvero non provi nulla per me, devi dimostrarmelo…-
[Synacky

Mi passai una mano sul viso. Che cazzo stava succedendo? Non potevo farmi il secondo chitarrista della mia band così… semplicemente per un suo capriccio del momento, rischiando di rovinare tutto.
la prima fic k posto, dedicata alla curry xk mi ha aiutato qnd stavo impazzendo..*-* spero che vi piaccia...

"Si, il mio piccolo pezzo di paradiso è con lui"
Una "piccola" e dolce FF sugli Avenged Sevenfold!! con i Pairing Synyster Gates (<3<3)Zacky Vengeance!
Aggiunto ultimo capitolo!

Brian scosse la testa. “Quand’è che si decideranno ad ammettere che è stupido chiamare amicizia, quella che amicizia non è?!” pensò.
La sala era vuota, c’era solo Zacky seduto sul divano con la chitarra in mano e uno spartito davanti.
Ecco, a proposito. Quand’è che anche lui si sarebbe deciso ad ammettere che si stava innamorando del suo chitarrista?
Si è capito ormai che quella BrianXZacky è una delle mie coppie preferite! Eccone un'altra! spero vi piaccia! -///- baci!