"aveva fatto l’unica cosa che si può fare quando non hai più nulla né sopra, né sotto, né di fianco: era caduta."

«Ma non provare a mentirmi!».
«Non lo farei mai. Buck, io sono dalla tua parte». E nel dirlo vorrebbe abbracciarlo, offrirgli ricordi di pelle e di battito di cuore, ma si trattiene, tutto quello che può fare è aprire i palmi delle mani come un prestigiatore che vuole mostrare che non c’è alcun trucco.
Forse il Soldato di Inverno fa fatica a credere che Bucky Barnes possa essere stato tanto amato da una persona in quel passato che gli sfugge via dai pensieri.
[Stucky] [Post-TWS]

Sherlock Holmes, sedici anni e con più nessuno al mondo, avrebbe dovuto entrare in quell’aula di tribunale per far capire a quelle persone che, pur avendolo sottratto alla luce del mondo per quasi due mesi, Mycroft non avrebbe mai potuto ucciderlo o fargli del male.
Perché in una limpida notte stellata di fine maggio ci avevano già pensato John Watson e Mary Morstan a trafiggergli il cuore.
Note: teenlock, court!fic, tematiche delicate, dinamiche Sherlock/Mycroft, Johnlock forever

Dopo il matrimonio, un giorno John decide di andare a salutare Sherlock e scopre che il suo migliore amico non abita più lì.

C’è stato un tempo in cui ho creduto che saremmo invecchiati assieme.
Oh, la gente sparlerebbe, se lo sapesse. Eccome se sparlerebbe!
C’è stato un tempo in cui ho creduto di poter vedere gioiose sfumature d’argento nascere sui tuoi capelli ribelli. Ora invecchierò con lei...
Note: song!fic, postreichenbach

“John” sospiri con rassegnazione. Ma John non è lì e tu non ti aspetti una risposta, non te la sei mai aspettata.

Trr click.
L'obbiettivo guarda entrambi, vi trafigge per sempre in quell'abbraccio scomodo che fa piangere ogni muscolo e lamentare ogni osso e sciogliere ogni cellula del piacere. Piuttosto rappresentativa come angolatura. Non è mai stato facile per voi.

La prima volta che Sherlock incontrò John, si chiese se il vecchio Mike non si fosse bevuto il cervello a colazione. Un maschio Alpha reduce di guerra? Nello stesso appartamento con lui? Avrebbe declinato gentilmente l'offerta, senza dubbio, sperando con tutto sé stesso che il rifiuto non oltraggiasse troppo l'Alpha. Collaborando con Scotland Yard aveva imparato a sue spese cosa significava contrariare uno di quei tipi.
[...]
La prima volta che John mise piede nell'appartamento, emise un sospiro liberatorio. Niente a che vedere con il condominio sovraffollato dove si era adattato ad abitare fino a quel momento. Nessuna famigliola felice che gli lanciava sguardi stillanti pena, nessun Omega adolescente che appestava l'ascensore con i suoi feromoni regalandogli un'erezione indesiderata.

A Sherlock non è mai piaciuto essere toccato.

Raccolta di smut con tanto, tanto p0rn e ovviamente fluffissimo. Siete avvertite!

Una puttana drogata che bacia a pagamento, vive in centro e gode quando la scopi. Ha la mente più sveglia e geniale che hai avuto modo di conoscere e la affoga nella cocaina.
[...]
Un reduce zoppo di mente che paga per sentirsi amato, non ti fa domande banali e si accorge troppo tardi che ti ha sverginato l'anima. Ti abbraccia anche se sa che non basta questo a salvarti.

Tre epoche, tre universi, tre realtà per dipanare un amore. Sherlock, John e il loro eterno bruciarsi.
Dal primo capitolo:
– Da quanto lo sai? –
L'incontro con Mycroft. Mesi, anni, una vita (letteralmente) fa. Un fratello che cerca di rimediare ai propri errori commettendo l'errore più grave – e non parliamo dell'etica stuprata da ogni punto di vista. Ma anche tu sei un fratello e anche tu hai fatto i tuoi errori. E almeno con te stesso sii onesto: come puoi giudicare Mycroft se, ad averne la possibilità, una cosa del genere l'avresti fatta pure tu?
È per questo che per una volta sai cosa rispondergli.
– Da sempre. –

L'amore, nell'accezione più completa e populistica del termine. Tachicardia ed eccesso di sudorazione alla presenza della persona verso cui si nutre il sentimento. Desiderio di possesso carnale. Futili fantasie a lieto fine. E vissero per sempre felici e contenti, risolvendo casi, bloggandoci su e dimenticando i pantaloni.
Non andrà così, e lo sai. Il che va a cozzare pesantemente col perché tu stia guidando all'una di notte verso Londra. Ma sono trascorsi mesi da quando la tua farsa ha perso la sua originaria utilità, facendosi superflua. Mesi in cui sei passato dal nasconderti dai cecchini di Moriarty al nasconderti da te stesso. È qualcosa che ha a che fare con gli sguardi pietosi di tuo fratello e con i frammenti che non riesci a mettere insieme. E sei stufo – degli uni e degli altri, ma sopratutto di stesso.

Ridotti entrambi ai minimi termini di esseri umani: solo carne e sangue e ossa e umori.
Non è umano. Ripetitelo. Non. È. Umano.

Durante una serata davanti ad un film, Sherlock rivela a John tutto quello che ha trovato rovistando nel suo computer... come finirà?
“E poi, elemento ancora più curioso, è confrontare il contenuto del tuo notebook con le tue scelte sentimentali. Scegli ragazze dai lavori rispettabili, fedina penale intonsa, tutte casa e chiesa, e poi ti trastulli con certe…cose?” sfilò il portatile di John da sotto la seduta del cuscino, aprendolo e mostrando lo schermo al dottore.[...]