Il più piccolo voleva attraversare quello specchio per correre dal suo hyung ed abbracciarlo, stringerlo tra le sue braccia e dirgli che non era vero che era un bastardo, per dirgli che tutto andava bene e che lui era li.
Ma lui non era li.
Non poteva nè abbracciarlo nè consolarlo.
Poteva solo osservare inerme...
Pairing:KyuMin

[Soul, 31-dec-2012, h 11:55 pm - Manca poco. Manca poco.]
Ultimo dell'anno, 5 minuti prima della mezzanotte, tutti festeggiano l'arrivo dell'anno nuovo, ma qualcuno attende qualcos'altro!
[KyuMin]

“Yah,ragazza semplice vieni qua!” ed ecco il solito Siwon rompiscatole che mi chiama come se fossi il suo cagnolino,ormai ci ho fatto l’abitudine,se la prende sempre con me.

Si è sempre guardata la prigione con uno sguardo di disprezzo... e se invece non fosse poi così male?

Sehun chiede a Kyungsoo di fare cambio di stanza per una notte, e quest'ultimo accetta.
Errore fatale.
[Sekai]

Mi giro di nuovo verso quel gruppetto inquietante e vedo Labbra-A-Canotto che ammicca nella mia direzione.
«Che cazzo stai facendo?» … che cazzo ho detto? Sehun, sei un coglione.
Longfic » Sekai.
Accenni di Baekyeol, Taoris e Chenlay.
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IN REVISIONE

Cosa fare quando il maknae ti crede uno che ci sa fare, un casanova, un mito.. e ti chiede consigli che non sei in grado di dargli? "Joon ci mise poco per accorgersi che lo sguardo di Mir si era innamorato di un episodio di 'We got married' che aveva registrato proprio lui con Yeonseo due settimane prima. Joon distolse lo sguardo dallo schermo per guardare nuovamente Mir mentre quest'ultimo iniziò a parlare."

La storia parla di una ragazza, RiAh, che per non stare lontana dal suo migliore amico, JaeBum(JB) di cui è anche innamorata, decide di seguirlo e di andare con lui al suo stesso liceo, anche se lui la rifiuta per un valido motivo, restano comunque amici..e qui sembrerebbe tutto normale, se non fosse che è un liceo...MASCHILE!! RiAh dovrà quindi infiltrarsi a scuola in vesti maschili sotto il nome di BinAh, riuscirà a non far scoprire a tutti la sua vera identità?

Si avvicinò ancora, abbassando lo sguardo sulle mie labbra e le sfiorò per poi serrarle bene alle sue, ancora una volta. Ero immobile, non sapevo gestire la cosa e non sapevo come allontanarlo. Come se lo volessi sul serio, pensai. Ritornò a leccare le mie labbra, ma questa volta gli lasciai via libera. Accarezzò la mia lingua con la sua, piano e delicato quasi come fosse qualcosa di prezioso. Ma quel piano e delicato in poco si trasformò in altro, in qualcosa di più potente e passionale. Mi rilassai, mi aveva fatta rilassare. Le mie braccia tese raggiunsero le sue spalle poggiandosi sopra, e le mie mani erano perse nei suoi capelli. Quando avvertì che stavo iniziando a prenderci gusto si staccò piano, e quasi sfiorando le mie labbra disse -Credo sia il momento che io debba andare- Sorrise, da bastardo e si staccò da me completamente, aprendo la porta e uscendo rimanendomi come una cretina al muro.