SEQUEL DI "DEONTOLOGICAMENTE SCORRETTO"
Al mondo esistono due categorie di persone: i sognatori a tempo perso e i sognatori che ambiscono alla realtà.
Alessandra non voleva vivere di sogni, ma voleva vivere per realizzarli.
Aveva sottoscritto un patto con sé stessa per cui non li avrebbe solo difesi; lei avrebbe lottato con le unghie e con i denti per poter diventare un giorno un magistrato.
Ma se tra lei e la magistratura si mettessero di traverso il cuore ed un fato beffardo, la strada per diventare un pubblico ministero non sarà più una via dritta, ma una pianta complessa. E quando la vita ti chiama a scegliere, non c'è soluzione: o si fa un passo avanti, o lo si fa indietro. Un passo indietro ti condanna al rimorso, ma un passo avanti ha un prezzo ancora più caro: sai quello che perdi, ma non sai quello che trovi.
E Alessandra lo sapeva. O almeno così credeva.

Mi chiamo Alessandra, ho 22 anni e frequento la facoltà di giurisprudenza.
Ritardataria di professione ed aspirante giurista per hobby, il mio sogno è quello di fare il magistrato.
Tutto filava liscio, fino a quando non incontrai lui: Marco Ferraro, l'assistente più stronzo che avessi mai conosciuto, quello che speri di non avere mai, quello con cui non vorresti mai capitare all'esame, quello per cui preghi affinché non accada; quello che da un po' di tempo a questa parte, mi sta rendendo la vita impossibile.
La mia aspirazione nel breve periodo è laurearmi nei tempi, quella nel lungo periodo, fare il pubblico ministero.
Ah, dimenticavo.
Ho una laurea ad honorem in figure di merda.
Sì, proprio così, perché è proprio da una figura di merda, che ha avuto inizio il mio inferno personale.
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"Quando vuoi celare un amore folle, tu nascondilo nella violenza."
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-Allora, Hanabi? Ti è passata la voglia di giocare?- le alitò sul collo, solleticandole la pelle sensibile coi suoi capelli serici.
-Esattamente quanto a te è passata la voglia di sottomettermi.- gli rispose pronta, dura.
Neji rise, secco, cupamente divertito.
-Allora giochiamo.-
*
Rossa. Molto rossa. Direi PWP, se in questa coppia non ci mettessi sempre così tanto sentimento.

Ella è una ragazza nel pieno del suoi vent'anni, che crede di non avere nulla da perdere e ancora meno da guadagnare. Si esibisce in un club per soli uomini nel cuore di Milano, un club segreto e molto esclusivo destinato solo a uomini facoltosi che pagano laute somme di denaro in cambio di un po' di piacevole compagnia.
Ella vive in questo mondo da troppo tempo, gli uomini che incontra sono tutti uguali e le serate si susseguono come una replica di una vecchia sit-com, tutte implacabilmente identiche.
Una sera però, un nuovo ospite del club sembra poter rompere questa monotonia...

Lucrezia ha scelto di mantenere il silenzio e si trova ad affrontare le conseguenze della sua scelta senza l'appoggio di Otello. L'unico conforto è la quieta e genuina amicizia di Xue, con cui divide la stanza nell'ospedale psichiatrico dov'è rinchiusa e grazie alla quale riuscirà a tornare alla sua vecchia vita. In cambio ha promesso di sottrarre sua figlia Mei al controllo della triade, ma la missione si dimostrerà difficile da portare a termine.
Senza Otello, trascinata nelle tensioni fra Jean e Rocky, divorata dal senso di colpa verso Matteo, Lucrezia riuscirà a trovare una famiglia nel più inaspettato dei modi: in un bagno di sangue.
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“Chi è stato morso dal serpente, anche solo una volta, ha sempre paura di camminare nell'erba alta.”
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È un bacio ruvido, ma c'è dentro una strana dolcezza che mi fa quasi male. Vorrei annegarci dentro, morirne e non svegliarmi più.
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"Otello è importante, adesso, molto più di quanto non lo fosse prima del tuo arresto. Crede di poter avere tutto, lui: il potere e la libertà di una vita normale. Non è così, né lo sarà mai. Per quelli come noi, Lucrezia, il destino ha già deciso."

[IN REVISIONE]
Lucrezia è un'assassina, abile nel torturare e nell'affrontare con cinismo la vita. Peccato che - per vendicarsi di un vecchio tradimento - il capo dell'Organizzazione criminale per cui lavora la metta a fare pulizie dove gli altri uccidono. Per di più in compagnia di un ragazzo a cui deve insegnare tutto sul mestiere.
Fra la relazione con il suo vecchio mentore, l'ossessione della Chiromante nei suoi confronti, l'amicizia con Rocky e Jean, Lucrezia si troverà anche ad affrontare una persona riemersa dalla sua infanzia e un'importante rivelazione.
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“Quando il diavolo compare qui può significare separazione di una coppia, intrighi, macchinazioni, uso di mezzi illeciti, perversione, lussuria, abusi, cupidigia, smoderatezza in tutte le sue forme.”
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“Ragazzo, ti presento un morto. Morto, Ragazzo.” dico, con il tono di chi sta facendo conoscere due ospiti di una festa.

Serena.
Un padre freddo e distante, una madre scomparsa nel nulla e una solitudine difficile da digerire. Proprio come il cibo che non riesce a mangiare o le parole che non riesce a dire.
Finché non finisce in un altro inferno e tutto perde contorno, sconvolgendo ogni cosa che dava per certa e facendole trovare conforto nel più inaspettato dei modi.
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Un grido esce dai miei polmoni senza che possa controllarlo.
In un istante vengo afferrata alle spalle. Mi agito, scalcio, non capisco cosa stia succedendo e cado al suolo, sbattendo con forza la testa. Una marea di puntini galleggiano davanti ai miei occhi, subito seguiti dal dolore pulsante nel punto in cui la superficie dura del pavimento ha incontrato la mia tempia. Non riesco ancora a mettere a fuoco ciò che ho davanti, ma un peso mi schiaccia al suolo e un’ombra nera si tende verso la mia faccia.
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È un'ombra gigantesca, si frappone fra me e il camino, oscurandomi. La sua mano raggiunge il mio viso e lo alza, perché possa guardarlo.
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Tornando a casa Lucrezia avverte un odore a lei molto familiare e comprende che dentro al suo angusto appartamento l'aspetta la morte. Prima di dire addio a questo mondo, però, i ricordi le tornano alla mente. E con quella vita passata deve ora fare i conti.
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È qui. Primo segnale, il suo odore: Tabacco e spezie. Un'inspiegabile miscela che mi è riconoscibile mentre per molti è impossibile anche solo percepirla.
Per questo motivo indugio un istante più del necessario sulla porta, godendomi la sensazione di puro terrore che mi attraversa le viscere. Cerco, scavando a due mani nella razionalità rimastami, una via d'uscita. Infine, sorrido. Non ci sono vie di uscita, con lui, né scappatoie o nascondigli. Mi ha trovato e a questo pensiero devo abituarmi il più in fretta possibile.
Mi aspetta la morte.
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Le sue mani scorrono e stringono la carne che tiene unita la mia anima in un corpo, aumentando il ritmo della mia danza con la morte.
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Vincitrice dell'oscar "migliore protagonista" agli Oscar Efpiani 2014!
Prima al contest "Storie già raccontate... per essere riascoltate!" di _wilia
Seconda al "contest delle muse ispiratrici" di ellie158.

Elena, ragazza dolce e timida che un giorno decide di scoprire il suo essere donna chiedendo l'aiuto di Marco, o detto anche "Dio greco" per la sua bellezza mozzafiato. Inizialmente è tutta questione di insegnare a lei come sedurre un uomo, ma poi entrano in gioco i sentimenti... ed è lì che si complica la storia.

«Ti sta facendo del male! Com’è possibile che tu non riesca a vederlo?»
«Lo vedo».
«E allora perché non fai niente per fermarlo?»
«Perché non voglio che si fermi».
Fratelli?
Gemelli?
...no.
Anime Gemelle.

NB: questa storia precedentemente aveva il titolo di "L' eros dei cugini Rossi- parte seconda".
Tilde e Ruggero dieci anni dopo. Nel seguito di “L’ eros dei cugini Rossi”, Tilde, scrittrice ventottenne, si imbatte nuovamente in Ruggero, suo cugino ventinovenne, avvocato penalista. Una promessa fatta dieci anni prima e la voglia di riscoprire l’amore proibito del passato, letto sul manuale “Sex”, che ha rivoluzionato le loro vite. Avrà ancora ragion d’essere la frase di pagina 30, “We’ re cousins. Not siblings. It’s not incest”?

{Vecchio titolo: The Wrong Man}
Giulia è una normale ragazza di 18 anni; va a scuola, esce con le amiche e, quando capita, con qualche ragazzo, ma non è certo alla ricerca del Principe Azzurro.
Sembra l'inizio di un'estate come le altre quando, all'improvviso, compare Enrico: l'erede di un impero criminale, bello e affascinante, che si invaghisce di lei e la obbliga, un po' con le buone e un po' con le cattive, a frequentarlo...
"I tuoi amici non sanno dove sei, però loro sono al sicuro." Mormorò, avvicinando le labbra al mio orecchio e facendomi rabbrividire con il suo caldo respiro. "Cerca di fare in modo che rimangano tali... Se mi disobbedisci in qualsiasi modo, farò loro del male, e ti assicuro che sembrerà un incidente."
Parlava come farebbe un amante nell'intimità di una camera da letto, con la stessa voce calda e rassicurante, leggermente roca: eppure le sue parole erano tutto fuorchè rassicuranti. La sua era una minaccia bella e buona... [dal Capitolo 7]

Lei, Emiliana O'Connor, è un'architetto arrogante ed impudente. Diligente e puntuale sul lavoro ma ritardaria nella vita reale. Dopo una storia che l'ha vista uscire di scena con i pezzi di un cuore in frantumi non riesce più a fidarsi degli uomini. Non ne vuole proprio sapere.
Lui, David James Gandy, è un modello/fotomodello di fama mondiale. Il suo fascino conquista milioni e milioni di donne, ma nonostante questo lui ne vuole una in particolare. Vuole l'architetto arrogante.
Tra litigate, corteggiamenti insistenti e proposte che dovrebbero essere censurate qualcosa fiorirà tra i due.

Dopo tre anni di lunghe mail, Massimo piomba in carne ed ossa nella vita della trentenne napoletana Nadia, da sempre alla ricerca dell'uomo perfetto, un misto di sentimento ed eros. E sarà proprio Massimo, ventottenne milanese, a farle conoscere i segreti del vero maschio che non chiede mai.
DAL CAPITOLO 6:
“Nadia…mi stai facendo morire”
“E’quello che voglio”
“Aspettami allora”

Tilde, 18 anni e Ruggero, 19, sono cugini ed abitano da sempre nella stessa casa. Dopo un breve soggiorno in Inghilterra, Ruggero ritorna nel suo paese, portando con se un libro dal contenuto particolare. Il titolo è “Sex” e descrive racconti basati su relazioni sessuali fuori dal comune. Ma ciò che colpisce i due protagonisti è una frase di pagina 30: “We’ re cousins. Not siblings. It’s not incest”. Tilde e Ruggero si abbandoneranno in un amore assolutamente trasgressivo, fatto di rapporti sessuali intesi ed erotici.