"Molto piacere, il mio nome è Suigetsu Hozuki. Sono un tossico, l'inutile proiezione vivente di una sostanza chimica. Sono il gradino più basso di una società stupida e malata che vende morte per arraffare denaro. Sono il prodotto più estremo e sporco dell'odio e della discriminazione, della miseria e della dipendenza."
Suigetsu potrebbe fare qualsiasi cosa per risolvere i propri problemi. Potrebbe trovare un lavoro, racimolare qualcosa e pagarsi una terapia per risolvere i suoi problemi di tossicodipendenza, ma non lo fa.
Per mancanza d'animo? Per stupidità? O, forse, per un semplice desiderio personale?
La strada verso la caduta, da qualunque parte la si imbocchi, è inesorabile.
Prima Classificata al contest "Verba Volant, Crack Manet" indetto da Vivvinasme sul forum di EFP.

Non t'ho mai detto di smettere qualcosa, tu non sai smettere di lanciar coltelli.

[Uchihacest] - [Partecipante alla Challenge della Community 1Frase]
#38 – Significati
In un’occhiata, in un silenzio, in un bacio o in una frase di Itachi, col tempo Sasuke aveva imparato a decifrare ogni significato, con la pazienza e la dedizione di un interprete di lingue morte, ormai mute, come corde vocali spezzate da un fugace stupore.

Dedicata a redseapearl
Quel giorno, i tuoi occhi mi chiesero di restare ...Probabilmente, fu per questo che me ne andai.
Le nostre strade erano destinate ad incrociarsi ...O, almeno, così dicevi tu.
Forse riuscisti a spaventarmi con quelle parole innocenti. ...O forse, mi spaventò di più l'idea di essere d'accordo con te.

[...] “Sas’ke non hai un ultimo sogno da realizzare?”
“Che vuoi dire?” Disse perplesso Sasuke.
“Io ho un sogno da realizzare prima di morire.”
“Quale?” Rispose di getto Sasuke.
“Mi prenderai per un romanticone ma vorrei fare l’amore con la persona che mi piace, possibilmente in spiaggia.” Disse con un sorriso smagliante.
“Già…Anche io.” Fu la risposta di Sasuke.

Una scuola speciale. Il luogo in cui centinaia di ragazzi con i più svariati talenti, sono riuniti per studiare, per imparare, per migliorare, per competere e quindi così prepararsi al loro futuro nell’affascinante, quanto drammatico, mondo dello spettacolo e dell’arte. Un esame di fine anno inaspettato, in grado di sconvolgere le vite di due ragazzi eternamente diversi. Potrà la mera finzione tramutarsi in realtà? Tutto questo e molto più, per ottenere la tanto agognata promozione.[SasuNaru] [NejiKiba]

“Una voce cominciò a chiamare il nome del biondo. Non era affatto simile a quella di un angelo. No, quella voce era dannatamente umana.. ma soprattutto, era un suono conosciuto.. Matt.”
“Il rosso avvampò. Già, perchè? Si chiese. “Beh... suppongo perchè siamo amici da così tanto tempo e perchè non voglio che tu ci lasci le penne.. come faresti senza di me?” tentò di buttarla sul ridere.”
Una fiction incentrata sul rapporto che c'è tra questi due splendidi personaggi di Death Note così trascurati dalla Ohba. E se la loro fosse qualcosa di più profondo di una semplice amicizia? Riusciranno ad accettarsi e ad aprirsi l'uno con l'altro o rimarranno bloccati dall'orgoglio e dalla paura?
E' la mia primissima fan fiction, quindi abbiate pietà di me! Spero di non essere banale e di trasmettervi il modo in cui io vedo il vero amore che c'è tra Mello e Matt.. di quelli difficili da incontrare nella realtà!

Stupido pony pervertito. Lo picchierà a morte.Warning: M!Preg, D18

Cosa resta quando la terra sotto i piedi d’un tratto precipita?
MattxMello

Ci fu silenzio per qualche momento, mentre Kiba aspettava che andasse avanti e Shikamaru sperava di non doverlo fare. Infine Kiba sembrò capire l'antifona.
“Umm, scusa,” cambiò di nuovo posizione, ma non si allontanò affatto.
“Hnn,” rispose Shikamaru. Le parole erano troppo faticose da tirar fuori.
“Io... umm, beh... Tu avevi un buon odore.”
Una gita in campeggio; un buon odore; una notte indimenticabile.

Aggiunto nuovo capitolo!
1° Cap “Buon compleanno, Mello.” Gli disse sporgendosi in avanti per posargli un bacio leggero sulle labbra.
“Non è ancora il mio compleanno…” borbottò il biondo, leggermente imbarazzato. Non era mai stato abituato a quelle piccole gentilezze, l’unico che gliele aveva riservate fin da quando erano piccoli era sempre e solo stato Matt. Si era sempre ricordato di ogni compleanno, di ogni anniversario, si era pure inventato un giorno per il suo onomastico, lo stesso del proprio. Una campana in lontananza batté la mezzanotte.
“Ora sì, però.” Rispose, abbracciandolo stretto.
2° Cap "“Tu invece? Saresti capace di dominare te stesso per restare con me?”

Erano rimasti ancora al locale a bere qualcosa e la serata stava volgendo al termine.
Uscirono in strada, e nessuno badò a loro nonostante andassero nella stessa direzione, dato che abitavano nella stessa zona del villaggio: la periferia.
Quando Sasuke mise piede in casa di Kakashi, l'uomo si sentì sollevato, ma un'altra strana sensazione lo inondò presto: avvertì in maniera piuttosto nitida di essere in allerta, gli sembrò di aver paura di tutto quello che comportava avere il genio in casa sua. Alticcio, per giunta.
“Sas'ke.”
Questo è il mio regalo di compleanno per Ainsel. Auguri stella! ^^

Non vuoi se ne vada.
Temi possa svanire, Kakashi?
Dissiparsi e consumarsi come pulviscolo argenteo nel cosmo infinito?
PWP KakaSasu
Flashfic 514 parole