Finalmente il velivolo si alzò. Prese quota lentamente, con le case e le persone che diventavano sempre più piccole, e quando fu arrivato abbastanza in alto da riuscire a vedere il Tamigi e il London Bridge, l’elicottero virò verso ovest e cominciò ad allontanarsi dalla città.
In lontananza, all’orizzonte, una linea aranciata presagiva l’alba ormai prossima. E mentre si lasciavano alle spalle la capitale del Regno Unito, Sherlock sentì suo padre appoggiare le labbra sulla sua testa e sussurrare alcune parole.
Non le capì. Ma gli sembrò che somigliassero a “Dio, perdonami”.
Londra, 7 Luglio 2013.
I posteri avrebbero ricordato questo giorno come una delle più grandi tragedie dell’umanità.
[SciFi][military!AU][dystopia!AU][post-apocalyptic!AU (circa)]

«Non vedi che sono impegnato, Capsicle? Passa dopo per le tue isterie da ciclo mestruale. Sei in quella settimana del mese? Bene, ottimo, questo vuol dire che io non diventerò padre e tu non diventerai madre. Contento? Oh, sì che lo sei.»

Una città morente in cui il Sole non brilla mai. Un bordello con un personale stravagante. Vite passate che s'intrecciano.
Poi c'è Demyx, che in quelle strade sporche non ha trovato ancora il suo posto.
E c'è Zexion, che invece in quei vicoli marci ci striscia troppo bene.
In un luogo in cui esistere sembra l'ironico compromesso tra la vita e la morte non può esserci spazio per la luce del giorno, ma per quella di due anime che si rincontrano forse sì.
[Zemyx - AkuRoku e RiSo accennate]
{Tanti auguri al mio amore}

- «Uhm... Buon compleanno, Nagisa-kun.» Disse infine, aggiungendo subito «L'ho saputo solo oggi da Tachibana-senpai e non ho un regalo ma... Posso comprarti un gelato alla fragola, se vuoi.» in un tono un poco incerto, come se a metà frase avesse pensato di lasciar perdere salvo poi concludere ugualmente. -

« Prima che un simpatico insulto venga fuori dalla tua adorabile bocca, ho una confessione da fare! »
Arthur gli concesse un rantolo annoiato, le braccia ancora avvolte dal giaccone rosso si strinsero al petto.
« … sarebbe?! » lo incitò, più per abitudine che per vera curiosità.
« Sappi che questa è una di quelle volte in cui ho l’inspiegabile desiderio di strapparti i vestiti di dosso e non perché sono orribilmente brutti! » piegò il capo sulla spalla con aria falsamente innocente.
L’improvviso irrigidirsi dei muscoli dell’inglese gli fece sfuggire un sorriso impudico, che si smorzò di poco quando quello gli piantò uno stivale sul petto schiacciandolo contro la colonna polverosa con irritazione.
« Sappi che questa è una di quelle volte in cui ho lo spiegabilissimo desiderio di tapparti quella bocca da rana giubilante che ti ritrovi! »
[Terza classificata al contest "I Magnifici sette larger edition" indetto da Falsa Dea molto adorata sul forum di EFP]
{FrUk everywhere, oui}.

La creatura dormiva tranquilla nella culla oltre il vetro della nursery, la terza da sinistra della seconda fila. Gambette e dita tozze, qualche ciuffo sparuto di capelli scuri sulla testa per la maggior parte ancora calva e le labbra rosa e perfette.
Non riusciva a staccargli gli occhi di dosso, John, fermo davanti a quel vetro da un tempo che non sapeva nemmeno quantificare.
[Spin-off di Meant to be Alone][Parentlock][Shameless fluff coated with sugar]

Quando sei un single che abita da solo, alcune cose ti sembrano talmente scontate da non accorgerti nemmeno che esistano.
(Dal prologo)
Arthur Kirkland è un poliziotto cinico e felice della sua vita in solitario.
Ma l'entrata di due bambini nella sua vita gli farà presto cambiare idea...
[...]–Eileen Jones ha due bambini. – cercava di misurare le parole, di dire e non dire –Si chiamano Alfred e Matthew, sono gemelli... – si sistemò una ciocca di capelli color del grano dietro l’orecchio, forse un altro stratagemma per perder tempo e fece un gran sospiro.
–Lei è il padre. – buttò giù la frase frettolosamente, quasi volesse togliersi subito quel fastidioso sassolino dalla scarpa.
Arthur si strozzò con la sua stessa saliva. Tossicchiò per alcuni minuti poi incredulo, ripeté –Il padre? Io? – [...]

In un mondo in cui le persone nascono con il nome della propria Anima Gemella "tatuato" sul dito anulare della mano sinistra, John e Sherlock vivono due situazioni particolari ed opposte. Mentre il primo è costretto a nascondere il proprio nome per non essere discriminato, il secondo ne è totalmente privo.
In modi diversi, entrambi crederanno di essere destinati a rimanere soli.
Finché non si incontrano.
[SoulBond!AU]

Riku Fukazawa è un elegante rappresentante di una ditta di prodotti particolari e si sa: per dire che è buono, un prodotto va testato sulla propria pelle.
Parte 1: Casualità - Incontrarsi in due eleganti metri quadri
-Oh, quindi anche lei è sceso qui?-
La voce sentita in precedenza raggiunse le sue incredule orecchie e si voltò verso destra, per ritrovarsi il castano che lo guardava divertito. Si guardò un attimo attorno, prima di riposare gli occhi verde mare sull’altro.
-Sta parlando con me?- domandò, titubante.
-Certo, con chi altri se no?- replicò lui, porgendo la mano destra.

"Come un vettore la cui origine parte dalla testa e di cui l'estremo libero è il cuore".
Epitaph affronta la crescita emotiva di Sherlock Holmes dai primi mesi con John Watson fino agli ultimi.
"Sciolgo la mia rabbia nel pensiero di un altro buco sulla pelle".
Attenzione: spoiler, contenuti forti!

[Fanfiction tradotta]
Sherlock si taglia, John lo scopre.
La nascita della loro relazione e le varie tappe del loro rapporto: Dal primo bacio alla loro prima volta.
Tanto Johnlock e anche del Mystrade.

Il giovane si china verso di lui. “Non immagina nemmeno quanto io sia bravo con le mani, signore,” gli sussurra nell’orecchio. Il suo respiro è caldo. Poi si ritira, gli occhi azzurri colmi di una sottile perfidia.
Ovvero, un insolito primo incontro fra Jack Harkness e Ianto Jones.

Gabriel non è morto nello scontro con Lucifer, ma ne è uscito gravemente ferito, con un paio – su tre – d’ali spezzate e il potere ridotto di un terzo. Avendo bisogno di un rifugio, si rintana a casa Singer, sotto l’occhio dei Winchester.

E ieri tutto era cambiato nuovamente, Jack era tornato.
Il ritorno di Jack dopo il viaggio con il Dottore. Non so esattamente dove si concluderà la storia, quindi non faccio nessun pronostico.

ho cominciato a scrivere questa storiella leggera il giorno che è nevicato, alla fine di febbraio.
insolito.
le cose insolite ispirano :D dal primo e unico capitolo:
"“Mello, hai visto? Sta nevicando! – esclama sorridente voltandosi verso il compagno alle sue spalle – È tutto bianco... non è bellissimo?” chiede, tornando a guardare fuori.
Il cielo è annuvolato, bianco come il paesaggio, e a causa di questo non si direbbe che è già pomeriggio.
Il biondo gli si avvicina da dietro, posandogli la testa sulla spalla e osservando i tetti innevati.
Con estrema naturalezza esprime la sua opinione.
“A me sembra sperma.”"
Quant'è romantico Mello ._.