"Il governo inglese per sbaglio clona Sherlock Holmes, il che porta un bebè al 221B di Baker Street"
[Johnlock; Parentlock; Babylock; Cloning] [Fluff; Mature; Comedy; Romance]

Una ragazza. Miami. Una villa. La famiglia Depp. Delle vacanze estive molto movimentate, dove una ragazza riceverà da sua madre un regalo che le segnerà la vita.25° CAPITOLO (EPILOGO)
(Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo)

«Ok, ok. Ti salvi solo perché ho una bella notizia. Un tizio del nostro ospedale è andato in pensione e ho fatto domanda per il suo posto. Sherlock sarò un urologo!» dichiarò con un sorriso trionfante.
«Un…urologo?» domandò sinceramente confuso Sherlock.
«Sì un urologo. Sai apparato urinario. Non avrai cancellato anche quello insieme al sistema solare, vero Sherlock?»
«Certo che no, non essere sciocco. Apparato urinario e…apparato genitale maschile, no?»
«Esatto.»
«John vedrai peni dalla mattina alla sera?» chiese Sherlock con faccia scioccata.
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[Fanfiction scritta in occasione della Summer Challenge organizzata dal gruppo "Aspettando SHERLOCK 5 - SPOILERS & EVENTI!"]

Anche Sherlock, per quanto sembri impossibile, si trova a dover fare i conti con i malanni stagionali. Per fortuna il suo coinquilino è un medico…
Piccola fic senza pretese nata da un sogno della mia mente malata, ambientata da qualche parte durante la seconda stagione. Possibili velati accenni di Johnlock.

Questa fan fiction è una TRADUZIONE dell'originale "Winter Song" appartenente a proantagonist (Ao3).
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La posizione della bocca di Yuuri si addolcì in un intimo sorriso non appena Victor gli strinse il ginocchio sotto il tavolo. Le sue mani erano spoglie, libere dai guanti che indossava così spesso quando erano insieme alla pista di pattinaggio, e il calore del suo palmo ora bruciava attraverso il tessuto dei jeans di Yuuri. Lasciò scivolare la sua stessa mano sotto il tavolo per trovare quella di Victor. Nascoste alla vista degli altri, le loro dita cominciarono a flirtare e a giocare.
Una conversazione segreta totalmente personale che non aveva bisogno di parole.
Yuuri era cosciente del fatto che ad un certo punto - un momento nel tempo che non riusciva a definire con certezza - Victor fosse diventato il suo ragazzo.
Non c’era stato un istante preciso in cui era successo. Era stata una lenta presa di consapevolezza, come se Victor gli chiedesse silenziosamente di essere il suo ragazzo da mesi ormai e Yuuri gli rispondesse un po’ di più ogni giorno che passava.

Ci sono solo quegli occhi azzurri, così puri da potersi specchiare.
Abbassa subito le palpebre, arrossisce, sembra la cosa che le riesce meglio.
E poi lo fa:
pigia gli incisivi bianchi sul labbro inferiore, senza volere, è solo un attimo.
Vedere quel fotogramma di carne rossa, morsa con tanta innocenza, mi fa subito effetto.
Ma c’è troppo poco spazio tra noi, sento i suoi capelli frusciare sulla spalla e l'odore dolce.
Allora la fermo come posso, con le mani ruvide dalle risse, dai lavori forzati. La sua pelle è vellutata, dalla consistenza soda.
Spalanca la bocca per la sorpresa e vedo tutti quei denti bianchi, come un piccolo pianoforte ricurvo...
Vorrei suonare quei tasti con la lingua, mi dico.
La mia presa sulle braccia è salda e nulla può il suo peso esiguo.
Mi fora con gli occhi, da parte a parte, respira forte: la sua mente è in tilt.
Mi avvicino, la tiro verso il mio corpo.
Prova a chiamare aiuto, ma lo fa così piano che scambio il suo grido per un gemito di piacere.
Mi accorgo di volerla stringere contro di me, quando oramai è troppo tardi...

Dal Capitolo 1:
{...}
Il cuore mi batte forte eppure non conosco quel ragazzo. Mi fermo vicino alla macchina e rimango lì impalata come una sciocca a toccarmi il polso, ricordando l'attimo in cui la sua mano me lo ha stretto. Scaccio via quel pensiero dalla testa. Che sciocca che sono. Conosco un ragazzo, in un locale solitario e che, per giunta, non conosco nemmeno il suo nome. Eppure non riesco a togliermi quegli occhi così belli e profondi dalla mente.
{...}

Questa storia parla di una ragazza, che parte per l'America e fa nuovi incontri, e nuove esperienze, dove molti suoi sogni si realizzano.. E dove alla fine incontrerà l'amore della sua vita... Ian Somerhalder!! Leggete! spero possa piacervi!

Questa non è una storia d’amore. O meglio, forse tratta solo di alcune sue sfaccettature.
Un incontro può cambiarti la vita? No. Soprattutto se con la ragazza che hai notato, non ci parli neppure.
Ma se il destino si mette a fare lo stronzo… Allora, tutto inizia a complicarsi. Come se già fosse semplice.
Peach dopo mesi si ritrova davanti Rob… E non sono rose e fiori anzi, l’insofferenza sembra – tra l’altro – essere reciproca.
Quando gli angoli vengono smussati, e i loro veri caratteri si scontrano in un vortice ‘non convenzionale’, qualcosa si intrometterà.
E tra un incidente di percorso, un trauma, una risata e un dramma, cosa impedirà davvero a Peach e Rob di… viversi?
Una ragazza senza scheletri nell’armadio, perché si troverà la vita incasinata?
Perché non potranno essere loro stessi, come ormai si erano abituati a fare?
L’unica opportunità che hanno, è ricominciare da capo. Di nuovo.
Ma non fatevi ingannare dalle prime apparenze, non sempre sono quelle giuste...
Dal capitolo 4: "Si avvicinò un po’ di più per sovrastare la musica.
La bionda arrossì vistosamente, turbata ed eccitata dalla situazione, e lui rise divertito.
- Scusa, non volevo spaventarti. Ma mi piacerebbe parlarti senza nessuno intorno.
Sospirò rincuorata – Per fortuna! Pensavo volessi baciarmi…
Quella maledettissima frase avrebbe voluto solo pensarla, invece il sollievo l’aveva portata a spiattellarla. Si coprì la bocca con la mano, e divenne ancora più paonazza.
Lui rise più forte e posò l’indice sul rossore morbido di lei – Si, si. Mi sarebbe piaciuto. Ma ho pensato, giustamente, che non avresti potuto gradire. Non ancora."

Avete presente quelle ragazze che si incontrano per strada raramente... Sè, quelle belle, sicure di loro stesse, decise, sempre indaffarate, che sembra abbiano una vita movimentata, frizzante ed inebriante? Quelle che hanno intorno un'aura di mistero... E ti domandi quali piccoli segreti uno sguardo deciso e malizioso possa nascondere? Ecco, LEI è proprio una di queste. Elle: una ragazza particolare, solare, dalla battuta pronta e sbarazzina. Trova nei vicini di appartamento degli ottimi amici per far casino, insieme alle sue coinquiline.
Rob? arriva a Londra e si trova questo quadretto. Non sa come gestire la cosa, ma la affronta.
Il loro incontro promette scintille... Ma niente è così come può sembrare.
Specialmente se qualcuno nasconde qualcosa...
Dal capitolo 1: Mi rigiro nel punto in cui c’era il mio Rob, pronta a vedere il nulla e ad impossessarmi dello sgabello vuoto.
Ma lui è lì, di nuovo.
Il the mi va di traverso. Ho gli occhi fuori dalle orbite.
“tu non sei un’allucinazione?!”
“no!” è divertito.
“posso?” e gli mostro l’indice.
Alza le spalle “fai pure…” e gli tocco la guancia barbuta.
È bello scoprire come è la sua pelle.
Poi realizzo. Sono arrivata ubriaca, indosso boxer idioti, una felpa da alcoolista tanto per rimanere in tema, e ho appena vomitato.
Divento rossa. Non posso crederci!
“ehi tranquilla! Succede a tutti sai…” e sorride incoraggiante.
“leggi nel pensiero?” non è possibile!
“no! È solo che ti si legge in faccia l’imbarazzo!” e ride “comunque… tu sei?”
“oh! Elle, piacere!” e gli stringo la mano che mi porge “e di solito passo la maggior parte delle mie giornate sobria. Completamente sobria” gli sorrido fiduciosa.
AGGIUNTO CAPITOLO EXTRA

"Ti amo... possibile che tu non l'abbia ancora capito? Ti prego..." mi sussurrò piano all'orecchio abbracciandomi "Ti prego, non andartene" La sua mano calda accarezzava piano la mia schiena. E scintille di fuoco esplodevano dal mio corpo. Come avrei fatto a resistere senza di lui? Come avrei potuto ricominciare ancora senza di lui?

Dopo sei ore sentì qualcuno entrare in casa, era Mika, mi guardò deluso e scosse la testa, lo guardai aprendo bocca come se stessi per dire "non cominciare anche tu", e lui mi tappò la bocca rispondendo: "non dico niente, sono scelte personali, certo...ma proprio in quel momento dovevi dirglielo? Mi hai delusa Grace, non sai in che condizioni è ora", "dovevi avvisarmi!", "e io come facevo a capirlo? Sembrava che tutto andasse così bene", "e invece no", lacrimai, e lui mi abbracciò, "hai bevuto?", "si...", "quanti bicchieri?", "ho perso il conto", risposi ridendo, e lui, quasi schifato mi guardò negli occhi, io stupidamente lo baciai, e lui accorgendosi di cosa stava facendo si distaccò subito, preoccupato mi disse "ma sei impazzita?", io piansi, lui mi consolò scusandomi per l'alchool.
Quando il giorno dopo mi svegliai, mi ritrovai abbracciata a lui sul divano, e provai a ricordare quello che era successo il giorno prima, allora volevo maledirmi, "chissà cosa pensano ora!"

Robert e Stellar, la ragazza Myspace. Niente smancerie, niente manfrine, solo una notte trascorsa in nome dell'istinto.
Un incontro a luci rosse che ha inizio con un appuntamento al buio in Trafalgar Square, alle nove e venticinque, non un minuto più tardi.

Sibilla e Robert. Una transenna a dividerli. Due minuti di purissimo ed illogico amore. Una vita per annegarci dentro e struggersi. Fino all'ultima molecola.

Robert Pattinson non ha mai rivestito i panni del vampiro centenario Edward Cullen. Robert Pattinson non ha mai sognato di fare l'attore. Robert Pattinson vive a Londra, con mamma, papà e le due sorelle. Studia filosofia, strimpella la chitarra e non sa cosa diventerà da grande, nemmeno ci pensa troppo su. Robert Pattinson è un ragazzo come tanti, come noi. Tira tardi la sera, fa baldoria con gli amici, ride, si emoziona, si dispera, si ubriaca. Si innamora. E se lei non fosse la solita principessina dal volto pulito ed il cuore infranto? D'altronde come si dice, le brave ragazze vanno in paradiso, le cattive ragazze arrivano dappertutto, possibile che una di loro riesca perfino ad arrivare fin dentro al cuore di Robert?