EFP Fanfiction, storie preferite di RaspberryLad

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RaspberryLad

Membro dal: 12/11/07
Recensore Master (592 recensioni)

Cioè. Parliamone.

Alessio è il mio nome, ma potete chiamarmi Biv. Ho diciannove anni (no, non per gamba) e un metro e 80voglia di crescere.
Ho qualche rotella andata a farsi fottere: capitemi, dopo i concerti mi scateno talmente tanto che manco mi accorgo se parte qualcosa del mio già malandato cervello.

Sono una persona di CULtura, per cui se sbatto a destra o a manca citazioni non è così strano. E tra le altre cose, lo rivendico anche con orgoglio (cit.)

Le mie fanfiction hanno sempre un forte background musicale perché la scrittura è la mia seconda passione dopo la musica, per cui, perché non unire l'utile (?) al dilettevole (?). Vi potreste trovare, a seconda del mood del capitolo e del mio personale, roba metal, roba pop, roba rock, elettronica, se mi gira anche classica. Nel mio ultimo esperimento di fanfiction ho preso un po' da tutti i miei gruppi preferiti o quasi.

Sono un filo-slash della madonna. Dello slash scritto bene però, e purtroppo in questo mondo ne esiste assai poco. E GENERALMENTE DUE UOMINI SONO VERSATILI, CRIBBIO! Sharon disapprova dall'alto di questa presentazione. Ah, e in alto a sinistra vedrete la donna della mia vita.

Work in Progress

She's in my veins (One-shot su Assassin's Creed: Brotherhood. Titolo ancora parziale).
A friend who'll tease is better (spin-off di A Friend In Need is a Friend Indeed, in lavorazione. Pubblicazione durante l'estate, presumibilmente tra i 3 e i 5 capitoli)

Concluse

2011 - 2012

Aprile (Originale > Introspettivo, one-shot ispirata alla canzone Aprile del gruppo italiano Dama)
Adrenalina (Originale > Generale, one-shot appartenente alla serie "We all have our flaws that can make us obscene". Terza classificata al Christmas Contest di Alessia Newland)
I took a taxi from LA to Venus (Originale > Romantico, one-shot appartenente alla serie "We all have our flaws that can make us obscene")
Web of Lies (Originale > Generale, one-shot appartenente alla serie "We all have our flaws that can make us obscene")
Hello, Mr. Zebra, can I have your sweater? (Originale > Generale, one-shot appartenente alla serie "We all have our flaws that can make us obscene")
Trusting My Soul To The Ice Cream Assassin (Harry Potter, Lily/Severus con accenni Harry/Cedric)
Hard Times (Originale > Generale, one-shot appartenente alla serie "We all have our flaws that can make us obscene. Partecipante al "Let's ship again!")
Never Let Me Go (Originale > Romantico, one-shot appartenente alla serie "We all have our flaws that can make us obscene". Partecipante al "Let's Ship Again!")
Space Dog Dementia (Originale > Romantico, facente parte della serie "We all have our flaws that can make us obscene". Seconda classificata al contest indetto dalla pagina Fanfiction Originali Yaoi)
So you can make me come and doesn't make you Jesus (Originale > Romantico, facente parte della serie "We all have our flaws that can make us obscene".)
Parasol (Originale > Generale, facente parte della serie "We all have our flaws that can make us obscene".)
A friend in need is a friend indeed ( Originale > Romantico, appartenente alla serie "We all have our flaws that can make us obscene", capitolo 13 di 13.)
Veleno (Originale > Introspettivo, Quarta classificata al contest indetto dalla pagina Fanfiction Originali Yaoi)
Perfect World (Originale > Romantico, partecipante al contest "Lo slash è un diritto")
Flying (Originale > Generale, partecipante al contest "Worldwide" indetto da Yuki_, in attesa di giudizio)

Tutti i miei lavori pubblicati nel 2008 sono bloccati a tempo indeterminato, non avendo ad oggi ispirazione per continuarli. Lo stile, tra l'altro, era decisamente più grezzo, per cui dovrei anche ridarmi ad una bella aggiustata, se trovo la voglia :)

Segnalo, tra queste, la sola The Divine Conspiracy, pubblicata nel fandom di Death Note e di cui vi è probabilità di continuazione in tempi futuri non molto remoti ;)

Ci porterà via il mare

– Raccontami una storia, Salvatore. Una storia con le stelle.
Ci pensò su un attimo prima di cominciare a parlare.
– Le stelle... le stelle sono le case degli angeli. Dio le ha create per farceli andare a stare così possono vedere quello che succede qui.
Filippo strofinò il naso contro il suo collo.
– E... ogni volta che c'è un angelo nuovo, Dio crea una nuova stella. – continuò Salvatore.
– E le stelle cadenti allora? Le case degli angeli si muovono?
Si sentiva un bambino, ma non riusciva a fare a meno di quei racconti che avevano il potere di rassicurarlo. Gli girava ancora la testa per quello che lui e Salvatore avevano fatto, quasi non riusciva a credere di essere nudo e abbracciato stretto al suo migliore amico, quello con cui era cresciuto e del quale si era scoperto innamorato.
– No, no. Sono gli angeli che le cavalcano e giocano ad inseguirsi fra di loro. – ridacchiò Salvatore.
[Prima classificata al concorso "A night in Wonderland"]

Autolinea 63, alla fermata di cui non ricorda il numero

- Ultimo capitolo

Michele e Andrea.
Il sogno di uno è disegnare, riuscire a riprodurre il mondo su un pezzo di carta. Il sogno dell'altro è riuscire, con le parole, a creare un nuovo mondo sulla carta.
Quanto sei disposto a sacrificare per inseguire qualcosa di incerto e fuori dal tuo tempo?
Mi allungai per aprire la cartella e tirare fuori l’album da disegno. Il quaderno degli schizzi conteneva materiale troppo compromettente, meglio qualcosa di più serio.
«E’ mostrare un pezzo della tua anima.» Gli porsi i fogli. «E’ avere paura di non essere capiti o, al contrario, di essere capiti troppo.»
Lui chinò il capo e li accettò con un sorriso. Aveva delle belle mani, con dita lunghe ed affusolate – peccato per le unghie mangiucchiate. «Esatto.»
Appoggiai le mani sulle ginocchia e la fitta tornò. Non volevo guardare mentre mi spiava dentro.
«E tu mi consegni la tua anima così?»

Ab Umbra Lumen

- Ultimo capitolo

“Mi chiamo Lily Luna Potter, ho quindici anni e credo nel Fato.
Intendiamoci: niente roba tipo scrutare il cielo. Io credo piuttosto che ciascuno di noi sia nato più di una volta e che prima o poi si trovi di fronte a scelte più vecchie di lui.”
Tom Dursley, la cui anima è quella di Voldemort, è scomparso. Al Potter lo cerca ancora. All’ombra del riesumato Torneo Tremaghi si dipanano i piani della Thule, società occulta, che già una volta ha tentato di impadronirsi dei Doni della Morte.
“Se aveste una seconda possibilità… voi cosa fareste?”
[Seguito di Doppelgaenger]

Vampirica

- Ultimo capitolo

Harry affondò il viso nel collo dell’uomo e Zayn ripose l’arma nella tasca dei jeans, davanti.
Sembrava che la foresta amplificasse gli schiocchi umidi di Harry, mentre si nutriva di quello psicotico che lo voleva morto.
«E’ buono?» Sollevò il viso per guardare la luna. Non gli diceva nulla, esattamente come tutte le altre notti, quindi non si era trasformato in un essere disgustosamente romantico come l’altro, eppure era… geloso? Un po’? Harry si era sempre nutrito di lui, dopotutto – era una cosa così idiota. Si sentiva messo da parte, anche se fare un’altra volta da spuntino lo avrebbe fatto stare male. «In confronto a te è disgustoso.» Harry tornò in piedi e si pulì la bocca con la manica del maglione. Un principino come lui che faceva così? Forse era vero. Zayn si maledisse mentalmente: era felice di essere il suo spuntino preferito. Si faceva schifo da solo.
«Ora possiamo andare.»
[AU a tema vampiri: sangue, cervella ed interiora] [Slash, ovvero maschietti che fanno le cosacce tra loro. Tante cosacce]
[Zayn/Harry] [Con la partecipazione straordinaria di un Niall un po' diverso, accenni di Louis/Liam e... sorpresa!]

Il ragazzo di nessuno

– Faresti... faresti l'amore con me? – fu la risposta di Daniel, che evitò accuratamente la sua domanda. Era rimasto in piedi, mentre lui si era seduto di nuovo, così poteva guardarlo dal basso.
Alzò gli occhi e si ritrovò davanti lo sguardo di un ragazzino sperduto, capelli a coprire, o forse a proteggere, il viso, bocca dischiusa e l'innocenza di chi certe parole le ha solo lette nei libri per poi passare una vita intera ad immaginare la consistenza che avrebbero potuto avere sulla pelle.
Soffiò via il fumo, con un sorriso strafottente.
– Io non scopo con i mocciosi, mi dispiace. E poi, lasciati dare un consiglio, scopare col primo sconosciuto che incontri non è un buon modo per capire se sei frocio o meno.
Daniel ha diciassette anni ed è insopportabilmente vergine.
Alex ne ha ventitré e ha un segreto doloroso alle spalle.
Daniel chiede ad Alex di essere la sua prima volta, non immaginando che per Alex, potrebbe essere l'ultima.

Soaring

- Ultimo capitolo

Nikki è stato mandato sulla Terra per trovare un umano abbastanza appetitoso e portarlo a casa, nella sua dimensione.
Jess è un tranquillo ragazzo che ama la natura e le margherite. Nikki addocchia proprio lui, attratto... dalle sue emozioni.
Sopravvivere tra Parassiti, divinità e dubbi non sarà facile - e fare chiarezza tra i loro sentimenti?
[Slash/yaoi, rating rosso per determinati capitoli] [Scene forti!] [PoV alternati]
Il rombo di un tuono lontano si unì al gocciolare della pioggia. Avevano parlato di Lacie, avevano parlato di Nikki. «E tu, Steve?»
Questo aprì gli occhi e lo fissò, lasciandogli la mano. La sua espressione era tornata seria. Prese un respiro profondo. «Io ho bisogno di Nikki.»
Un ponte di legno comparì all’improvviso sotto ai loro piedi; le alghe chiazzavano le assi umide, che non sembravano molto sicure.
«E non solo perché se non fossi arrivato tu, ora sarebbe…» Steve si torse le mani «mio. Non solo per quello, non fraintendermi.»

Little Wonders

Tutti hanno bisogno di sentirsi speciali. Di avere una persona speciale. O semplicemente, di crederlo almeno un po'. Chi ne trova una e si "matrimonia", chi vuole esserlo, chi la trova e chi invece la perde.
Quattro piccoli momenti, quattro piccoli maghi.

Wunderkammer

«Hippolyte?» La voce di lei interruppe i suoi pensieri. «Stavi dicendo…?»
Lui non riuscì a trattenere un sorriso. Piccola impertinente. «Avete una splendida collana di smeraldi che sfiora i primi lacci del vostro vestito.»
Quello era il loro piccolo rituale mattutino, un gioco innocente che nessuno poteva rubare loro, l’unico vezzo di Camille.
[Ambientazione pseudo-storica, collocabile tra il XVII e il XVIII secolo] [Accenni a relazioni incestuose, pur trattate marginalmente]

4 Flames of Anger

Nascondevi il tuo volto dietro il trucco, infischiandotene di chi diceva che fosse una cosa da donne.
Era il tuo palco, la tua esibizione e solo in quel modo riuscivi ad essere te stesso.
Entravi in scena a petto nudo, i jeans strettissimi a fasciarti le gambe, abbassati sui fianchi al punto da lasciare intravedere la chiave di violino che avevi tatuato accanto all'ombelico.
Ti voltavi verso di noi, quasi a rassicurarci che il concerto sarebbe stato un successo, e a volte, preso dall'euforia del momento, venivi a baciarmi, mordendomi piano le labbra e poi leccandole, fra le urla assordanti dei nostri fans.

Fino a quando non t'innamorerai.

Socchiuse gli occhi, soffermò lo sguardo sul via vai di persone, di luci e colori, se avesse avuto tempo forse si sarebbe fermato a cogliere quei momenti di vita quotidiana degli studenti. L’agitazione era palpabile nell’aria in quel periodo di esami, lui stesso era agitato, non per le prove di fine corso, per quelle era preparato, ma quella mattina doveva consegnare le foto per il servizio assegnatogli dal professor Valera.
Sbuffò mentre pensava al titolo con il quale chiamava l’uomo davanti alla classe, davanti agli altri insegnanti, al contrario quando erano in privato l’uomo lasciava che si rivolgesse a lui chiamandolo per nome, Marcus.
Piccola Missing Moments legata a Sin dove entra in scena un nuovo personaggio.

Girl With One Eye

- Ultimo capitolo

Sono le otto e un quarto di mattina quando Molly si accorge di essere seguita.
Una Molly/Irene piuttosto lunga ed insensata perché mi piace farmi/vi del male e perché l'Irene scritta da Moffat mi sta un po' sulle scatole. (Ah, e anche per la logica "perché genderswappare John e Sherlock quando abbiamo già queste due fanciulle?)
{SPOILER abbastanza consistenti sulla seconda serie. Lettore avvisato...}

Sangue di pesce

«Tu sei..?» il teschio del coniglio s’inclina e sento con chiarezza la voce stanca della donna, nonostante la musica. Beh, dato che sono una sua dipendente, meglio che risponda.
«Sasha Novak.» mi presento, raddrizzando le spalle. Poteva leggere il cartellino che ho appuntato alla giacca.
«E sai a chi stai causando problemi?» oh, che tono autoritario. Sembrava una vecchietta tanto tranquilla, quando era con quelle ragazze. Notevole, comunque: la sua coscienza sta interagendo con me anche se non l’ho intrappolata. Deve avere qualche patch speciale al sistema operativo, so che i dirigenti accumulano privilegi così.
«Non lo so.» rispondo, mentre le orecchie del coniglio si drizzano «Agisco in merito ad ogni caso che mi viene affidato senza fare ricerche preliminari.»
Vuole che usi i paroloni? Non ho problemi a farlo.
«Se le avessi fatte, avresti scoperto che alla Direttrice Generale Ostojić non piacciono queste sorprese.»
…ops. È davvero un pezzo grosso. E l’ho pure multata per l’età. Comunque, ho tutto il diritto di farlo.
[Accenni di sci-fi, allucinazioni e deliri]

Di quella volta che John scoprì il meraviglioso mondo delle fanfiction.

Con un sospiro di soddisfazione, John rilesse l'ultimo paragrafo che aveva scritto, approvando fra sé e sé i passaggi che più gli sembravano perfetti.
I suoi lettori sarebbero impazziti per quella descrizione così precisa e puntuale degli occhi di Sherlock, e l'accenno alle sue natiche avrebbe sicuramente fatto impennare il contatore delle visite.
Scrisse un altro paio di righe, decidendo di concludere il capitolo in un momento clou, in modo da incuriosire i lettori e fare in modo che aspettassero trepidanti il seguito.
John, dopo esserne stato folgorato, ha deciso di immergersi nel meraviglioso mondo delle fanfiction, diventando in breve tempo un V.I.F. (Very Important Fanwriter)

Metodi alternativi

L'aveva capito solo guardandolo negli occhi.
Il brutto di essere fidanzato con un brillante studente di medicina era proprio quello: Andy era la persona più adorabile del mondo, ma quando capitava che avesse a che fare anche con una banale influenza, diventava un rompiscatole di prima categoria.
– Mh, cosa? Nulla.
Michael distolse lo sguardo e si alzò per andare ad aiutare Andy a riporre i sacchetti in cucina. La sua andatura non era delle più stabili e anche i suoi movimenti erano diventati incerti. Forse avrebbe fatto meglio a mettersi sotto le coperte, ma non aveva alcuna scusa credibile per farlo senza che Andy capisse tutto e iniziasse a fargli duemila domande.

Phantasmagoria

Fiori. Giganteschi fiori spuntano davanti ai miei occhi, gialli e verdi e rossi e blu.
Sembrano ibiscus, quelli sui pantaloncini da bagno hawaiani.
Tanti ibiscus gialli e verdi e rossi e blu. Formano quasi un mosaico. Bang! Esplodono, s’ingrandiscono e sovrastano gli altri, prima di rimpicciolire ed essere coperti da loro simili.
Oh, ciao, Olsie.
Vedo la mia immagine riflessa, mentre i fiori continuano a nascere e morire come fuochi d’artificio.
So di essere io, eppure non lo sono.
[Accenni di sci-fi, allucinazioni e deliri] [Stile abbastanza sperimentale per i miei standard]

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