Tratto dal 2° capitolo.
Odiava tutta la mia Casa, eppure con me era sempre gentile, un vero e proprio galantuomo. È arrivato al punto di aprirmi le porte qualche volta, di prestarmi i suoi appunti, di mandarmi un fascio di rose per ogni compleanno. [...]
Nonostante tutta quella cordialità, che talvolta sconfinava persino nella galanteria, Scorpius è sempre stato freddo e distante con me. Soltanto quando siamo diventati Prefetti si è sciolto un po', arrivando persino a sorridermi qualche rara volta.
Eppure, in tutti quegli anni, non c'è stata una volta in cui io abbia desiderato che lui fosse qualcosa di più di un... amico? Ma non eravamo amici, eravamo conoscenti, e lui era semplicemente molto educato e molto ricco, e forse mandava un fascio di rose anche alle sue domestiche.
È cambiato tutto quando l'ho visto piangere, senza immaginare perché, senza sapere cosa fare, senza capire per quale motivo anch'io stessi andando in pezzi. E lui, che avrebbe potuto finalmente tendermi la mano dell'amicizia, mi ha scacciato con parole gocciolanti veleno.
E, come ciliegina su questa torta di fiele, stamattina credo stesse per baciarmi. O forse no.
Storia in revisione.

[...]Il dispiacere in genere dovrebbe suscitare una non differente sensazione di tristezza, di sconforto... Quel tipo di sensazione capace di lasciarci con l'amaro in bocca.
Io non sto provando nulla di tutto questo, sebbene ogni fibra della mia anima stia cercando di avvertirmi della gravità della situazione.
E' grave, sì. Ma non abbastanza da cogliermi impreparato.
[...]«Abbiamo ragione di credere che il rapimento sia stato architettato da Vladimir Vorkof.»
Mi sorge un quesito: «Parla di rapimento, agente? E da quando le cliniche psichiatriche rapiscono?»
[...]«Tu hai paura.»
E tale esordio è sufficiente a farlo girare in mia direzione.
Ora il suo sguardo gelido è intrecciato al mio.
Dopo anni è ancora capace di suscitare in me la solita reazione: freddo.
Sento freddo, tanto freddo.
[...]Non ho paura, non posso provare paura.
Rido compiaciuto: i loro disumani esperimenti non possono uccidermi.
E questo perché loro non mi vogliono morto. A loro servo vivo.
Accenno Shonen-Ai ~ [BorisxYurixOC]

«Cos'è quello?» chiese leggermente adirato Asmodeus, scotendo la testa sconsolato, i capelli lunghi ricadevano ad incorniciare il bel volto. Gli occhi scuri guardavano il suo compagno in maniera talmente fredda, probabilmente se avesse potuto lo avrebbe incenerito. Era in quei momenti che si chiedeva cosa gli fosse passato per la testa a scegliere quel tizio come sottomesso, ok aveva un fisico da urlo, muscoli ben definiti e decisamente lì sotto era ben fornito.
Ok, aveva tutto al posto giusto, peccato che fosse pessimo come sottomesso. Era tonto, mai incontrato nessuno tanto scemo quanto Vergull, ma sapeva perfettamente che non poteva pretendere qualcosa di meglio.
I personaggi mi sono stati gentilmente prestati da Nelith affinché io li prenda un po' in giro

Tutti i giorni noi sentiamo parlare delle fangirl, con il loro linguaggio particolare, otp, ship, fandom... ma come vede la fangirl la propria giornata?
Un divertente (si spera) esempio di come la fangirl trascorre la sua giornata tipica.

La donna più bella del mondo. La signora più potente del regno Purosangue. La sposa di sette morti.
La vita scandita da un cielo che precipita addosso.
La storia di Lucrezia Zabini.

Draco, dopo la fine della guerra, si isola dal nel suo grande e tetro manor, vuole dimenticare ogni cosa accaduta in quegli anni ma non può farlo perchè appena chiude gli occhi tutto lo schifo della seconda guerra magica gli ritorna in mente. Sua madre così decide di farlo svagare un po...

Dal testo:
«Io l'amo ma lei si è messa con mio fratello! Perché, perché mi ha fatto questo!» iniziò ad urlare con la voce soffocata mentre si stringeva spasmodicamente alla ragazza in cerca di conforto.
«Mia madre diceva che le lacrime sono briciole di stelle inviateci per farci compagnia nei momenti peggiori» gli disse continuando ad accarezzargli i capelli nel tentativo di calmarlo. «Piangi, sfogati!»

Se Fred ti offriva una caramella, sapevi che saresti stata vittima di uno dei suoi scherzi.
***
Ginny | Fred | Drabble | Malinconico |

Questa storia ha partecipato al contest "Vi sfidiamo a farci piangere" indetto da Blackhole95 e NothEvans sul forum di EFP.
Con mia grande felicità si è classificata Terza ed ha vinto il Premio Giuria e il Premio Lacrime!
"Sirius Black la morte la conosce bene; tante delle persone che ha conosciuto e amato se ne sono andate. Ma, per quanto in casa sua non abbia vissuto una vita felice, la morte di sua fratello non è una cosa semplice da affrontare e lo porta ad una riflessione sulla morte stessa."
Buona lettura!

"Strano, perchè ti vedevo piuttosto -eccitata- dal racconto. Sei stata stesso tu a dirmelo in quell'occasione, non ricordi? La nostra storia è simile a quella di Cappuccetto Rosso, ed io sono il lupo famelico!"
Rose annuì, arrendendosi.
"Beh, se non altro sei un lupo molto figo!" rispose lei.
Scorpius rise di gusto.
" E pensare che non sapevo neanche questa storia, sei stata tu a farmela conoscere! Beh, stasera, grazie a tua madre, l'ho finalmente ascoltata!"
"Ricordami di non ascolatre mai più una fiaba in tua presenza!"

La piccola Ginny Weasley, entrata misteriosamente in possesso del diario di Tom Riddle, ne intontisce il propietario di insulse e continue chiacchiere; riuscirà il Nostro Eroe a sopravvivere a cotanta giovanile stupidità?