ossia quando Lovino asseconda Antonio.
Lovino chiuse il tomo con un colpo secco, imbarazzato da tutti quegli sbrodolamenti sentimentali.
Doveva saperlo che sarebbe stata una pessima idea assecondare Antonio.
“Scriviamo quello che non abbiamo mai avuto il coraggio di confessarci”, aveva proposto. Ma non aveva specificato che dopo lo avrebbero letto insieme.
Dedicata a Sara.

Prendete un figlio di Poseidone, uno di Giove, due ragazze che si divertono a prendere in giro i propri ragazzi, aggiungeteci un buona dose di gelosia e avrete una situazione in cui solo i sette della profezia si possono trovare.
Leo non sapeva se sentirsi contento di essere l’unico single del gruppo o se desiderare una ragazza con cui litigare per passare il tempo.
[Dedicata a _Littles_]

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Sento un paio di labbra che si muovono contro la mia bocca, le mani di Chanyeol mi incorniciano il volto e sento lo stomaco in subbuglio, [...] non mi sono mai sentito così dannatamente bene con qualcuno e, nonostante il cuore mi batta così forte da far male [...] è la sensazione più bella di sempre. 
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[BAEKYEOL]
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«Mi sono tinto anche io i capelli. Di rosa, ok? Stiamo parlando di rosa barbie, [...] e guarda, tu ti presenti con dei capelli verdi ancora più ridicoli [...]»
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[HUNHAN]
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«Ehi, non fare il sarcastico con me»
«Per la prima volta in vita mia non sono sarcastico e t’incazzi, voi cinesi siete strani» ride.
«Ma ai coreani piacciamo, non è così?»
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[TAOKAI]

L’orologio a cucù, il primo orologio che ho dovuto costruire, segna le 10,30 del 20 maggio 2012. Decido di accendere la tele. Trasmette uno di quei stupidi telefilm-musical argentini che adorano tanto le adolescenti. Non cambio canale perché in quella scena ci sono due ragazzini che si scambiano sguardi teneri; come vorrei potermi comportare anche io così con la persona che amo: avvicinarmi alla sua faccia tanto da poter sentire il suo respiro, tanto da poter distinguere ogni singolo capello, tanto da poterlo sfiorare, tanto da poterlo baciare. Finalmente lo strazio è finito, devo solo sorbirmi una sigla finale con gente che balla e canta con un sorriso troppo felice e poi inizia il Telegiornale. Durante la pubblicità vado a prendermi una bottiglia di birra e un barattolo di arachidi. Quando torno in sala noto che la sigla di apertura e i titoli iniziali del TG sono già finiti. Guardo la TV senza vedere realmente; l’appuntamento con Gilbert è fissato per le 18 quindi posso rilassarmi ancora per 7 orette abbondanti, ma allora perché mi sento così irrequieto? Improvvisamente la mia attenzione viene attirata, come una calamita attira il metallo, dalla voce del giornalista che dice :”Italia”.

L'anormale preside dell'anormale liceo Fairy Tail organizza un anormale viaggio della durata dei tre mesi estivi nell'anormale città di Bloenia, e sorteggia 50 anormali studenti che vivranno tante anormali avventure!
[NaLu][Gruvia][GaLe][Gerza][RoWen][Altra gente]
Buon divertimento, minna!

"E fu allora, in ammollo nell'acqua, che Leo capì che c’era in realtà una persona contro la quale non avrebbe mai voluto combattere.
Ma il sentimento che lo frenava, non era la paura."
[...]
"Perché quello non era un sogno, e come tale, loro non erano più sotto lo stesso padrone.
Nemici, ecco cos'erano."
[...]
"Aries
Era l’unica cosa a cui riusciva a pensare, mentre estraniava del tutto ciò che lo circondava.
Per questo il raggio che lo colpì fu come un fulmine a ciel sereno."
[...]
"Ancora una volta, tutto si era dissolto come in un sogno."
Perchè il tuo peggior nemico è il tuo migliore amico.
♦Lories♦

Provincia di Torino. Fine delle vacanze estive.
Una quattordicenne rimane incinta e non si sa di chi, fra i pettegolezzi di un comune liceo statale si snoda la bizzarra storia d'amore di due ragazzi in cerca di se stessi, le prime cotte, la complicità di un'amicizia un po' strana che forse è qualcosa di più e forse no o forse, ancora, non deve essere per forza qualcosa di più per essere qualcosa, alle volte basta quello.
E quindi c'è Simo', un po' scontroso, ironico, distruttivo, c'è Filippo, che ascolta i Green Day.
E poi c'è Diana.
[Slash, tematiche delicate, 1/1]

"La banalità dell'omofobia" è una storia di amore/odio, semplice, schietta e parzialmente autobiografica.
Parla di Victor: un ragazzo che frequenta l'ultimo anno del liceo scientifico, che ama la botanica e giocare a calcio.
La sua omofobia è talmente profonda e interiorizzata che il solo pensiero di poter "diventare" gay lo terrorizza e, per questo, non può capire né accettare ciò che prova per il suo amico d'infanzia, Riccardo, omosessuale dichiarato.
Tentare di reprimere la propria natura è doloroso e frustrante, eppure a volte ci sembra l'unica scelta ragionevole. La resa dei conti, tuttavia, è inevitabile: tutti, prima o poi, dobbiamo confrontarci con i nostri errori e le nostre ansie.
E allora abbiamo due possibilità: continuare a sbagliare, oppure scegliere di crescere e smettere di mentire a noi stessi.
NB: La storia è stata rivisitata e corretta il giorno 10/02/2015.

Appoggiati al petto, avvinghiati al corpo o di spalle.
Giusto, sbagliato o a caso.
Sorridendo, inarcando le labbra o piangendo.
Dopo aver fatto l'amore qualche pensiero vaga per la testa, prima di addormentarsi.
Si ama o no. Sia giusto o no. Sia vero o no.
Si pensa sempre.
Rose/Scorpius James/Dominique Albus/l'ennesima

Sei viva e stai guardando lui.
Ed è bellissimo.
Peccato che è tuo fratello gemello.

Austin era lì, insieme alla sua nuova fidanzata. Con i suoi capelli biondi, sembrava un angelo, un angelo che Ally ha sempre amato. E vederlo con la sua nuova ragazza le procurava un dolore forte al cuore. Forse perché quel cuore, di cui Ally si vantava, era sempre stato suo.
Salve! Ho cambiato più volte l'introduzione, ma credo che questa sia perfetta. Un bacio a tutte le lettrici.

Austin si era ferito al braccio, gli usciva molto sangue. Continuò lo stesso a camminare alla ricerca di Ally, che era scomparsa nel nulla. Ad ogni passo aveva la sensazione che qualcuno si stesse avvicinando a lui. Come se lo stesse seguendo silenziosamente.
Si girò.

Corsi dritta verso la spiaggia con le lacrime agli occhi,quella immagine era fissa nella mia mente, mi sedetti sulla riva guardando le piccole onde che infrangevano la costa per poi indietreggiare per lasciare spazio ad una piccola quantità di schiuma bianca. Mi accorsi solo pochi istanti dopo che qualcuno mi raggiunse e si mise accanto a me – Ehi Grace che succede?- riconobbi subito quella voce calda e seducente
– Niente ho solo visto mia madre e il suo compagno baciarsi e non so perché ma ancora mi fa male come la prima volta che li ho visti eppure l’hanno fatto tanto di quelle volte!- risposi con la voce rotta dal pianto
–Ti manca vero?!- Quella domanda mi lasciò di stucco, annuii ma nemmeno il tempo di rispondere che mi ritrovai circondata da due braccia calde che emanavano una sensazione di protezione. Rimasi più scioccata di prima, ma chi era quel ragazzo?! Che fine aveva fatto lo stronzo, arrogante ed egoista Zayn Malik.

Sehun è uno studente alla ricerca dell'anima gemella e Luhan un DJ che si diverte a fare il cascamorto.
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« Mi piaci, Oh Sehun »
E quella volta Sehun non rischiò una sincope.
La ebbe.
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Hunhan, accenni di Baekyeol e Kaisoo.

Tratto dalla one-shot:
Tre giorni.
Tre giorni che era rinchiuso in quella stanza.
Tre giorni che usciva da quella porta solo quando il padre voleva.
Tre giorni che non vedeva più lei.
[…]
Era lì, la sua Rin era lì, dietro quel muro e lui la percepiva.
Si avvicinò lentamente con le stesse emozioni nel cuore di un profugo che raggiungeva il luogo tanto agognato; sfiorò con le dita la parete, immaginando la mano della sorella in quel punto, e allora accarezzò la vernice, come se volesse trasmettere il tocco sulla pelle chiara di lei.
«Len…»
Sorrise.
Mi ha sentito…
«Sono qui, Rin» posò il palmo sulla superficie tinta d’azzurro e immaginò il viso della ragazza, le sue labbra morbide arcuarsi tenuamente.
«Sono qui» ripeté, sperando di rassicurarla.
«Sei qui…» rispose lei con la voce incrinata dalle lacrime prossime a precipitare.
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Le presi la mano e ci incamminammo velocemente verso la stazione ferroviaria, pronti a prendere il primo treno disponibile.
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«Scusami, Len, per colpa mia…»
[…]
«Scema» le sussurrò tenuamente, stringendola a sé. «La tua unica colpa è quella di rendermi felice amandomi»
[Incesto – il rating giallo è per quello – quindi MANEGGIARE CON CURA.]