Storia ad alto contenuto di zuccheri: coinvolti una Mairu malata, una Kururi molto affettuosa, e un Izaya che è stufo di fare il fratello maggiore ma neanche troppo, una coperta, del tè caldo.
"Prendi dell'antinfiammatorio e tornate a letto"
"Ma Iza-nii, voglio che mi prepari un tè caldo! Non voglio stare a letto,"
"Voglio guardare la televisione."

“Una volta pensavo di non avere un cuore” lo pensi. Lo pensi mentre ti passi quella mano tremante sul petto, stringendo all’altezza del cuore la tua maglia scura. La stringi forte, stropicciandola mentre, con sguardo basso, osservi quel punto. Ti stai odiando. Chi l’avrebbe mai detto: tu, Izaya, stai odiando te stesso.

«Celty, mi vuoi sposare?»
Le aveva chiesto Shinra la prima volta, e Celty lo aveva ignorato.
Qualche giorno dopo lui glielo richiese, e lei gli rispose che era impossibile, che sarebbero sorti troppi problemi.
Un paio di mesi dopo il medico chiese ancora alla donna di sposarlo; questa volta lei disse che senza un anello la cosa era troppo poco formale. Voleva capire fino a che punto Shinra fosse testardo.
[ShinraxCelty, perchè in questo fandom ricevono troppo poco amore!

La potenza dei panini col prosciutto è sottovalutata. Specie se usata in una classe nei momenti prima della ricreazione!

Questa non è una vera e propria storia, diciamo che è una divisione di più scenette che una disagiata come me pensa prima di dormire e butta giù idee così a caso. Queste scenette parleranno della mia "relazione" con il famoso Jeff The Killer.

L’OOC l’ho inserito per sicurezza, se i personaggi diventeranno effettivamente OOC sappiate che non è voluto.
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“E Hisoka che significa?” L’uomo distolse lo sguardo dalla pioggia e puntò le sue pupille dorate in quelle blu di Amaya, per poi portarsi un dito alle labbra e sussurrare: “Segreto.”
La ragazza inclinò la testa di lato, non capendo se quello fosse l’effettivo significato del suo nome o se volesse semplicemente tenerglielo nascosto, come se fosse un qualche assurdo e importantissimo segreto… ah, quasi le venne da ridere, che altro si sarebbe dovuta aspettare da un pagliaccio?
“Perché sei vestito da pagliaccio?”
“Sono un prestigiatore, Amaya, non un pagliaccio.” Solo in quel momento la ragazza notò che la sua mano stava giocherellando con una carta da gioco.
“Allora fammi vedere qualche trucco.”
“Cosa mi darai in cambio?” Un sorriso spontaneo si dipinse sulle labbra della ragazza.
“Segreto.” Il pagliaccio, o prestigiatore, per Amaya non faceva alcuna differenza, le allungò il mazzo di carte sotto il volto, con un sorriso furbo appena accennato sulle labbra.
“Allora scegli una carta.”

"Non è facile per una sedicenne vivere da sola, soprattutto in un quartiere come Ikebukuro, ma in fondo a Yukiko non dispiace la sua vita; non può certo dire di avere tutto ciò che vuole, ma pian piano ce la farà, ne è certa."
Alcuni personaggi saranno leggermente OOC ma solamente in alcuni capitoli.

« Tu non hai paura di rimanere solo? »
Il barman si fermò di colpo, senza voltarsi e tenne lo sguardo fisso sui suoi piedi.
« Certo che ne ho paura » disse infine.
« Fai bene, sei un mostro » sogghignò Izaya, sperando di suscitare rabbia nell'Heiwajima.
Shizuo si voltò verso di lui, e si avvicinò, un sorriso compiaciuto sul voltò del moro che si mise seduto, pronto a scattare per evitare un colpo del barman. Tuttavia rimase alquanto deluso quando il colpo fisico non arrivò.
« La differenza è che io non ho scelto di esserlo »
L'informatore rimase in silenzio, punto nel vivo e cercò di mantere lo sguardo fisso su quello del biondo che continuò « Tra i due quello che deve aver più paura di rimanere solo sei tu. Perché lo sei Izaya. Sei solo. » disse sprezzante, sottolineando l'ultima frase.
Izaya rimase nuovamente in silenzio, stringendo i pugni nelle sue tasche.
« Tu e il tuo divertirti con la vita delle persone non fa altro che allontanarle e continuando così resterai solo per sempre. »
« Anche tu sei solo! » esclamò infastidito Izaya, guardandolo con sguardo truce.
« Meno di te Izaya. Io ho mio fratello, Tom, Celty... Tu chi hai? Nessuno »

«IZAYAAAAAAA~!!!»
«Fatti vedere, bastardo!», urlò, «Lo so che sei qui intorno, Izay-!».
Daisuke Ono indietreggiò allontanandosi dal microfono e soffocò un colpo di tosse. Hiroshi Kamiya, gli si avvicinò dandogli amichevolmente una pacca sulla spalla, con un sorriso spavaldo ed un tono da iena decisamente degno del doppiatore di Izaya: «Oi, Shizu-chan, dovresti smetterla di sbraitare come un folle, che ti consumi la voce»

Ebbene si, Izaya Orihara era vergine, con grande stupore e divertimento di Shizuo, il quale non se lo sarebbe mai aspettato, visto il modo non esattamente professionale in cui si comportava con i suoi clienti o chicchessia.

‘’Allora?
Che aspetti?
Lo sai?
adesso potresti rimetterci quella ragazza che per te non conta niente,
ma in futuro,
quante cose importanti perderai?’’

"Volendo evitare ogni conseguenza negativa, la lucertola seguì il cane al piano superiore, dove si trovava l’area principale del locale: un ampio bar notturno di nome Devil’s Nest.
Un appellativo perfetto, se ci si pensava. “Il covo del diavolo”, un rifugio dove il Signore delle Tenebre ospitava gli sventurati che, per un motivo o per un altro, non avevano potuto accedere alle porte del Paradiso. [...]
In un posto del genere, Bido avrebbe dovuto sentirsi tranquillo, e in fondo, un po’ lo era.
Tuttavia, la scarsa fiducia in se stesso lo faceva tentennare anche di fronte all’evidenza dei fatti."
Un racconto che parla di Greed e di uno dei personaggi meno considerati di tutto il manga: Bido.

Capire se ti piace una determinata persona a volte può essere difficile credetemi, ma non pensavo proprio che lui potesse piacermi, un pò temo questa cosa.