Ispirata ad una scena di Free! Nella quale Haruka resta immobile nelle profondità del mare ad osservare il cielo. Ho immaginato che pensasse a Makoto. Quindi anche se i personaggi non sono nella poesia ho provato ad esprimere i sentimenti che l'uno prova segretamente per l'altro.
Enjoy.

Adrian non credeva alle favole, finché un giorno incontrò Eden. Eden era una leggiadra creatura con un passato triste alle spalle. Il bambino e la delicata fanciulla.
[...]– Allora, – iniziò la madre – lascia che ti racconti la storia della donna che non volle più vedere il mondo. –
– La storia della donna che non volle più vedere il mondo? – ripeté il bambino con curiosità spalancando i grandi occhi neri.
– Chi era? Aveva un nome? – [...]

Fanfic scritta per la notte bianca inaugurata dalla pagina "No ma free lo guardo per la trama, eh", il pairing dato era: NagiRei - Vacanze sulla neve, ma i ruoli alla fine si sono invertiti.
L'Iwatobi Swim Club va in settimana bianca a sciare, ma per colpa della sua solita foga Nagisa combinerà uno dei suoi soliti grossi pasticci... come cercherà di farsi perdonare?

«Makoto è nell’altra stanza, si guarda e si riguarda ed arrossisce come una scolaretta, perché non può davvero pensare di essere attraente, è solo ridicolo- eppure è stato Rin a dire che vestito da maid sarebbe stato perfetto, ma non una maid qualsiasi, ovviamente, Rin non era mai andato molto d’accordo con le cose mainstream. »
[MakoHaruRin]

Notte Bianca #3
Prompt: ~La stecca di Makoto~
Preview: Tachibana in quel momento stava impugnando la sua stecca in kevlar, aveva appena pulito il tacchetto per ridurre al minimo le possibilità di sbagliare il tiro, e fino ad allora non aveva steccato nemmeno una volta da quando il gioco era iniziato. Nanase, sistemandosi in piedi al suo fianco, rimase subito sorpreso dalla serietà dipinta sul suo volto e dalla precisione dei movimenti della stecca che sembrava scivolare fluidamente fra l'indice e il medio come una danza. Era diverso quando parlava normalmente, senza quella stecca in mano. Nanase si chiese seriamente se potesse riuscire a fare quell'espressione senza il bisogno di giocare a biliardo.

Sotto le fronde di un albero sedeva una fanciulla.
Un tempo doveva essere stata tra le più belle del regno, ma ora il suo volto era ricoperto di tagli e lividi; piangeva. [...] Un uomo si presentò mentre essa cantava e raccoglieva fiori, nella delicata luce del meriggio. [...]
C'è una nota a fine storia, occhio a non saltarla.

Big damn Table per Gellert Grindewald e Albus Silente. Un'impresa titanica che spero di portare a termine! Ecco a voi i 100 momenti promptati per questi due personaggi che amo molto, spero possa piacervi.

Yotobi lanciò un ululato di frustrazione.
Proprio lì, sulla sua scrivania, lucente come un gioiello, invitante come un Big Mac, c’era il nuovo gioco di Grand Theft Auto per PS3, ancora nel pacchetto di plastica… e lui non poteva usarlo.
La ragione era molto semplice: non riusciva a trovare il joystick da nessuna parte.
Piccolo sfogo da nemmeno 300 parole, incentrato sul nostro caro Youtuber e su un joystick leggermente... sfuggente.

Applausi, urla, delirio. Luci spente. «È l'Iwatobi strip club, gente. Tutti quo, tutto per voi!»

"I due bambini erano gemelli, ma condividevano solo i tratti somatici.
Light era un bambino vivace, amava giocare e si divertiva con qualunque cosa.
Aveva i capelli dorati, di quel biondo quasi bianco che contraddistingue i bambini e due occhi azzurri, che sorridevano da sé.
Shade, al contrario, era un bambino molto chiuso, si comportava quasi come un adulto e l'unico suo amico era il fratello, con cui aveva un legame speciale.
I suoi capelli erano dello stesso colore del carbone, come i suoi occhi, che avevano una singolare profondità ed erano velati da una sorta di saggezza che si addicerebbe più ad un uomo anziano che a un bambino."

Una luce fioca illuminava il posto, mentre strane e oscure ombre si allungavano e si storcevano dietro le spalle della ragazza. Piccole gocce d’acqua colavano da varie condutture arrugginite presenti nella zona e il lieve rumore che producevano -plic- metteva in soggezione Lyra e la piccola creatura a due code. Sopra i propri vestiti infilò la divisa del Team Rocket trovata nel camerino grazie a quel fotografo…Come si chiamava?