1916, San Pietroburgo. L'ultimo impero d'Europa tramonta implodendo, i palazzi d'oro degli zar crollano sotto il ferro, la polvere, il sangue e la rabbia. Il principe Vladimir Paley, il bastardo più illustre di Russia, si affaccia alla vita; Aleksej Bobrinskij, che la sua vorrebbe bruciarla, ne entra a far parte sconvolgendola; lo splendente Feliks Jusupov compie l'assassinio più oscuro del secolo, tenendo fra le mani il grilletto del granduca Dmitrij Romanov. Sono loro i Bastardi che, nell'assistere impotenti alla Rivoluzione, si ritrovano ad amarsi di amori folli, malati, impossibili. Che eppure esistono e occupano un piccolo, insignificante barlume di quel che è stato e che prova a farsi spazio nella Storia.

Un narratore d'eccezione racconterà questa storia con vecchi ricordi e avvenimenti presenti. Il professor Gaunt, stimato insegnante di Difesa contro le Arti Oscure a Hogwarts, è messo a dura prova da una diabolica studentessa di Serpeverde, che ha scorto in lui più di quanto egli abbia mai visto in se stesso. Cederà Tom alle nuove tentazioni politiche o manterrà la sua retta via, l'educazione sentimentale che sua madre si è prodigata di insegnargli?
Ma chi è questo Tom?

Russia, Gennaio 1943
Non è facile essere i migliori.
il Capitano Bastian Faust lo sa bene: diventare un asso del Tiger richiede un enorme sforzo fisico (e morale) soprattutto a centinaia di chilometri da casa, in inverno e circondato da nemici che vogliono la sua testa.
Una sciocchezza, per un capocarro immaginifico (e narcisista) come lui! ad aggravare la situazione già difficoltosa, però, saranno i suoi quattro sottoposti folli e lamentosi che metteranno sempre in discussione gli ordini, rendendo ogni sua fantastica tattica fallimentare...
Riuscirà il nostro eroe ad entrare nella storia?
[ In revisione ]

Dal testo;
"Fin dalla prima volta in cui l’aveva incontrata, Lyanna era sempre stata una ragazza forte, una guerriera più che una lady del Nord. Vinceva tornei (sotto mentite spoglie, è vero, ma un torneo l’aveva vinto), si batteva come un ragazzo, cavalcava, tirava con l’arco… non aveva mai visto né incertezza né paura tenderle i lineamenti, anzi sembrava non esserci posto per quei sentimenti in lei, almeno quando erano insieme. Era la sua lady di Ghiaccio: forte, pura, indomabile.
Fino a quando non aveva scoperto di essere incinta del suo terzo erede."
[What if: e se la Battaglia del Tridente avesse avuto un esito completamente diverso? Se Rhaegar e Lyanna fossero sopravvissuti e avessero avuto la possibilità di incontrarsi di nuovo, insieme ad Aegon e a Jon?]
Storia completamente revisionata!

Lui: sadico, incontrollabile, perverso, cupo, perfido, quasi bestiale.
Lei: autolesionista, insicura, timida, quasi totalmente passiva.
Fratelli.
Gemelli.
Innamorati.
***
«Che differenza fa, come lo definisci? In qualunque modo lo chiami, è comunque un legame. Il nome è una convenzione».
***
Sono uniti per la mente, è vero, ma sono diversi.
Lontani.
Divisi.
***
In realtà lui lo sa che non è nella sua natura replicare, ribattere – perché non è nella sua natura contrastare, ribellarsi.
Lui la conosce bene, meglio di chiunque altro.
Eppure, lei gli è completamente incomprensibile.

George Plantageneto, Duca di Clarence (1449 - 1478) è stato il fratello di due sovrani, cugino di sovrani, discendente di sovrani eppure non fu mai sovrano a sua volta.
Isabelle Neville, Duchessa di Clarence (1451 - 1476), fu moglie di George Plantageneto, sorella di una regina d'Inghilterra, ma non fu mai regina.
Questa è la loro storia narrata attraverso una raccolta di One-shots, partendo dall'infanzia, proseguendo con il matrimonio, le guerre che imperversarono e distrussero la loro stessa famiglia e i loro figli, fino alle loro tragiche e violente morti premature.

[...] La figlia di Erodìade, che di nome faceva Salomé, danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che le giurò di darle tutto quello che avesse domandato. Ed ella disse: «Voglio qui, su questo vassoio, la testa di Giovanni il Battista.»
[ 2245 parole ]

«Questi giardini sono tuoi, e da ora fino ai secoli a venire… tutti coloro che vedranno i giardini pensili di Babilonia dovranno sapere che appartengono alla regina Amytis.»
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Si dice che la regina Amytis, proveniente dalla verdeggiante e montuosa Media, fosse osì triste per la nostalgia della sua terra, che Nabucodonosor volle replicare a modo suo quei monti, per renderla di nuovo felice.
[2144 parole]

Luna ha delle idee tutte sue per quanto riguarda gli anniversari.
[Harry/Luna]
Terza classificata nel "Contest di flash (3 giorni per scrivere)" indetto da S.Elric sul forum

[Prima classificata al contest "Are you mine?" indetto da MaryBlack sul forum di EFP]
“La vedi là, lontano, la figlia folle dello straccione? Dietro di noi, che si trascina coi serpenti al collo?”
La fiaba di tante fiabe, che a un serpente piace raccontare, che a una bambina ingenua piacerebbe vivere.
[Tom Sn/Cecilia/Merope]

Giocare con la Ouija è pericoloso, tutti lo sanno. Ma James, studente in procinto di partire per una prestigiosa Università, non crede a certe cose, e una sera con alcuni amici decide di provare a fare una seduta.
Scoprirà a sue spese che con il soprannaturale non si scherza.
Prima classificata al contest "1st National Teen Slash Awards" indetto da Surlaplanche sul forum di EFP

Sono passati sei anni da quando Sariel è stato esiliato sulla terra.
Notte dopo notte continua la sua opera di redenzione, aiutando chiunque ne abbia bisogno.
La compagnia di Belial gli è di conforto e il loro rapporto sembra migliorato.
Una vecchia conoscenza del demonio però, con una proposta pericolosa, rischia di far crollare quel delicato equilibrio...
*Sequel di "Il frutto dell'Eden"*

Il ragazzo lo guardò, il peso di quel nome che aleggiava nell’aria.
«Ave, Caesar »
E la voce gli uscì sicura, lo sguardo fiero: l’avrebbe trattato come un suo pari. Nonostante il cuore che gli martellava nel petto, voleva mostrarsi sicuro, capace di affrontare quello sguardo autoritario ed infinito.
Cesare sorrise.
Non l’avrebbe mai ammesso, ma quel ragazzino gli era piaciuto da subito. Poteva vederlo, anche lui sarebbe stato grande…
Personaggi: Gaio Giulio Cesare, Ottaviano (Augusto)
Ship: Cesare x Ottaviano

Cesare chiuse gli occhi ispirando l’aria fresca e frizzantina.
Poteva sentire, vedere, Roma risorgere dall’orrore che aveva attraversato. L’aveva vista, sentita, fiaccata, grondante del sangue dei suoi abitanti - per la seconda volta. L’aveva sentita appoggiarsi sulla sua spalla, chiedendo aiuto, pace.
« Pax tibi, Roma »
Sussurrò ascoltando la pace della città che splendeva sotto i raggi del nuovo giorno.
Roma era grande e lo sarebbe stata sempre di più, ne era sicuro.
Loro l’avrebbero aiutata a diventare grande. Loro che l’amavano incondizionatamente, loro che avrebbero fatto a pezzi tutto e tutti, che avrebbero rischiato la pelle per realizzare quel sogno. Per vedere Roma eterna..
Personaggi: Gaio Giulio Cesare; Ottaviano (Augusto)

Un peccato, Gabriel. Un unico peccato è stato in grado di corrompere il tuo cuore per sempre.
[Gabriel/Lucifero]