I grandi occhi scuri guardavano oltre la finestra di casa sua, dandogli le spalle: non voleva che sapesse che stava piangendo.
«Hermione, sei troppo intelligente per non comprendere la gravità della situazione.»
Oh, ma lei comprendeva benissimo. Era proprio quello il problema: avrebbe desiderato rimanere all’oscuro, non sapere, non sentire niente del genere. Avrebbe preferito strapparsi occhi e orecchie pur di non ascoltare quella che non era altro che un’orribile verità.
Il Sole stava per tramontare: l’arancio e il rosso brillavano nel giardino, mutandone i colori. Quante volte era rimasta lì ad ammirare quel momento con lui?
Tante. Troppe per potere rispondere alla domanda di Ron.
«Mi spiace, Ron. Io non so niente.»
Un sospiro dietro di lei le lasciò intendere che non le credeva. «Va bene.» Si avvicinò e le posò un bacio sulla guancia, indugiando qualche secondo. «Non permettergli di farti del male.»
E poi, lentamente, uscì dalla stanza ed Hermione, tristemente sola, poté dar sfogo al suo dolore scoppiando in un sonoro pianto di disperazione.

c'hai mai pensato che forse non è mai stato lui quello giusto?
Ti sembra normale aver avuto una reazione del genere, ti sembra normale che lui si sia comportato così?
Ti sembra possibile aver provato delle sensazioni così forti ad aver rivisto l' "ALTRO"?
Che si tratti del solito gioco del destino?
Il tempo che si comprime, il destino che si nasconde, l'amore che s'affligge, tormentato da un futuro indesiderato e da un presente difficile.
Ho apportato parecchie modifiche ai primi 4 capitoli della mia storia, ho praticamente rielaborato alcune parti della storia e corrette delle altre, assieme a tali cambiamenti (abbastanza radicali in alcuni frangenti) ecco a voi anche il 5 CAPITOLO!
DAL V CAPITOLO:
"Ti chiedo solo di ricambiare quello che provo per te, quello che do a te.
Solo... come se fosse poco.
Da quanto tempo aspettavo questo momento, non ho mai percepito una tale intesa tra di noi.
Dare tempo al tempo, questo ho fatto. Ho aspettato, ho sperato.
Ora che sei quì ho quasi paura, una gran voglia di baciarti, di tenerti stretta, di non lasciarti andare mai.
MAI""

Era stanca, stanca di quel mondo dorato, stanca di essere se stessa. In fondo, lei aveva sempre desiderato essere una ragazza normale, ma quel sogno rimasto segreto nel profondo del suo cuore non si era mai avverato.
Le mancava essere Usagi.

< Schiudo le labbra, non riesco a respirare bene. Non dovrei essere li in questo momento, no, proprio no. Faccio un passo indietro, pronta a voltarmi silenziosa come sono entrata, ma Yevon non è dalla mia parte. Impreco dentro di me, stupendomi io stessa della mia reazione, e guardo il basso tavolo che ho a dir poco travolto. “Lady Yuna?” >

Una ragazza.
Un attore.
Un autografo.
L'obiettivo da raggiungere per potersi poi crogiolare nella più totale soddisfazione.
Ma, a volte, l'effetto sorpresa gioca brutti scherzi.

Mi chiamo Usagi Chiba, ma mi chiamano Chibiusa. Ho quasi venti anni, sono solitaria ed un po’ malinconica. Al momento, sono una paladina dell’amore e della giustizia. Sono una guerriera in fuga.
Ambientata a Crystal Tokyo.

Sciolgo il mio abbraccio e subito i tuoi occhi si intristiscono, terrorizzandosi di qualcosa che non hai fatto. Ti conosco troppo bene ormai. Porto le mani a prenderti il viso, voglio le tue labbra sulle mie, sottilli e ardenti.

- Non è che volete farmi arrestare per pedofilia vero Maestà? – sorrise appoggiandole una mano sul capo con fare gentile.
- Andiamo Basch, non dirmi che non sei mai andato a letto con una minorenne! –
[Underage!Ashe/Basch, "Insegnami"]
Fic partecipante alla seconda edizione del p0rn Fest indetto su Fanfic_Italia

“Aspettami… aspettami e quando sarai diventata una vera Lady, allora tornerò a prenderti…”
Parole sussurrate, cariche di aspettative e intrise di abbandono. Quella piccola bambina dai buffi codini però le tenne care e strette al cuore, per molti anni….