Dopo una guerra sanguinosa, i guerrieri della Terra sono stati massacrati dalle truppe di Freezer. La resistenza, guidata da una brillante scienziata dai capelli blu, continua a combattere e intraprende un ultimo, disperato tentativo di salvare quanti più umani possibile con la navicella spaziale della Capsule Corp. Vegeta, leader dell'esercito di Freezer, sta per spazzare via anche l'ultima forma di resistenza e per conquistare la Terra. Il prezzo da pagare per i sopravvissuti sarà alto.

[Dragonball Super] [NO Spoiler]
-Vieni con me.- disse.
L’azzurra cambiò espressione guardandolo confusa da quella richiesta. Ma si alzò in piedi lo stesso e si accinse a seguirlo.
Attraversarono parte del bosco, seguendo un sentiero non segnato presente probabilmente solo nella testa del principe. Vegeta si fermò all’improvviso, senza un apparente senso logico.
Bulma si guardò attorno.
-Perchè ti fermi? Qui non c’è niente.-
-Fa silenzio.-
L’azzurra lo guardò storto non capendo. Incrociò le braccia al petto pendendo quel suggerimento come un modo per zittirla. S’imbronciò ma rimase in attesa.
Un suono, flebile e confuso si diramava tra gli alberi. La ragazza pensò di aver sentito male. Ma il suono si ripetè, ancora e ancora. Sembravano dei singhiozzi, come se qualcuno stesse piangendo.

[Post Cell-Game]
Vegeta è uscito da poco da quella sorta di depressione che la morte di Mirai!Trunks e quella di Son Goku gli avevano causato. È rimasto sulla Terra accanto a Bulma e al piccolo Trunks ma non si è mai espresso riguardo le sue intenzioni con loro e Bulma comincia a non poterne più.
In una serata autunnale con la pioggia battente i due amanti si confrontano nella semi oscurità della stanza circa lo stato del loro rapporto.

Primo esperimento del genere, quindi portate pazienza.
Lucifer torna dopo diverso tempo sulla Terra, ritrova la sua adorata Chloe e ancora indagano insieme su questioni delicate, ma in realtà non c'è nulla di umano in quello che devono affrontare.
L'accettazione della natura del diavolo e l'ammissione del dolore più profondo sono ciò su cui ho fatto ruotare la storia, che assolutamente non è adatta a minorenni, schizzinosi e impressionabili.
La storia è nata un po' per scherzo come sfida a me stessa dopo aver letto altre FF spintarelle.

"Per tutta la vita ho cercato senza sapere che cosa stessi inseguendo. La supremazia, la vittoria, la tranquillità… o forse qualcosa che neppure io sono riuscito mai a identificare con precisione. Forse, ho cercato solo me stesso.
Quello che conta è che ora l’ho raggiunto... risiede nello spazio rovente del nostro abbraccio".
Il principe dei Saiyan. Fiero, orgoglioso, illeggibile. Eppure il suo cuore muta, il suo animo si placa, prova un amore pulito. Qui, si racconta in prima persona.

È una raccolta di one-shot con protagonisti gli stessi Rin e Sesshomaru dell'altra storia che ho scritto, 'Star me kitten'.
Le one-shot si collocano in un generico 'poi' rispetto alla storia principale e saranno tendenzialmente a sfondo molto erotico, anche se non escludo che possano esserci dei racconti più fluff.
Non è strettamente necessario aver letto la storia principale ma è ovviamente consigliato, perché molti particolari andrebbero perduti o potrebbero risultare poco comprensibili.
Enjoy! ;)

*Storia partecipante al contest "Natale al Peperoncino" indetto dal gruppo Takahashi Fanfiction Italia - 1^ Classificata - *
È la Vigilia di Natale, ma chi può mai conoscere l'esistenza di questa particolare ricorrenza nell'Epoca degli Stati Combattenti?
Kagome è perciò rassegnata a godersi l'ennesima giornata nella sua routine con Inuyasha, senza soffermarsi troppo su considerazioni malinconiche... E se lo scoccare della Notte di Luna Nuova proprio quella sera portasse ad interessanti esperienze e a regali inaspettati?

Vegeta la fissò, socchiudendo gli occhi, quasi ammirato dalla sua testardaggine, che tuttavia aveva superato la misura concessa. Lei era incosciente tanto quanto lui, ma non aveva le sue stesse doti fisiche, gli stessi incredibili poteri nel ki. Perché, allora? Perché non era terrorizzata?
“Detesto ripetermi” le disse, spostandosi lentamente nella sua direzione. La guardò come se fosse una sfortunata preda.
Lei seguì il movimento con una certa apprensione, ma rispose con altrettanta sufficienza: “Credi che abbia paura di te?”
“No” ammise lui. Le indirizzò un sorriso freddo: “Ma ne avrai”.

“Maledizione, donna! Io sono un Saiyan! Non aggiungere altro o…”.
Lui l’aveva fermata, ma la sua voce si era spezzata per la profonda commozione che quelle parole gli avevano cagionato ed era rimasto con gli occhi piantati su di lei: occhi neri come il fondo dell’inferno, vissuto suo malgrado in anima e corpo, ma risputato in faccia all’universo per rivalsa. Finché quel dannato nodo in gola non si era fatto seppellire dall’orgoglio. Aveva incrociato le braccia, aveva reso il suo sguardo il più freddo possibile e aveva affermato: “Quello che dici non ha senso per me”. Ma ne aveva, stradannazione, soprattutto da quando aveva incontrato lei.

Sebbene Sesshomaru fosse sempre stato certo che sarebbe stato lui a seppellire suo padre, non si sarebbe certo aspettato che la storia del Grande Generale Cane prendesse una piega così inaspettata.
Quella che per lui è stata una feroce umiliazione e un triste abbandono, per suo padre cos'era stato?
Cosa aveva rappresentato quella principessa umana?
Mentre la primavera entrava e il profumo dei fiori invadeva la natura, com'era possibile che il demone più potente di tutti avesse capitolato di fronte agli occhi languidi di un'umana?

Bulma parte per una missione di scienziati per andare nella Regione Polare a Nord della Terra, dopo aver brevettato una tecnologia per combattere il surriscaldamento globale. La scienziata più famosa del mondo, infatti, ha creato una molecola in grado di contrastare i gas serra. Non avrebbe mai potuto immaginare che, una volta arrivata tra il freddo dei deserti di ghiaccio, avrebbe fatto una scoperta che, forse, avrebbe cambiato per sempre la sua vita portandogli via la persona a cui, insieme a suo figlio, tiene di più: Vegeta.
Storia prima classificata al Contest “Come neve nella notte di Natale” indetto da Nede

Tre mattacchione decisamente troppo suonate hanno deciso di mettere su una breve long tutta natalizia.
Siamo nel periodo pre-cyborg e come ogni anno Bulma decide di dare la sua festa di Natale, anche se molte cose nella sua vita stanno cambiando: nuovi amori sono alle porte tra dubbi, incertezze ed anche un pizzico di follia, mentre altri si riscoprono e si rinforzano, il tutto sullo sfondo del cupolone giallo più famoso della Città dell'Ovest.

《 Dimmeli tutti i tuoi nomi. E raccontami anche come fai ad essere in possesso di Tessaiga. L’ unica alternativa che hai alla verità è la morte. 》 e lei seppe che non stava mentendo, il suo sguardo gelido ne era la conferma.
Imperturbabile, per un istante, Akarui abbassò i suoi occhi e con indecisione cominciò a parlare. 《 Il primo nome che mi è stato dato è Rin. Quando si sparse la voce che mi avevate abbandonata, tutti i demoni che volevano vendicarsi di voi mi diedero la caccia e fra loro mi conoscevano come vostra pupilla. Quando vostro fratello e vostra cognata mi trasmisero parte dei loro poteri, la gente si divise in due frazioni, legando il mio vecchio nome agli appellativi di sacerdotessa o di mezzo demone. Quando diversi anni dopo , imparai a gestire la mia forza e Inuyasha mi fece dono di Tessaiga, comparvero dei segni sul mio viso e da allora, tutti mi chiamano Akarui. 》

One shot ispirata dal capitolo 26 di Dragon Ball Super (parlo della versione manga ovviamente).
Dal testo: “Prenditi cura di Bulma al posto mio” aggiunse Vegeta inaspettatamente. Non avrebbe mai dato voce a quel sentimento che ormai da anni viveva nel suo cuore, se non solo ed esclusivamente a lei.
Bulma si ritrova a combattere con la paura che Vegeta e Goku non riescano a compiere la missione di sconfiggere Zamasu una volta per tutte e che suo marito non riesca più a tornare da lei, il tutto con un piccolo "easter egg" a sorpresa!!!

"FANFICTION VINCITRICE DEL CONTEST "IMMAGINANDO …" INDETTO DAL GRUPPO SU FACEBOOK "TAKAHASHI FANFICTION ITALIA"
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Dal testo:
"- La prima volta che ti ho visto non avrei mai immaginato che saresti diventato importante fino a questo punto per me. Non avrei nemmeno mai osato credere che mi avresti reso così felice solo con la tua presenza…"