Il mondo è suddiviso in generi. Ci sono i Beta (i più numerosi e comuni), gli Alpha (leader nati e dai sensi piu sviluppati) ed infine ci sono gli Omega (una percentuale minuscola a confronto degli altri).
Bakugo Katsuki è un Alpha, uno dei migliori e aspira a diventare il numero uno degli eroi. Per questo, si iscrive alla prestigiosa accademia Yuei.
Tuttavia non è l'unico a sognare il podio degli eroi, il suo amico d’infanzia Midoriya Izuku punta al suo stesso obiettivo, ma "Deku" come lo ha sempre chiamato Katsuki, è un omega. Uno degli individui meno voluti nella società e non è mai accaduto che un omega diventasse un eroe.
Deku però è convinto e nasconde a tutti la sua condizione di Omega, intraprendendo l’addestramento allo Yuei, almeno finché i beta non iniziano a morire uccisi da un misterioso Serial Killer.

[...] "Aveva paura a toccarsi il viso nel punto in cui sentiva dolore, ma anche paura di non farlo. Passò la lingua sulle gengive gonfie, contò tutti i denti toccandoli a uno a uno. Perché cazzo non mi ha ammazzato e basta. Si azzardò ad alzarsi in piedi e fu felice di constatare che le vertigini non gli avrebbero impedito di camminare; forse poteva andarsene sulle sue gambe, forse poteva andarsene… e basta." [...]

Sasuke viene trascinato dal suo amici Suigetsu ad una festa dove lo coinvolge in uno stupido gioco alcolico, il "io non ho mai", sarà proprio grazie a questo che la noiosa vita universitaria del moro verrà scossa dall'apatia.

[Soukoku]
Dazai si è infiltrato in un’associazione rivale, la Ikeda Corporation, per conto della Port Mafia: deve portare a termine un’operazione piuttosto delicata e ad affiancarlo non poteva mancare Chuuya, il suo partner in crime ufficiale. Un po’ per divertimento personale e un po’ per questioni logistiche inerenti alla missione, Dazai convince Chuuya a vestirsi da donna e a fingersi sua moglie: strano, sì, forse anche imbarazzante, ma quando tornano al loro sudicio avamposto, a lavoro compiuto, basta un litigio e un bicchiere di troppo per far sì che le cose prendano una piega... interessante.

Naruto trattenne uno sbadiglio e fece cadere distrattamente lo sguardo ceruleo sul suo vicino di casa.
Sasuke era intento a spiegare a Ino, che pendeva dalle sue labbra, alcuni punti poco chiari sugli esercizi svolti poco prima. Il sole morente creava sui capelli scuri dei riflessi rossi e ne illuminava appena il profilo regolare, rendendo la pelle chiara apparentemente più vera, meno marmorea.
Naruto pensò, prima di potersi fermare, che Sasuke fosse bello.

Naruto trattenne uno sbadiglio e fece cadere distrattamente lo sguardo ceruleo sul suo vicino di casa.
Sasuke era intento a spiegare a Ino, che pendeva dalle sue labbra, alcuni punti poco chiari sugli esercizi svolti poco prima. Il sole morente creava sui capelli scuri dei riflessi rossi e ne illuminava appena il profilo regolare, rendendo la pelle chiara apparentemente più vera, meno marmorea.
Naruto pensò, prima di potersi fermare, che Sasuke fosse bello.

Naruto trattenne uno sbadiglio e fece cadere distrattamente lo sguardo ceruleo sul suo vicino di casa.
Sasuke era intento a spiegare a Ino, che pendeva dalle sue labbra, alcuni punti poco chiari sugli esercizi svolti poco prima. Il sole morente creava sui capelli scuri dei riflessi rossi e ne illuminava appena il profilo regolare, rendendo la pelle chiara apparentemente più vera, meno marmorea.
Naruto pensò, prima di potersi fermare, che Sasuke fosse bello.

[100 Drabble.]
[Multiship.]
--
1. Dolce (KiriBaku)
2. Giglio (EnjiRei)
3. Caccia (TogaDeku)
4. Fuga (HawksEnd)
5. Odore (Kacchako)
6. Difetto (ShinOji)
7. Pioggia (MomoJirou)
8. Coraggio (IidaAoyama)
9. Silenzio (ShirakumoMicAizawa)
10. Tenda (AizawaJoke)
11. Piano (KiriKami)
12. Verità (KamiJirou)
14. Secco (DabiTomura)
15. Diario (OjiroHagakure)
16. Calcio (BakuDeku)
17. Rumore (BakuJirou)
18. Rosso (KiriMina)
21. Cuore (MirioTama)
24. Passo (IzuOcha)
25. Passato (EraserMic)
36. Cicatrici (HawksMirko) - Spoiler!
39. Prezzo (TodorokiShinsou)

[BakuTodoDeku] [Threesome]
Bakugou, Todoroki e Midoriya hanno deciso di passare una serata tranquilla a casa, guardando un film nel salotto di Shouto. Peccato che Izuku sia piuttosto distratto dal telefono e molto poco interessato al film, cosa che fa incazzare Katsuki non poco.
Per fortuna Shouto è sempre pronto a porre fine ai loro stupidi litigi con della sana attività fisica.
+++
NB: questa one shot è collegata ad altre due precedenti che ho scritto (i link li trovate a inizio fic) ma può essere letta separatamente, non è necessario avere letto le prime due. E' la terza parte di una serie di 6 one shot che ho intenzione di scrivere su questo trio e le pubblicherò separatamente perché avranno rating differenti.

[Storia scritta per il 14° Italian P0rn Fest]
Quando Levi aveva preso in affitto la stanza di quell’appartamento condiviso, l’aveva fatto consapevole che, prima o poi, sarebbe potuto arrivare qualche moccioso universitario. Dopo mesi di pace assoluta, la locatrice, un giorno di ottobre, fece il suo ingresso nel salone principale con alle calcagna un giovane, iscritto al primo anno magistrale di giurisprudenza. Levi l’aveva capito subito che non avrebbe avuto vita facile e che quel moccioso sarebbe stata la causa prima della sua rovina.

[BDSM] [Ereri] [side ErwinxArmin]
***
Tratto dalla storia:
Tutto era iniziato come iniziano sempre le questioni di gelosia: con una scintilla.
Con una fiammella, un innesco, un piccolo fuoco che mano a mano divora intere foreste. E inizialmente Eren non gli aveva dato peso, perché, dopotutto, cos’era mai una cena fra colleghi anche se i colleghi erano solo due e quella era già la terza quel mese?
Niente, appunto. Di che cosa doveva preoccuparsi quando Levi tornava comunque a casa da lui?
Neppure si era accorto di aver iniziato a tenere il conto.

TRATTO DAL TESTO:
.
.
In quel momento, Eren capì. E impallidì improvvisamente.
"Vuoi veramente farlo sul letto del capitano Levi?" chiese, quasi in preda al panico.
Jean fece spallucce. "Perché no? E’ più comodo del pagliaio di una stalla, no?" replicò, costringendo il ragazzo a mettersi carponi, sotto di lui.
"Ma non possiamo!" ribatté Eren, pensando a quali torture gli avrebbe inflitto il capitano, se avesse saputo cosa stavano per fare sul SUO letto. Maniaco del pulito com’era, non osava immaginare come si sarebbe vendicato.
Jean sorrise, beffardo.
"E chi lo verrà a sapere? Tanto, poi la stanza la devi comunque pulire. E il capitano non sarà di ritorno fino a domani sera. Nessuno ce lo impedisce"
.
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Abbiate pazienza, questa storia è frutto di un sogno che ho fatto xD

Nel periodo Edo un bambino viene trascinato dal mare del destino verso la sua nuova vita, riuscirà a nuotare fra quelle onde oscure verso la vita che desidera?
Edo Era AU
Ho dovuto ripubblicarla perchè mi ha preso la storia come una one-shot >__

Al Delta hanno tutti una storia da raccontare.
Se combini qualche guaio, sicuramente è lì che finirai. Nessuno dei suoi studenti ha mai deciso di andarci a vivere, c’è chi è stato costretto, c’è chi non avrebbe dove altro andare.
La vita con alcuni è più dura del solito, chi ne sa qualcosa impara a tirare fuori gli artigli per combattere i propri fantasmi.
Se poi si hanno al fianco persone che capiscono e che lottano con noi, si ha già vinto.
* * *
Dal capitolo 4:
“Ma tu qua non ci vuoi stare” la canzonò.
“No” rispose lei.
“Perché?”
“Non sono fatti tuoi” gli disse, secca.
Sasuke ridacchiò. “Avevo capito che avremmo provato ad essere amici. Gli amici si parlano senza filtri”
“Te l’ho detto che non so essere una buona amica” gli rispose. Ma nei suoi occhi adesso pareva esserci meno diffidenza.
E Sasuke quella ragazza voleva davvero conoscerla.
“Lasciami entrare nel tuo mondo” le disse, serio.
“Non ti piacerebbe”
“Questo non lo sai”.
Lei sorrise, amara, poi si alzò in piedi. Ancora, Sakura lo guardò e si fece seria. “Se ti azzardi ad illudere Naruto, ti giuro che ti spezzo le gambe”.

“È decisamente una pessima idea.
Decisamente una pessima idea”
Questo era quello che Izuku Midoriya continuava a ripetersi nella mente, mentre si avvicinava al suo obiettivo, o meglio, all'obbligo che doveva fare.
Mannaggia a lui, alla sua bocca, al segreto più profondo che avesse condiviso con Uraraka e a obbligo e verità.
«K-Kacchan» sussurró, si avvicinò ancora di più al ragazzo dai capelli biondi e dallo sguardo più cattivo del mondo. Si giró a malapena per vedere le ragazze della 1-A del corso per eroi continuare a gesticolare per spronarlo.
Anche se, da quello che pensava Izuku, era solo un modo per morire velocemente.