Il primo giorno di scuola di Teddy, riserva a Remus un'amara scoperta sui suoi genitori.
Tra presente e passato, Remus arriverà a scoprire perché, all'epoca della Prima Guerra Magica, era stato creduto il traditore dell'Ordine della Fenice.
(altri personaggi principali: John Lupin - il padre di Remus - e i Malandrini)

"«Combattete per amore e questa non sarà la nostra ultima notte, ma l'ultima notte di guerra. Combattete per amore, ragazzi, perché domani vedremo un'alba più bella»".
- Missing Moments dell'ultima battaglia di Remus e Tonks -

13 Settembre 2087
Isabella Marie Cullen compie cento anni, ma da ottantuno ha smesso di vivere.
L’equilibrio si trova nel punto esatto a metà strada fra due opposti.
Il loro è trentasette gradi.
Vuoi tornare ad essere umana, Bella?
[Ottantuno anni dopo BD]

La strega più anziana, ignara di tutto quanto era successo sotto i suoi occhi, concesse con magnanimità un largo sorriso a Sirius, il primo da quando i due si erano conosciuti. «Per una volta concordo con te; anche mia nonna diceva sempre che in questi casi non c’è nulla di meglio della camomilla».
«Parole sante», replicò l’Animagus con serietà, intingendo uno Zuccotto ancora tiepido nel suo caffé.

Remus, deciso a non compromettere con la sua presenza il futuro del figlio, decide di non tornare da Tonks. Neanche lo scontro con Harry a Grimmauld Place riesce a fargli cambiare idea. Il figlio di un lupo mannaro è destinato a una vita di emarginazione, una condanna che lui non intende infliggere a un bimbo la cui unica colpa è di ritrovarsi con un padre sbagliato, un padre che non ha potuto scegliersi.
Cosa sarebbe successo se Remus avesse deciso di abbandonare Tonks definitivamente? O, per lo meno, se questa fosse stata la sua intenzione… messa in pratica caparbiamente fino a che Teddy, una mattina, poco prima di compiere cinque anni, scopre che basta indirizzare una pergamena al suo papà e affidarla a un gufo, anche se il bimbo non sa dove vive il suo papà, il gufo lo troverà, e allora, forse…

Tony non era mai stato un tipo sentimentale o apprensivo, ma con Effy era diverso. Con lei, tutto era diverso.
Scritta per la Criticombola.

Esiste al mondo un supereroe che usa i suoi superpoteri per farsi solo ed esclusivamente gli sporchi affaracci suoi? Sì! E PURTROPPO CE L'HA CON NOI!!! AIUTOOOOO!!
Dedicata a me (:-P) e a tutte le mie amiche scrittrici che ho trovato qui e che scrivono sui loro idoli (30 Seconds to Mars o anche no...), ecco a voi una nuova ff su Shannon (che non conosco, non so chi sia, mi sono inventata tutto, etcetcetc). Ciao!
Ha partecipato al contest Never Ending Story Awards (Sesto Turno) e ha vinto i premi: Best Female (Shanna), Best Long Fiction, Best Romance, Best Fan Fiction e Readers' Choice.

La fine iniziò con una domanda.
“Mi ami?”
Lei era sveglia. Lui riuscì ad avvertire l’accelerazione del suo respiro contro il proprio petto nudo, lo strofinio delle sue ciglia contro la propria pelle, mentre lei chiudeva gli occhi.
“Granger,” le disse, piano. “Hermione.” Intrecciò le dita nei suoi capelli folti, massaggiandole lo scalpo con i polpastrelli. Ripeté la domanda. “Mi ami?”

Alle perdite, che rendono forti e deboli al tempo stesso.

La mia prima DracoHermione..è una fanfiction senza pretese se non quella di strapparvi un sorriso…."Draco Malfoy detestava quella situazione.Era letteralmente insopportabile,anche solo pensarci lo rendeva instabile. Non poteva più continuare così,nell'incertezza nella confusione ,diviso tra il suo orgoglio serpeverde e il dolore che lo attanagliava non facendolo dormire la notte. Sì....l avrebbe fatto.Sarebbe andato dal dentista."…leggete e fatemi sapere cosa ne pensate^__^ sayoonara!!

“Ah, non te l’avevo mai detto? Io ho la patente da anni!”
“No!” gemette Remus, rabbrividendo vistosamente.
“Sì, invece!” sorrise raggiante Tonks. “Solo che fino ad oggi il Ministero mi ha sempre negato un' auto in prestito…”
“Chissà come mai.”
“Cosa?”
“Uhm… niente.”
“Ma oggi, tad-dam!” si tolse una chiave dalla tasca dei jeans e la sventolò sotto il naso del marito (...)

Hermione si voltò, sbatté due volte le palpebre per mettere a fuoco la vista, per poi accorgersi che non riusciva a vederlo con chiarezza a causa del fumo e della penombra. Piccola, buia, con un letto sistemato in un angolo, una solitaria lampada impiantata nel comodino, era quel tipo di stanza dove stavano le persone che non avevano altra scelta, o che erano disperate per un po’ di sesso. “Affitto al Giorno o a Ore” pulsava l’insegna al neon, appena fuori la finestra.

“Io quetta non me la metto!” strillò Teddy con tutto il fiato che aveva in gola, lanciando verso la mamma una magliettina rosa appallottolata.
“Sì che te la metti, invece!” ribatté lei, i capelli che stavano mutando in una ingombrante criniera scarlatta.
“No! No! E no!”
“Teddy…”
“È losa! Losa! È da femmina!”
Tonks si premette le dita sugli occhi. “Remus, ti prego, pensaci tu.”

Quando si è impacciati con i discorsi, a volte è più semplice scrivere una lettera. Ma una lettera, spesso, dice molto più di quello che vorremmo...

Il Sole, oh, lui era il Sole di notte.
Drabble, 110 parole – Alessandro/Efestione.