Jack è un ragazzo solo. Ha scelto di non avere amici e tenersi stretto i suoi famigliari. Il suo rifugio è il gioco virtuale "Bloodsword", dove finge di essere un vero guerriero.
Derek invece è un soldato. Ha deciso di allearsi all'esercito, ma si è accorto troppo tardi che quella non era la sua strada.
E se, per uno scherzo del destino, i due iniziassero a videochattare e conoscersi?
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Il sole è alto, ma non troppo caldo.
La brezza del mare mi solletica il viso. Inspiro l’aria profondamente, godendomi quel sapore salino.
Il cellulare che ho in tasca inizia a vibrare.
Sorrido, rispondendo.
- Sono arrivato. -
- Sì? Bene: fammi un favore. -
- Sì… -
- Scatta una foto. Ma non chiudere la chiamata. Non so se la rete reggerà ancora per molto. -
- Okay. -
Mi sfilo lo zaino dalle spalle e lo poso a terra.
Immortalo il paesaggio in alcune fotografie e ripongo la macchina dentro lo zaino.
- Jack… hai finito? – mi domanda.
- Sì. -
- Okay. Fammi un altro favore. -
- Dimmi. -
La linea cade.
O meglio, così pare a me.
Osservo incredulo lo schermo.
Chiamata terminata.
No. No. No. No.
Non ora, ti prego.
E poi rabbrividisco.
Rabbrividisco quando, alle mie spalle, una voce non troppo lontana dice: - Voltati. -

Poesie e frammenti di vita, parole che salvano l'anima.
Anime fatte di spettri, pensieri buttati sul foglio, inchiostro sbavato e perfettamente eterno.

Gennaio 1987
[...] Ed io e il ragazzo abbiamo fatto l’amore, senza gemiti o carezze ad allietare il freddo.
ATTENZIONE: i temi trattati potrebbero non andare a genio a molti. Se vi piacciono i toni crudi, le descrizioni forti e tutto ciò che è al limite dell'umano, prego, ma non dite che non eravate avvertiti.
Vincitrice del contest indetto dal gruppo "La creme de la creme di Efp": Nella mente del serial killer

Tutti quotidianamente ci poniamo delle domande. Ognuno ha le sue.

La vita è solo una finzione...

Io non faccio poesia. Punto. Questa è una stupida riflessione personale. Punto e a capo.

“Che stai facendo?”
“Ti stringo.”
“Perché?”
“Ti stringo, così spremo via il dolore.”

Demetrio e Nadia sono amici da tanto tempo e hanno ingenuamente pensato che niente e nessuno potesse dividerli. Allora cos’è successo? Perché sono arrivati a questo punto? Dove hanno sbagliato?
A tre anni da allora posso affermare con certezza che se fossi stata meno egoista e più coraggiosa probabilmente avremmo sofferto di meno, ma posso dire con altrettanta sicurezza che se ti avessi ascoltato e se avessi aperto gli occhi, se non avessi infranto le regole e se neanche tu le avessi infrante, sicuramente sarebbe finita allo stesso modo.
Questa storia si è classificata prima e ha vinto i premi giuria, miglior personaggio femminile, pairing e stile al contest "Love (never) fails - quando anche Cupido sbaglia" di Flaren97.
Seconda classificata al contest "Le sfumature del dolore" di phoenix_esmeralda.
[REVISIONATA]

Dorian, giovane dolce e disponibile, a tratti timido e ingenuo.
Logan, uomo spavaldo e popolare, un " bastardo senza cuore ", dannatamente affascinante.
Ma è tutta una facciata.
Perchè Dorian si mostrerà fin da subito insicuro e fragile, bisognoso di aiuto, più di quanto non sembri all'apparenza.
E Logan, beh, Logan dimostrerà di saper, ma soprattutto di voler amare e aprire il proprio cuore.
[ Come sempre, una storia piacevole, senza troppe pretese :) Yaoi ]

Terrence vive per i videogiochi e per lui essere gay non è assolutamente un problema.
Kim è alto, biondo, ama truccarsi, ama le sue unghie, ama mordere Terrence e giocare un po' con lui in modo alternativo.
Tutto è in equilibrio finché non arriva Chase ed il suo profumo di mare a metterli davanti alla verità.
[Linguaggio volgare, slash/yaoi, rating rosso a motivo] [Dal capitolo 14:]
«Lavoro in un gay bar, Miele.» Kim gli aveva sorriso. Non era strafottente o divertito come al solito, sembrava quasi amaro.
«Anche se la gente per strada finge di non vedermi, ho dei favori in sospeso con diverse persone.»
Si era rialzato, sistemandosi i capelli e guardandolo di sbieco.
«Compreso quel bastardo, ora. E’ fortunato, sono di ottimo umore.»

Dividere una mansarda con un estraneo è sempre impegnativo. Se però l'estraneo sveglia mezza città alle tre di notte perché facendo sesso grida come un pazzo, ti fa trovare i suoi calzini sporchi nel frigorifero, si dimentica di riciclare la plastica e ha i capelli tinti di rosa, la situazione diventa davvero complicata.
“E tu, Demian,” chiese Leonora “non hai paura di essere solo?”
“Io... no. Solo è chi chiude il suo cuore. Ciò che temo non è di non essere amato, ma di non trovare qualcuno a cui dare il mio amore.”
Il tema di questa storia è la devozione d'amore: quando si dona il cuore a una persona senza chiedere niente, ma proprio niente in cambio. E allora, se un ragazzo speciale ha dimenticato se stesso come in un lungo sonno, esiste qualcuno capace di ricordargli che, oltre il tetto, ci sono ancora le stelle. Perciò non fatevi ingannare dalle apparenze: comincia come una commedia leggera e frivola, ma se le date tempo, diventa molto di più. Come i suoi protagonisti.
[Finora (forse) la mia storia completa più bella]

Incredibile a dirsi, sintesi naturale e autentica di uno schizofrenico anno della mia vita.
Di pugnalarmi il cuore
ho tentato
troppo a lungo