Scartò qualche giornalino pubblicitario e qualche lettera promozionale, e proprio sopra al Magic Medic n. 1758 notò una busta diversa dalle solite. Era una pergamena molto raffinata, di un delicato color crema, e il suo indirizzo era scritto con un inchiostro violetto a lei sconosciuto. Confusa la prese, rompendo la fine ceralacca rossa e dalla busta cadde una pergamena fortemente profumata di fiori. Hermione storse il naso per l'odore, per lei troppo forte ed alquanto sgradevole, e la aprì.
Gent. ssima signorina Granger,
Ronald Bilius Weasley e Lavanda Brown sono lieti di invitarla a presenziare alla loro cerimonia di nozze, che si terrà al Four Seasons Resort Hualalai il 30 Giugno alle ore 19:00.
È gradita conferma della propria presenza entro il 15 Giugno.
Cordialmente vostri, Ron e Lavanda.
Hermione lesse la pergamena una, due, poi tre volte.
«Tesoro, stai stritolando quel pezzo di carta. Che succede? » John le lanciò un'occhiata da sopra il cellulare.
«Il mio...il mio ex si sposa. » fece con voce flebile.

Lei odiava il vino bianco. Chiunque abbastanza vicino a lei lo sapeva. Lo sapeva Ginny, lo sapeva Harry, lo sapeva Malfoy, perché la prima sera in cui si era presentato con due bottiglie di vino a casa sua, Hermione aveva gettato in un angolo il bianco ed era ancora lì, nella sua cucina, da qualche parte. E da allora, anche se lui amava il vino bianco, bevevano solo rosso.
Ad Astoria piaceva il vino bianco? Probabilmente. Probabilmente se ne sarebbero scolati un'intera bottiglia prima di fare sesso. O dopo. O durante. Il pungolo di fastidio tornò di nuovo, ma lo annegò in un altro bicchiere.

Nessuno è fatto di sola luce o oscurità. In ognuno di noi alberga lo Spleen, un senso di noia, di disperazione, di male di vivere; e l’Ideale, la forza che ci spinge a sognare, lottare e amare.
Lo scopriranno insieme Hermione e Draco quando si troveranno a stringere un’inattesa alleanza, per svelare il mistero dietro la sparizione di Narcissa Malfoy.
Ancora una volta, sarà l'Amore a tenere le fila: amore per la vita, amore per la famiglia e amore di sé, spesso sottovalutato.
Dal testo:
«Narcissa, hai paura?» Le sussurrò Lord Voldemort.
Si era ripromessa che non si sarebbe lasciata piegare, che non avrebbe mai abbassato la testa se avesse dovuto difendere la sua famiglia. Ma il Signore Oscuro aveva ragione: lei aveva paura, talmente paura da non riuscire più a parlare.
«Eppure, non mi sembrava che avessi paura il giorno in cui mi hai pregato di risparmiare Draco dal Marchio Nero. Sapevi quali sarebbero state le conseguenze e ti sei fatta avanti comunque. Non dirmi che te ne sei pentita».
Lei scosse la testa. Non avrebbe mai rinnegato la sua scelta.
«Bene».

«Signor Malfoy, qual è stata la sua prima reazione nell’apprendere di aver vinto il prestigioso Premio per il Sorriso-Più-Affascinante indetto dal Settimanale delle Streghe?» [...]
«E tu per cosa sorridi, Granger?»
Non sorrido da molto tempo, avrebbe potuto dirgli. I miei genitori sono perduti in Australia, l’incantesimo di memoria era fatto troppo bene per spezzarlo senza lasciare conseguenze. I miei amici sono andati avanti, si sono fatti una famiglia.
E io sono qui.
Non gli disse niente.
[Prima classificata all'“Erotic Drama Contest – II edizione” indetto da Freya_Melyor sul forum di EFP.]
[Terza classificata al Contest “Revival – A volte ritornano” indetto da BellaLuna95 sul forum di EFP.]

Dal testo:
(...) Nonostante si sforzasse di cancellare l’immagine di sé che aveva visto, dando la colpa al lavoro e agli impegni di una vita vissuta senza respiro, non poteva più nascondersi dietro un filo d’erba. Persino un cieco si sarebbe accorto che c’era qualcosa di sbagliato, in quella ragazza che sembrava dimostrare molti più anni di quanti ne avesse in realtà.
Hermione Jean Granger, a trent’anni, aveva tutto ciò che si potesse desiderare secondo i canoni di una vita senza difetti. - Ma l’apparenza spesso inganna, perché la vita di Hermione poteva sì sembrare meravigliosa, ma celava un segreto che premeva sul suo collo come una spada di Damocle.
Ciò che aveva odiato più di tutto, nel riflesso impietoso che le aveva restituito lo specchio quella mattina, era proprio quello: la menzogna in cui continuava a credere e che la stava lentamente e inesorabilmente consumando. (...)
Non fatevi ingannare dalle apparenze, in questa storia niente è come sembra. Siete pronti per vivere con noi questa nuova avventura?
[Questa storia partecipa alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP]

Hai fatto le valigie così velocemente da ispirarmi il sospetto che le avessi già pronte, e probabilmente è vero.
Mi hai lasciato unicamente alcuni capelli aggrovigliati sul cuscino, un libro dimenticato aperto sul comodino e tre bicchieri infranti.
Non ho asciugato le gocce sul pavimento, aspetto ancora che torni a farlo tu.
[Terza classificata al contest “Titoli a Catena” indetto da Freya_Melyor sul forum di EFP.]
[Questa storia è in nomination per il 'Miglior cortometraggio' agli Oscar della Penna 2022 indetti sul forum Ferisce più la penna.]

Hermione Granger si ritrova tra le mani un libro affascinante quanto potente, un libro che parla di ricordi lontani nel tempo e storie mai raccontate da nessuno. È quel libro che finisce a legarla a Draco Malfoy, cambiato dalla guerra e dal suo matrimonio.
Rimane, però, irrisolta una domanda: il loro rapporto è causa o conseguenza dei segreti che quel libro ha svelato?
|Draco/Hermione| Fred/Asteria| Accenni a coppie secondarie| Minilong
[Questa storia partecipa al contest "Una crociata per la Dramione IC" indetto da BessieB sul forum di EFP]
[Questa storia partecipa al contest "Titoli a catena" indetto da Freya_Melyor sul forum di EFP]

Io sono la polvere che si trova sotto i tappeti oppure nascosta dietro i mobili: quella che dorme lì per anni, non importa quanto appaia immacolata e lucida la casa. Sono quella cosa sgradita che per la maggior parte del tempo le persone ignorano fingendo che non esista e che, qualora fossero costretti a vedere, la trovano assolutamente ripugnante, facendo tutto quello che è in loro potere per farla sparire.

La storia nasce grazie a "Gioco di scrittura", l'iniziativa di "Caffè e calderotti" ❤
Fa male capirti molto più degli altri e non poterlo dire all’interno mondo – vedi che è sciocco volerti? Perché il mondo non lo deve sapere che tu entri in un’aula per me in piena notte e sorridi e non lo deve sapere che quando lo fai mi fai sentire speciale. Non deve sapere che sei l’unica cosa che voglio, l’unica cosa che mi tiene con i piedi per terra. Che sei l’unica cosa e basta.
[Questa storia ha partecipato al contest "Una crociata per la Dramione IC" indetto da BessieB sul forum di Efp, classificandosi prima]

[Spin-off di Velluto]
Il Clavis si era rivelato, per Hermione Granger e Draco Malfoy, l'inizio di tutto. C'è qualcun altro che sceglie di concludere la storia, con una nuova scelta. Uscendone diverso da come ci è entrato.
Dal testo: [...] Il Clavis era buio, il forte odore di incenso aleggiava ancora per tutta la struttura. Harry estrasse la bacchetta ed accese tutte le candele che rimanevano, donando all’ambiente una luce soffusa.
«Se volevi fare una cena a lume di candela, bastava dirmelo!», disse Blaise ridendo.
«Non fare l’idiota. Volevo solo evitare di farci scoprire da qualche babbano», spiegò il Bambino Sopravvissuto, sbirciando la piazza dalle tende di velluto.
«Sai, mi mancherà tutto questo», sospirò l’ex Serpeverde, camminando tra i tavolinetti. [...]

[...] Il Clavis era il giusto locale per abbandonarsi alle più torbide spire della lussuria; aveva aperto soltanto da sei anni, ma ogni giorno era un continuo via vai di maghi che vi passavano ore per godere dei benefici delle ancelle ben disposte a soddisfarli. [...] Ma il vero cuore pulsante del Clavis era la sua proprietaria, una bellissima donna francese di nome Mirohene Ducrét, che tuttavia con gli anni aveva perso l’abitudine di utilizzare il suo nome di battesimo: per tutti era Madame Ducrét. Nessuno conosceva il suo passato, ma chiunque avrebbe saputo dire che era bellissima. [...]

La storia partecipa al contest "COSì FAN TUTTI III EDIZIONE", indetto da Matilde di Shabran sul forum di EFP.
Manca una settimana al suo matrimonio con Ron Weasley, ma Hermione Granger avverte una certa inquietudine che le impedisce di essere felice. Qualcosa, ben nascosto in un posto impreciso, la tormenta. Dal testo:
"Hermione Granger non sapeva sbagliare, era nata per fare bene. E così si era ritrovata intrappolata nel mito della perfezione, in quella parabola di cui era facile prevedere il finale e di cui il matrimonio con Ron era una tappa imprescindibile; era giusto che andasse così, era ciò che tutti si aspettavano, lei compresa. Eppure, quella consapevolezza a poco a poco si era tramutata in un coltello nel fianco; certe notti, mentre Ron dormiva accanto a lei dandole la schiena, lei si voltava e guardava la notte oltre la grande finestra della loro stanza. E mentre i suoi occhi si scioglievano nel buio, sognava di sfilare quel coltello e lasciare che la ferita si rimarginasse."

Quanto può essere difficile, per due persone che sono cresciute disprezzandosi a vicenda, venire a patti con lo strano rapporto fatto di desideri proibiti e parole non dette che è sorprendentemente nato tra loro?
Dal testo: Dopo anni di odio reciproco, avevano imparato a conoscersi nel modo più affine a due nemici, scoprendo il fianco solo per cercare un affondo. E lasciandosi ferire nel tentativo.
Draco Malfoy se ne stava con la schiena contro la parete, le braccia incrociate sul petto e lo sguardo rivolto verso di lei. Non parlò finché non si fu avvicinata abbastanza da poterla toccare.
«Ti piace provocarmi?», le chiese in un sussurro cupo.
[Seconda classificata e vincitrice del premio speciale Best Use all'Erotic Drama Contest indetto da Freya_Melyor sul Forum di Efp]
[Storia candidata agli Oscar della Penna 2022 indetti sul forum Ferisce più la penna.]

[PRIMA CLASSIFICATA all'Erotic Drama Contest indetto da Freya_Melyor sul Forum di Efp]
Dal testo: [...] Avevo, ho e – probabilmente - avrò bisogno di questo fuoco solo per sapere che sono sveglio. Che sono vivo. Vivo per lui. Vivo di lui. «Tutto quello che un uomo può fare», cominciai inspirando, cercando le parole adatte, «tutto quello che un uomo può fare, io l’ho fatto. Per te. Con te». [...]

Non sapeva di preciso cosa l’avesse fatta cedere.
Forse il fatto che aveva scelto di premurarsi prima di Ron, saltando subito alle conclusioni più affrettate, pensando che Fred gli avesse fatto del male… perché tanto Fred era forte. O anche, forse perché si era sentita tremendamente stupida e colpevole nel vederlo andare via per l’ennesima volta, da solo. Reprimendo ulteriormente quella voglia di seguirlo e di consolarlo, e di dirgli che l’unico che contava veramente era lui. L’unico che la faceva sentire viva in quel teatro di guerra, violenza e disperazione che stava diventando la loro vita.