[Pirate!Frerard - Colonia inglese in Giamaica, anno 1715]
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Frank si sforzò di ignorare quelle parole, ignorare l'immagine della mano di Way - sempre più nitida nella propria testa -, ignorare quanto tutto ciò gli piacesse.
“Andiamo...”
“Sta' zitto” sibilò, ma scoprì quanto la propria voce fosse impastata di esitazione solo dopo averla sentita.
“Avanti, non sarebbe eccitante? Un pirata e un soldato della marina militare... un'attrazione immorale e irresistibile...”
Tentò di tenere ferme le gambe, improvvisamente tremanti. Era già successo: per freddo, o paura qualche volta. Ma la sensazione che ora stava scuotendo ogni fibra del suo corpo, era totalmente sconosciuta. Gli annebbiava la mente e la vista, gli dava l'impressione di essere fragile come un filo d'erba, gli accelerava il battito del cuore come fosse malato, lo accaldava di frustrazione. Odiava e amava quella sensazione allo stesso tempo, esattamente come odiava a morte quel pirata ma in quel momento desiderò poter cancellare ogni distanza tra loro.
“Sono qui, ragazzo” continuava ad ansimare lui. “Sono tuo se mi vuoi. Non c'è nessuno oltre noi, nessuno lo saprà mai...”

Era lui, era lui che veniva a bussare alla sua porta. Era lui, capelli neri inumiditi di pioggia, e l'anima trasparente come acqua fresca da una brocca.

“Beh.. veramente.. Ma hai fatto seriamente tutte quelle mosse strane solo per venire qui?” chiese stupito il ragazzo e sgranando gli occhi, per poi arrossire imbarazzato, distogliendo lo sguardo.
“Si esattamente, volevo venire proprio qui.”
Rispose lo stregone soffocando una risata.
Alec lo guardò di nuovo con le punte delle orecchie in fiamme.
“Non intendevo il quel modo.” Si difese abbassando lo sguardo di nuovo.
“Io si.”

- Mi racconti qualcosa?
- Non sei un po' grande per le favole?
(Malec, fluff)

[Spin-off della fanfiction "Who did you call a fag?!"]
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“Poi arrivò un ragazzo, a lavorare con noi. E lui... non so bene perché né da dove gli fosse venuto fuori di farlo, ma decise di mandare in frantumi la mia vita del cazzo e ricostruirmela da capo”

“Che schifo non essere il suo idolo”

Improvvisamente sentì il tocco caldo di una mano sulla spalla, sobbalzò e si girò trovandosi di fronte a:
“Magnus!” esclamò sorpreso. Lo stregone indossava un’adorabile maschera con le orecchie da gatto, i suoi occhi verde-oro sotto di essa brillarono quando li guardò. Per la prima volta invece di indossare una vestaglia, o giacche lunghe, indossava un abito, però oro e brillava.
“Ti ho trovato Alexander, riconoscerei i tuoi capelli ovunque.”

Alec torna stremato da un combattimento all'ultimo sangue, è tardi, troppo tardi e Magnus è ancora lì, sveglio ad aspettarlo. Si amano, tanto e non hanno più paura di dirselo.
Breve drabble Malec.

Avete mai pensato a cosa sia realmente la morte?
Dal testo:
"Party Poison è disteso a terra, le spalle contro il muro, una ferita sulla clavcola sinistra, poco sopra il cuore, una pozza di sangue tutt'intorno a Lui, lo sguardo puntato contro il terreno... no, no, il Suo non è uno sguardo, ma semplicemente un paio di occhi, rivolti contro il terreno. E mi spavento nel ritrovarli... spenti."

La prima volta che l’avevo visto, però, la ricordavo.
Ve l’ho detto, era semplicemente apparso, non lo conoscevo. Non lo avevo mai visto prima di allora.
E quindi come ha fatto uno sconosciuto a sembrarmi così familiare, proprio come se fosse casa mia? [dal primo capitolo]
-Ti stai innamorando di me, Frank? – chiese, con così tanta tranquillità e naturalezza che mi sembrò quasi strano sentir uscire quelle parole dalla sua bocca. [dal sesto capitolo]

-Doveva avere un buon profumo Alexander, se il suo gatto continuava a strusciarcisi contro. Di solito Chermain Meow non amava molto la compagnia, oltre a quella del suo padrone si intende, ma sembrava che Alec gli piacesse. Ora era proprio curioso di sapere quanto buono fosse l'odore dello Shadowhunter da attirare così il suo felino.-
Come mi immagino il loro primo bacio. Malec.

Magnus Bane, il Supremo Stregone di Brooklyn, ha salvato la vita ad Alec Lightwood, giovane Nephilim diciottenne, che per la prima volta in vita sue trasgredì le regole a cui era tanto legato. E questo solo e unicamente per andarlo a ringraziare. O forse no? C'era qualcosa di più che un semplice “Grazie”.
Forse era l'occasione giusta per togliersi dalla testa gli occhi dorati del Parabatai.
Forse era l'occasione giusta per innamorarsi davvero.

Mikey e Frank decidono di vedere un film sul tour bus.
Alle quattro di mattina.
Con l'Hakuna Matata di sottofondo.

«Ci scusi, noi...noi ci siamo persi»
Il figlio di Lilith incrociò le braccia sul petto, alterato più che mai.
«È questo che vi insegnano, all'istituto? Se vi perdete dovete andare a rompere in giro suonando i campanelli?»
Alec non era abituato a discorsi così tesi con un Nascosto, ma tentò comunque di prendere in mano la situazione come meglio poteva.
«Perdoni mio fratello, signor Bane, non voleva disturbarla...»
Gli angoli della bocca di Magnus si levarono all'insù, mentre gli occhi da gatto si accendevano di divertimento.
«Sarà meglio che questo biondino impertinente impari un po' di educazione»

.Eppure, tempo prima, ci eravamo fatti una promessa. “Sarai sempre l’uomo della mia vita.” Mi aveva intimato guardandomi negli occhi, penetrandomi con quelle iridi verdi che mi avevano sempre offerto protezione. Ed io l’avevo detto a lui, ricambiando lo sguardo con un dolce sorriso che sapevo essere il suo preferito.-
Frerard scritta per il nervoso. Nervoso dovuto al fatto che ho trovato davvero poche Frerard che finissero bene. Frerard lunghe, complete di tutto, si intende. Questa finisce bene, caspita. Avrà solo due capitoli.