Park Chanyeol ha perso momentaneamente l'uso delle gambe.
Byun Baekhyun ha perso per sempre l'uso della voce.
Park Chanyeol vuole di nuovo giocare a basket, correre sullo skate e farsi una sana scopata.
Byun Baekhyun vuole accarezzare il suo gatto, cancellare il passato e guardare Chanyeol.
Park Chanyeol ama stare in compagnia di Baekhyun, anche a costo di aspettare ore affinché lui scriva.
Byun Baekhyun ama Chanyeol e ha la totale paura di perderlo.
Park Chanyeol è etero.
Byun Baekhyun è gay.
Park Chanyeol è la scia delle stelle.
Byun Baekhyun è le stelle stesse.
Park Chanyeol è la voce di Byun Baekhyun.
e Byun Baekhyun è le gambe di Park Chanyeol.
Oh, ma allora è perfetto.
-BaekYeol- accenni di tutte le altre mie amatissime coppie

« Non si gioca con il destino, Sungmin. Cerca di evitarlo e ti si ritorcerà contro, cerca di cambiarlo e farai una brutta fine. »
[KyuMin~]

Come vi sentireste se la vostra vita cambiasse da così a così? Nuova casa,nuova città. E' quello che succede a Chelsea, ragazza di 18 anni che è costretta ad andare dall'altra parte del globo.
Ma se questo cambiamento radicale potrebbe piacerle?

Dong Woon osservava la scena a qualche metro di distanza con la solita aria imperscrutabile mentre l'aria fresca della sera filtrava sotto la sua camicia senza riuscire però a farlo rabbrividire.
Du Jun passò alle sue spalle accompagnato dagli schiamazzi dei suoi amici, ancora eccitati per il loro operato, e la sua attenzione fu monopolizzata da quella strana figura solitaria, che rispose al suo sguardo curioso piegando appena l'angolo delle labbra.
Nel frattempo uno Yoseob zoppicante si affrettava a tornare a casa con la morte nel cuore, pronto a subire gli aspri rimproveri del padre che, anche quella volta, avrebbe avuto le sue buone ragioni per denigrarlo e ripetergli quanto fosse inutile ed inetto; Hyun Seung invece, tra le gambe dell'ennesima donna sbagliata, dava sfogo al suo orgasmo immaginando di viverlo con una persona irraggiungibile.
Ma le cose sarebbero cambiate per ognuno di loro, Dong Woon lo sapeva, e presto anche Yoon-Ji lo avrebbe capito.

Era la terza o quarta volta si ritrovò a fissare un giovane ragazzo dai capelli color caramello e gli occhi particolarmente grandi, per niente simili al classico taglio asiatico. Più lo guardava più si domandava se quel tipo tanto carino fosse straniero; le gambe lunghe e i lineamenti esotici facevano presagire tutt'altro.
- Non dovresti guardarlo. - il tono brusco di Yoseob lo colse di sorpresa.
Spostò lo sguardo su di lui ma il moro non aveva alcuna intenzione di distogliere il suo dal cappuccino fumante.
- Che hai detto? - chiese incuriosito dallo strano comportamento.
Yoseob si rigirò la tazza tra le mani con fare che pareva imbarazzato.
- Non dovresti guardare tanto quel ragazzo. -
Doojoon inarcò un sopracciglio interdetto.
- E perché non dovrei? È carino! -
La risposta del più grande fece rabbuiare l'altro, che si chiuse a riccio aggrottando le sopracciglia e sporgendo le labbra in una tenera smorfia di disappunto.
- Si, Yoseob lo vede. Però...però a Yoseob dà fastidio che Doojoon guardi i ragazzi carini.-
Questa volta fu la volta di Doojoon di sobbalzare sorpreso.

Mi Sun è una ragazza che ama la danza, ed ha avuto la fortuna di trovare un lavoro nel campo della sua passione. Sarà una ballerina per il tour di uno dei gruppi più famosi in Corea: i Beast.
Fin qui tutto regolare, peccato che un giorno si accorga di un sorriso mancato..

"... quando si ritrovò da solo, davanti a tutti i suoi fans, che sono, dopo i suoi compagni, coloro che lo conoscono meglio, per quanto ci avesse provato, non riuscì a nascondere l’emozione. Questa canzone l’aveva dedicata a lui. Al grande assente." - Jaejoong

"Ci volle poco prima che la sua memoria tirasse fuori dall’armadio dei ricordi, la sua camicia azzurra, quella che gli aveva regalato Jaejoong per i suoi 22 anni." - Yunho, Jaejoong, Changmin

A Son DongWoon non era mai piaciuto volare.
« Cosa vuoi fare? » domandò DongWoon preoccupato.
« Devo farti smettere di aver paura, no? » rispose appoggiandogli le mani sui fianchi.
- Riuscirà a superare la sua fobia? -

In quell’istante, quando allungai la mia mano verso la sua per la seconda volta, lui si fece negare.
Riuscii malapena a sfiorargli le dita, che se ne andò.
Lo YunHo che avevo conosciuto fino a quel giorno se ne era andato.
E proprio in quel momento, proprio dal momento in cui aveva deciso di non afferrare la mia mano…
Quello fu l’inizio del nostro inferno.
-----------
Pairing: Homin

Penso sia facile da intuire, anche dal nick della sottoscritta, di che cosa tratta questa ff.
Ebbene sì, signore e signori (sempre che ce ne siano), questa qui è una JONGKEY (non ve l'aspettavate, lo so).
A causa della mia gioia di vivere che spruzza da tutti i pori (?!), questa ff sarà, molto probabilmente, la più deprimente; demotivante; triste; che abbiate mai letto. Perchè lo dico? Be', non di certo per farvi scappare (non sono così stupida); ma per darvi l'idea di quello che vi aspetterà: ovvero una ff un po' pesante; non di quelle "Jonghyun, ti devo confessare una cosa: io ti amo." "Oh, Kibum, ti amo anch'io." Detto questo, se siete ancora intenzionati a leggerla (cosa che dubito fortemente), be'... buona lettura!
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Sussurra il mio nome, Jonghyun.
Sussurralo ancora.
Sussurralo e non aggiungere altro, non ti servono grandi parole per farmi venire i brividi.

Cadere non è che l'inizio di una lenta e faticosa risalita. Il ragazzo guardò le stelle senza vederle. Le sognò per porle davanti ai suoi occhi e continuò a seguirle. Erano vere? Erano allucinazioni? Non era importante. La scalinata era lunga, tortuosa, ma illuminata da luci più o meno forti. Avrebbe ceduto? Avrebbe trovato qualcuno? Avrebbe riconquistato le sue ali? "Va tutto bene. Non preoccuparti." sussurrò debolmente Jaejoong. Avrebbe raggiunto lo sfavillio delle stelle?

Credevo che niente sarebbe mai cambiato.
Credevo che avremmo continuato a rimanere insieme per sempre.
Credevo che niente avrebbe mai potuto separarci.
Credevo nell’impossibile.
--------------------------------------------------------
Fanfiction che ho scritto per un concorso, un po' di tempo fa' ^^
Spero vi piaccia. Da grandisisma fan di questo gruppo, non è stato facile scrivere questa piccola oneshot.

Premetto che ho modificato una fic che avevo pubblicato qua e che ho cancellato dato che non mi convinceva... Modificata e continuata.
Compariranno anche altri artisti :)Credo che questa Fic sia una vera e propria sfida per me,Ho pensato comunque che d'ora in poi metterò negli avvertimenti anche OOC l'ho usato raramente ma alla fine non so come sono i caratteri e comportamenti dei ragazzi perciò mi sembra giusto metterlo.
CHIEDO UMILMENTE SCUSA a tutte quelle persone a cui non piacerà questa storia, è la prima volta che scrivo di loro e non so bene come muovermi, spero lo stesso che l'apprezzerete :) Buona lettura :)

Le lacrime uscivano copiose, ormai, dai suoi occhi e, nonostante lei tentasse di fermarle invano, i singhiozzi sommessi e le guance color porpora tradivano quelli che erano i suoi veri sentimenti.
E Shima, parola dopo parola, si rese conto.
Si rese conto che Izumo aveva capito tutto ciò che lui aveva tentato di fargli capire da più di un mese.
“Odio.. quando tenti di proteggermi senza che io lo sappia, rischiando persino la vita pur di farmi stare in salvo. E Odio il fatto che non ti odio.. nemmeno.. nemmeno un pochino. Ma, più di tutti, odio il fatto che tu.. tu..” [...]
[Izumo x Shima]