Si avvicinó alla pensilina e si sedette. Questo era Billie Joe Armstrong. Un ragazzo timido, chiuso, senza amici, che si era appena trasferito in una casa piú piccola di quella dove abitava prima, perché dopo la morte di suo padre, sua madre non poteva piú permettersi una casa grande come la prima. Era stato sempre considerato meno di nulla, asociale, uno "scarto della societá", per i suoi gusti "diversi" in fatto di musica, di vestire, di pensare, di sognare. E cosí, un povero ragazzino appena sedicienne, aveva giá ricevuto almeno la metà della merda che il mondo poteva sputargli addosso. Si era costruito un mondo tutto suo, barricato da alti muri, un mondo fatto di musica, di canzoni, di libri, di studio e di solitudine.
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Bilile Joe assunse le famose cinquanta sfumature di rosso, e le sue pupille si illuminarono. -Io…- poi guardò gli occhi del ragazzo davanti a lui… Gli stessi che aveva visto il primo giorno di scuola, quando lo aveva accidentalmente preso in pieno… Gli stessi occhi che aveva fissato ad ogni lezione di musica… Gli stessi che lo avevano visto sorridere, e poi piangere, e poi sorridere di nuovo… Gli stessi occhi che lo avevano salvato.

“Mike, qual è la cosa che detesti di più al mondo?”[..]
“ Vederti piangere”
***
“No,Billie,no non piangere”.
“Andrà tutto bene amore, te lo prometto, ma ti prego non piangere”
Singhiozzi violenti escono dalle labbra del più grande mentre le lacrime solcano il viso.
“Ti prego mettila via” supplica prendendosi la testa tra le mani, i grandi occhi verdi spauriti.
“Ti prego Mike, gettala via!” le mani tremanti che afferrano i capelli neri “ ti prego!”.

[dal testo]
Mike era Mike e, cosa più importante, era il suo ragazzo. Nessuno glielo avrebbe mai portato via. Era forse una delle poche certezze che aveva.

Ecco a voi una storiella, un colpo d'ispirazione, più che altro, ma ciò che più importa, è una Bike.
Una reinterpretazione di un sogno, un sogno che mi ha fatta deprimere per un'estate intera.
Una storia, la storia: quella di Mike, un bambino con un cuore mal funzionante ma in grado di dare amore.
La storia di due ragazzi vissuta sulla pelle e con gli occhi di un bambino, dietro i vetri di camera sua.
Non vado molto fiera, di ciò che ho scritto. Come sempre, del resto.
Ma sappiate che le opinioni sono sempre ben accette, e spero davvero che il mortorio in cui è caduto il fandom si, in qualche modo, risvegli.
We are a family, we need you. I need you. (cit)

Ed eccolo là, Billie Joe. Rannicchiato su una panchina, con una birra in mano.
-Mike, è stato grave?- mi chiese, tenendo la testa nascosta dalle ginocchia. Non era la prima volta che succedeva qualcosa del genere, ma questa volta era più grave.
Gli presi la birra dalla mano e la buttai nel cestino proprio affianco alla panchina. Dentro c'erano altre quattro bottiglie vuote, mi chiedo ancora come ha fatto in dieci minuti a berne così tanta.
-Devi smetterla con queste cose, Billie Joe.- gli sussurrai. Quando si sussurra a Billie, lui si tranquillizza, funziona sempre.

Dal testo
Guardo Billie.
Sta dormendo, anche se le lancette sulla sveglia segnano soltanto le dieci e tre quarti. E' strano vederlo anche solo sbadigliare prima di mezzanotte. Quell'uomo, nonostante l'età che avanza, sembra sempre pieno di energia. E' costantemente pronto a spaccare il mondo, eppure quella sera è caduto tra le braccia di Morfeo con più di due ore d'anticipo.
(E' una flashfic di 497 parole. Perché sì, doveva essere una flash, e quindi lo è.)

"Questo silenzio freddo, che nemmeno i tuoi dolci sussurri o le mie grida eccitate riusciranno mai a colmare, questo sentimento acceso del quale non riconosco il nome.
Che sia amore? Un amore brutale, un amore segreto, che certamente amore non si può chiamare e che va ben oltre il sesso, gli sguardi e tutte le parole del Mondo. Un amore impossibile.
[...]
Ciao sconosciuto, io sono un disastro!"
Evviva l'originalità piuttosto assente in questa fanfiction, motivo di tanta insicurezza nei suoi confronti.
Seconda song-fic ispirata a Tré!, stavolta legata a "Brutal Love".
Molto fluffosa, a dire il vero. E slashosa. Una Bike, esatto. Una semplicissima Bike.
Non ha niente di diverso dalle altre, sinceramente. Ma mi farebbe piacere se la leggeste e cercaste di apprezzarla, anche se so che non è il massimo.
Spinelli e biscotti gratis per chi recensirà! ^_^

"-...La pioggia è imprevedibile...- recitò Billie Joe, senza distogliere lo sguardo dalla scritta.
Mike gli si avvicinò di più e delicatamente gli posò una mano sulla spalla. Il cantante si girò allora verso di lui, svelando un piccolo sorriso stampato sul volto.
-Mike, ricordi quel giorno?-"

La morte di Andy Armstrong lascia cicatrice e squarci nel cuore del cntante dei Green Day anche a distanza di vent’anni. Fortunatamente c’è qualcuno sempre pronto a consolarlo. [BIKE ♥]