Questa non è una storiella per bambine in cerca di dolcezza.
Chanel non è la solita adolescente innamorata, cotta o chissà cosa.
Lei nasconde una dipendenza, molto più potente di quella da droghe o alcoool, una dipendenza che la rende diversa dalle sue coetanee: Chanel è ossessionata dal sesso.
Questo potrebbe sembrare quasi normale se non fosse che ciò che il suo ragazzo le "offre", non le basti.
infatti era sempre alla ricerca di altri uomini, finchè non trova LUI!
ma non pensate finisca così...

Dal prologo:
"Chi sei?" Ringhiò il tipo nel suo orecchio. Fagli credere di avere il controllo.
" Mi chiamo Crystal." Rispose con voce piatta, senza far trasparire alcuna emozione. Doveva ammettere di avere un po’ di paura, e brividi freddi le scendevano lungo la schiena quando il metallo della lama premeva contro la pelle rovente della sua gola.
" Non voglio sapere il nome, puttanella! Come diavolo hai fatto a fare questo!?" Ed indicò con un cenno della testa i ragazzi stesi per terra.
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Dal secondo capitolo:
Lui era Harold Edward Styles; l’Angelo della Morte, il Tenente di Ghiaccio, il Killer… I suoi soprannomi erano innumerevoli, così come la somma di denaro che c’era sulla sua testa.
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" Attenta, Crystal. Sto arrivando."
" Attento, Harry. Ti aspetterò."
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STORIA A RATING ROSSO, CONTENENTE SCENE DI SESSO E VIOLENZA ESPLICITE. NON LEGGETE SE NON VI PIACE IL GENERE.

-Buongiorno ragazzi- salutò rivolgendo lo sguardo verso la classe.
I suoi occhi azzurri si scontrarono con quelli altrettanto azzurri di Becky e il cuore di quest’ultima perse un battito.
-Io sono Louis Tomlinson, il vostro nuovo insegnante di scienza per tutto l’anno- spiegò entusiasta sfilandosi la giacca marrone e mostrando un fisico perfetto avvolto in una camicia a quadri.

E se per una volta fosse lei a condurre il gioco? E se questa volta fosse lui a subire tutto in silenzio?
'Questo è il mio gioco Harry, sai bene quali sono le regole.'

Annie Cresta ha solo 17 anni quando viene estratta come tributo femmina per il distretto 4.
Non sa cosa la vita ha in serbo per lei. Sa che il suo Mentore sarà il suo amato Finnick Odair.
Ma non sa chi la accompagnerà nell'Arena.
Che i Settantesimi Hunger Games abbiano inizio, e possa la buona sorte essere sempre a vostro favore.

Megan Engler, una ragazza bellissima, è costretta a fare la prostituta il mercoledì notte in un locale. Non vuole farlo vedere, perciò si veste con jeans e felpe larghe, e la prendono tutti in giro perchè credono che lei non abbia forme ma nessuna sa' cosa c'è sotto, solo uno lo scoprirà...
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''senza forme giusto?'' disse sfoggiando un sorrisino strafottente. Come fa a piacerle così tanto provocarmi?
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''sono cazzi miei ora devo andare in bagno'' dissi facendo un passo a sinistra. Imitò i miei movimenti rimettendosi faccia a faccia con me.
Feci un passo a destra poi a sinistra e di nuovo a destra e lui fece lo stesso.
''mi fai passare?'' domandai.
''rispondimi'' ordinò

«-Ascolta ragazzo, devi stare alla larga da lei, chiaro? -Io la amo. -Non mi interessa, so che tipo di persona sei, ero come te alla tua età, ma mia figlia è tutto per me e non deve essere vicino a persone come te, non voglio che le accada nulla. -Lei non mi conosce. -E non è mia intenzione conoscerti, ora sali su quella macchina,sparisci e non tornare mai più, perché se lo farai, sarà molto pericoloso per te. -Che avrà intenzione di fare? -Ucciderti. »

Mentre aprivo il piccolo cancello laterale, che si affacciava sul marciapiede opposto all’entrata del parco, qualcuno mi scontrò e caddi rovinosamente a terra. L’individuo misterioso mi tirò subito in piedi,accanto a lui, fece per mollarmi ,ma la mia caviglia cedette e dovetti appoggiarmi a lui per non cadere nuovamente sul marciapiede.
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Finalmente alzò il viso per guardarmi in faccia, doveva avere più o meno la mia età, ma la mia espressione stupita era dovuta decisamente a tutt'altro. Eravamo la copia esatta l’una dell’altro. Era come me,ma al maschile.
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Dalla porta di una casa, che più che altro sembrava un baracca, un uomo calciava e spintonava un ragazzo insanguinato. Potevo sentire le urla da lì.

Era tutto iniziato da uno sbaglio, uno sbaglio che era diventato il mio lavoro.
[Se non ti piacciono le storie particolarmente volgari o spinte, sei nel posto sbagliato]