-Samantha potresti uscire dal bagno?E' da mezzora che sei dentro!-. Sbraita Perrie alias la migliore amica di mia sorella,da dietro la porta del bagno.
Che minchia di nome è Perrie? Che poi mica c'era pure in un cartone Perrie l'ornitorinco? Ma boh minchia,non lo so.
Sam torna nella vita reale,e muoviti ad aprire la porta. Oddio cos'è sta vocina che mi da ordini adesso? °-°
Apro la porta del bagno cercando di sorridere a Perrie,che mi guarda furiosa,Ma che cazz? Adesso ha i capelli viola? .-. Mentre l'ornitorinca dalla chioma viola si impossessa del bagno incontro Jade alias mia sorella in corridoio.
-Perchè Perrie è così agitata?-. dico cercando di sembrare interessata
-Vengono i ragazzi qui a cena-. O cesù ciuseppe e Maria adesso vengono pure quei cosi in casa mia ._. One Direction. Che minchia di nome è? Cioè non ha senso .-. Una direzione,quale? Apparte che anche mia sorella e le sue amiche non scherzano,Little Mix.Che minchia di nome è? .-.
Bo,ma torniamo alla vita reale,Jade mi sta guardando preoccupata. -Sam dovresti curarti-. Urla andando verso la sua camera.

Ogni qualvolta tornavo a casa, mi trovavo costretta ad indossare una pesante maschera di cera, che mi opprimeva e mi impediva di essere come realmente avrei voluto. Se sorridevo, era solo per far piacere agli altri, non piangevo mai, non me lo concedevo, e mentre tutti mi consideravano la solita principessina, avevo avuto il tempo di sviluppare una forza interiore da fare invidia a chiunque e avevo imparato a giostrare l'immagine che la gente aveva di me a mio piacimento. Dopo tanto tempo in cui ero stata tremendamente felice, mi era pesante tornare a casa e rimettere la maschera che sembrava fosse rimasta appesa fuori dalla porta, aspettando solo che la indossassi.

- No ti prego, Taylor io non volevo farlo, io ti amo - mi disse pregandomi con gli occhi di ascoltarlo. Per un attimo ebbi la tentazione di abbracciarlo e di dirgli che andava tutto bene, ma quando mi tornarono in mente le immagini di poco fa mi ritornarono le lacrime.
- Tu non mi ami, altrimenti non l'avresti fatto. Comunque non preoccuparti. Potrai scoparti quella là quanto vorrai, tra noi è finita - gli dissi forse più triste io di lui.

- “Tu fai qualcosa che mi faccia cambiare idea.” A quella mia richiesta mi prende il collo a morsi.
Mi alza con la mano il mento, comincia a darmi dei baci a stampo e a mordermi il labbro inferiore, mi bacia di nuovo e mi sussurra: “Vedrai come riuscirò a farti cambiare idea.”[...] - “Taylor, ho bisogno di te e tu di me.” Incrocia la sua mano nella mia e la stringe. [...]
- “Solo io sono capace di amarti come si deve.” [...]“Chi si prenderebbe cura di te se non io?” [...]
- “Chi ti proteggerebbe come ti proteggerei io?” Saresti la mia piccola, nessuno ti potrà toccare se non io, nessuno ti farà del male.”

Prima di addormentarsi, Zayn diede uno sguardo alla sveglia sul comodino di fianco al letto.
Le 3:15.
“E io che volevo andare a letto presto!”, pensò.

- Ma come siamo vogliosi Zayn… sei in astinenza per caso?- Mi chiese lei con un tono estremamente malizioso.
- Ora hai avuto quello che volevi… tocca a me.- le risposi con un filo di voce a causa del poco fiato.
Nata come Os trasformata in una FF.

Quante volte avrei voluto girare l'angolo all'incrocio con la Evenue Street, prendere un autobus e andare lontano, dove non mi avrebbero mai trovato. Non avevo mai avuto il coraggio di farlo, non avevo avuto il coraggio di abbandonare mio padre, di lasciare questo posto per optare per qualcosa di migliore. Perché infondo la strada per la scuola era davvero poca, troppo poca per avere la scusa per uscire prima da quell'inferno in cui vivevo. Esatto, inferno. E perché inferno? In quella casa vivevamo io, mio padre e quella creatura che sembrava appena uscita da un girone di dante, con affetto chiamata matrigna.
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“Scommetto che non riusciresti a fartela!” Disse Zayn, pronto per una sfida. Voleva la sfida? Harry Styles non rifiutava mai le sfide. “Scommettiamo?” Sorrisi compiaciuto, guardandolo negli occhi. Non te l'aspettavi, eh Malik?

Erano passati solo pochi mesi da quel fatidico giorno in cui tutta la comunità magica potette tirare un sospiro di sollievo grazie a quel ragazzo con i capelli arruffati e la cicatrice a forma di saetta.
Tra tutte quelle persone felici,ce ne era una in particolare,una con i capelli rossi e un familiare profumo di fiori: lei è Ginny Weasley. Lei e Harry da quel giorno non dovettero più nascondersi per via di Voldemort, perchè ora quel problema era finito, sparito...per sempre.
p.s. siccome non ho sopportato la morte di Lupin e Tonks, in questa storia loro non sono morti. :)

[Larry]
“Perché l’hai fatto?” 
Louis non si sarebbe mai aspettato che Harry gli facesse quella domanda. Gliel’avevano fatta tante persone; la polizia, sua madre, le madri dei ragazzi che aveva ucciso. Sempre la stessa domanda ripetuta all’infinito come se tutti facessero finta di non sapere che lui stesso se la faceva tutti i giorni nella testa. E a volte pensava di uscirci pazzo, pensava che non sarebbe mai stato in grado di rispondere.
Ma in quel momento gliel’ha fatta Harry. Ed Harry è diverso da tutto e tutti, lui lo sa.

Semplicemente un paesaggio fantastico e tanta voglia di sesso...

Ora mi tocca anche andare a casa di quel pervertito a fare i compiti

"Non ce la farai mai Sum.."
"E invece si..."
Camminavo sempre più convinta lungo un corridoio dell'arena,uno di quelli che portavano alle tribune,ma il mio obiettivo non era il mio posto F4 nel primo settore, ma il camerino di Liam Payne.
ONE SHOT SU LIAM + NUOVO PERSONAGGIO, PARECCHIO SPINTA. SE NON AMATE IL GENERE SPARITE.

Un Liam diverso, non il solito timido e tenero Liam
Un Liam sfacciato e schifosamente eccitato

È da più di due settimane che il signor Louis William Tomlinson mi stressa. Mr egocentrico, antipatico e ninfomane, pensa che la sottoscritta Chanel Fox vada nel suo letto... povero illuso. Era un pomeriggio di maggio, pioveva a dirotto. Passeggiavo tranquillamente per i sentieri isolati di Hyde Parck, con l'ombrello rosso fuoco nella mano destra
"Hey Chanel'' oh! Rieccolo
''Che vuoi Tomlinson?'' Chiesi abbastanza acida
"Come siamo acide questa mattina "
" Ripeto:Che vuoi Tomlinson? "
"Oh! Voglio sentirti gemere sotto il mio tocco" sussurò. Deglutì mentre si avvicinava sempre più, io automaticamente i

- Perché lo hai fatto?-
Un sussurro, una domanda rivolta a nessuno.
Louis si sdraiò accanto a lui; intrecciò le loro dita, baciò il suo volto.
- E’ solo un incubo, vero?-
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- Lo prometto, te lo prometto.-
Un’altra promessa infranta, Louis?