Uno sparo.
Due rintocchi.
Un altro sparo.
Londra, 1986.

Tutto è iniziato durante l'ultimo anno.
Era il momento di dare una svolta alla mia vita, di avere almeno un ricordo positivo di quell'inferno di superiori ... ma nemmeno io avrei mai creduto di arrivare a tanto.
La mia storia può sembrare assurda ed irreale, io per primo, dopo tre anni, faccio ancora ancora fatica a crederci ...
xx William :*

Lei una ragazza italiana, Lui un ragazzo inglese.
Lei si trasferisce, Lui l'accoglie.
Lei diventa la sua fidanzata, Lui il suo fidanzato.

Amelia e Zayn.
Lei, una ragazza bellissima, alta quanto basta e magra, capelli castani con delle ciocche più chiare, occhi marroni, dove la gente ci si perdeva dentro, eppure dietro a quella ragazza tanto bella si nascondeva l'insicurezza, la paura, l'orgoglio e la forza. Troppe persone avevano giocato con i suoi sentimenti, troppi addii inaspettati, tutto questo l'aveva fatta diventare così; spaventata da quello che la gente le poteva fare ma troppo orgogliosa per ammetterlo. Lui la aiuterà a distruggere i muri che si era creata, le aprirà le porte per un Mondo tutto nuovo, lui le prenderà la mano e la proteggerà e lei gli insegnerà a sorridere con poco.
Due persone totalmente diverse, ma l'amore è cieco e loro formano una grande fiamma, una fiamma guerriera, pronta a combattere per rimanere accesa.
L'America, erano ormai un paio di anni che il padre di Zayn pensava a trasferirsi lì, inizialmente era solo un sogno ma poi divenne realtà... Dopo un'anno e mezzo che stavano insieme, lui la doveva lasciare, decise di non dirle niente, gli scrisse una lettera ma Amelia era rimasta incinta di Zayn. Se questa vita fosse tutta

e colpa mia.
sempre.
mannaggia a me che non riesco a non accettare una sfida.
non ce la faccio,devo accettare per forza tutto.
e ora sono costretta ad appendere uno striscione che parla di me davanti a tutta new york.

-Non voglio più dormire,Savannah.- La ragazza rise,appoggiandosi al bancone.
-E' la cosa più assurda che mi abbiano mai detto.- Poi,vedendo che l'espressione del ragazzo era seria,continuò. -E sentiamo,perchè no?-
Zayn sosirò.
-Perchè non voglio più sognarla.-
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Era andato dalla psicologa per dimenticarsi la ragazza del sogno,ma rimase paralizzato nel vedere che lei era identica. L’aveva trovata..quando meno voleva,l’aveva trovata.

28 giugno 2014
Un sogno che diventa realtà
Un incontro che ti cambia la vita
Un istante che te la rovina
Una lotta contro il tempo
Tutto questo in un istante

"Mi dispiace" riesco a dire solo questo. È la verità, allora non me la sentivo ancora di tornare primo, perchè sapevo che LUI non c'era; secondo, LUI non sarebbe mai tornato e terzo,LUI non c'era. Ricordo che sono andata in città per due settimane di seguito, e l'ho cercato. Dopo qualche mese l'ho aspettato. Dopo un anno ho sperato, dopo il secondo mi è rimasto solo un ricordo di lui. "Ci rincontreremo prima o poi, domani, dopodomani, non lo so. Però me lo sento."

Tratto dal capitolo 2:
Non avendo nulla da fare, Jane prese il libro di letteratura inglese e si sedette a gambe incrociate sul tavolo del cortile, sfogliando e leggendo. Harry, vicino l'entrata della scuola, la guardava da lontano, scrutava attentamente ogni parte del suo corpo e osservandola si sentì eccitato, di nuovo.
Si sentiva attratto come non mai da quella ragazza.
Ciò gli risultava inspiegabile, insomma, si salutavano appena, e lui era fidanzato.
Poi pensò al modo dolce in cui Jane si spostava i capelli dietro le orecchie, a come si mordeva il labbro inferiore, al suo sorriso mozzafiato, alle sue gambe dritte, ai suoi occhi verdi e alla sua pelle. La sua dolce e candida pelle.
E ciò non gli risultava più così inspiegabile.

Dal terzo capitolo:
"cosa ci fai nel mio corpo?"mi chiese,fissandomi.
"E lo dici a me,Niall?O dovrei chiamarti Carol..."mi viene il dubbio,
"Sono una ragazza!Cosa devo fare?!"era disperato.
"Ed io che sono un ragazzo?!Rivoglio il mio ciclo!"dissi.
"Oh Dio!Io avrò il ciclo"disse,diventando pallido.
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Caroline odia essere Niall.
Niall odia essere Caroline.

"never enough" letteralmente significa , mai abbastanza, ed è così che si sentono i personaggi principali di questa FF .... mai abbastanza, felici, tristi, arrabbiati.... non raggiungono mai alcun apice....
questo è il mio ultimo lavoro, nato alle 3 di notte della festa di S. Patrizio.... spero possa piacervi

Ellie è una diciassettenne molto chiusa,nasconde le emozioni e non sorride quasi mai. Pensa che la sua vita sia sempre stata un fallimento da quando suo padre l'ha abbandonata quando era piccola...
Non ha tanti amici,nessuno le rivolge uno sguardo. Di solito lo fanno solo per sparlarla del suo modo di vestire tutto nero,a partire dal dilatatore nell'orecchio fino ad arrivare agli stivaletti con le borchie.
Ma quando la sua vita sembra andare a farsi fottere,arriva una persona che diventa speciale per lei e cambia positivamente la vita di Ellie.
"Sembri cambiata dall'ultima volta" dice lui.
"Sono sempre stata così,ma non te ne sei mai reso conto forse" ribatte lei.

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Non credevo che in una scuola come questa avrei trovato le persone giuste.
A volte non te ne rendi conto, ma i "veri" amici sono proprio dietro l'angolo.
Il loro sostegno è indispensabile.
In fondo una vita senza amici è monotona. Solo loro riescono a rendere ogni singolo attimo un momento speciale, un ricordo che resterà per sempre.
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è possibile innamorarsi di una persona pericolosa?
e se invece si rivelasse al contrario di come si presenta?

“Non stavo origliando.” Dichiarò ad un certo punto. “è che.. stavo venendo di corsa, e avevo il fiatone, quindi quando sono arrivata mi sono presa un attimo di pausa e..” ci guardò a tutti esitando un attimo. “mi sono appoggiata alla porta e poi tu hai aperto e io sono caduta.”
“Julie, tranquilla, nessuno qua ha mai detto o pensato che tu stessi origliando. Vero ragazzi?” disse Zayn accogliendo la ragazza dentro mettendole una mano dietro la schiena. Così si sollevò un “No” generale e, anche se Julie ovviamente non ci credette, sorrise a tutti, sedendosi in uno dei cinque letti. “Allora, cosa ne pensi della decisione della testa di cazzo di mio zio?” Disse sorridente rivolgendosi a me.
Sorrisi. Già ci intendevamo a meraviglia.
“