“Sono così terribilmente diversa.” Si ritrovò a pensare, mentre faceva scendere pigramente il suo sguardo alle mani ed ai piedi, adornati da delle lunghe unghie acuminate, leggermente ricurve lungo la punta.
Il suo mondo stava per cambiare e con lei avrebbe portato a fondo tutti.
C'è della gloria nel far cadere tutto il resto con te?
||Spoiler Cap. 4||

Madeleine è una ragazza timida e timorosa che si sente libera solo ballando. Caduta nello sconforto dopo aver lasciato il fratello maggiore, incontra un ragazzo solare che le fa riscoprire la bellezza della luce, della felicità, del sentirsi bene. I due si riscoprono legati da un sentimento profondo che li unisce sempre più in una passione travolgente e un amore indissolubile.

- Sai, quando sei nata tua madre insisteva col chiamarti Tiffany. Abbiamo litigato molto, sai? Che ricordi...-
Alzò la testa lievementi
- Quindi...- mormorò - Qual è il mio nome papà?-
- Cosa intendi dire?- disse suo padre, in tono quasi severo - Stephanie, ovviamente.-
Stephanie lo guardò intensamente
- Non mentirmi, papà.- disse - Qual è il mio nome?-
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SiFany

Cosa mi restava da fare? Desistere, sopportare e affrontarlo. Ecco cosa dovevo fare, affrontarlo. Non avrei perso niente.
-Hai intenzione di farmi uscire da qui?- Il ghigno sul suo viso si fece più marcato.
-Allora?-
Ecco la scintilla. Cominciò ad avvicinarsi a me, così lentamente che per un attimo pensai che il tempo si stesse per fermare. Lui si spingeva nella mia direzione e io indietreggiavo. Ecco, la coerenza, questa grande sconosciuta. Un momento prima mi rivolgevo a lui con quanta più sfrontatezza possibile e un momento dopo mi tiravo indietro rivelando tutta la mia codardia. Avrei chiesto aiuto. Avrei urlato, sputato fuori i polmoni per farmi sentire, ma in quella casa eravamo soli, completamente soli.

"Io mi chiamo Lee Taemin" disse porgendole la mano.
-Quel Lee Taemin?!- pensò lei, sgranando gli occhi.
Taemin la guardò con occhi interrogativi e Yura riprese subito il suo cipiglio disinvolto e sicuro di sé.
"Pff...ricordati il mio nome perchè verrai schiacciato dalla sua fama!Io mi chiamo Yura e ti supererò!" esclamò lei, andandosene via indignata e sbattendo la porta.
Kwon Yura è una idol bella e talentuosa, ma ha un difetto o meglio una marea di difetti è : glaciale, scostante, antisociale al massimo, sicura di sé oltre ogni dire e un po' stronza, ma l'incontro con Taemin e con gli SHINee cambierà il suo punto di vista sulla vita e le relazioni con le persone.
In che modo? Leggete e lo scoprirete!

Seoul...Pieno inverno...Anno corrente 2012...
La giovane Melany -bloccata nella grande metropoli Asiatica a causa di uno spiacevole incoveniente- si trova costretta a lavorare per guadagnarsi da vivere e riuscire a tornare nella sua madre patria.
Solo che la vita inaspettatamente le ha riservato qualche scherzetto in più, e quindi si ritrova a rimanere coinvolta con il Korean Idol più famoso di quella città, che scoprirà non essere propriamente il più gentile della terra...
Ma cosa accadrà quando lei -costretta dagli eventi- dovrà rimanere a stretto contatto con il giovane e si renderà conto che lui è uno tra i ragazzi più cinici e maleducati che ci possano essere?

Lui le aveva promesso che le avrebbe insegnato a fare l'amore.
Lei, dal canto suo, ad amare.

kim kibum è un ragazzo soddisfatto: dalla vita ha avuto ciò che vuole o così sembra a noi fan. ma cosa è successo davvero in questi mesi agli shinee? cosa si cela davvero dietro all'incidente di jong? la vera storia degli shinee svelata per noi dai protagonisti delle vicende.

Il signor Kim è il figlio del proprietario, nonché direttore della produzione, del "Kimdress Corporation"...
Io solo l'addetto ai programmi informatici dell'azienda... E sono fottutamente innamorato di lui.
Ma il mio passato ha tante cose da raccontare e di certo non sono semplici.
Perchè sono stato salvato dal dio della morte una volta.
E ora lui sta portando con se il mio salvatore.

-Da oggi avrete una nuova compagna di classe, spero l’accogliate calorosamente.-
Poi guardò verso la porta e fece segno a qualcuno di entrare.
-Lei si chiama Yami, mi aspetto che le mostriate il vostro lato migliore e che le facciate conoscere la scuola.-
Lo sguardo di Yoseob andò subito verso la porta, ed il suo cuore fece un balzo.

Soldi, documenti, un piccolo bagaglio e un volo diretto all'altra parte del mondo.
Nel cuore di Alex non c'è posto per i sogni, solo il desiderio di allontanarsi e respirare aria nuova, vivere una vita nuova.
E, dopo un semplice scontro all'aeroporto, la sua vita prenderà una piega... inaspettata.
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Dal capitolo 3:
Zury sospirò. Poi, sembrò avere un’illuminazione.
-Ragazzi, mi è venuta un’idea!- esclamò tutta euforica, attirando gli sguardi di tutti, mio compreso.
-E sarebbe?- domandai. Non potevo negare di non essere impaurita, conoscendo la mente che aveva partorito l’idea…
-Siccome Joon ha il braccio rotto e Alex è la colpevole… che ne direste di assumerla come sua infermiera personale?-
Il silenzio calò in sala mentre la mia mascella arrivava fino a terra per la sorpresa.

Gioia,dolore..disperazione? Una storia che mostra l'amicizia, quella vera e indissolubile, e l'amore. L'amore dolce,passionale e sofferto che tutti noi proviamo.
"[...] Sorrido. Un sorriso vero. Uno di quelli che non venivano fuori da tanto. Siwon mi si avvicina. I nostri sguardi si incrociano, i nasi si sfiorano così come le nostre labbra. E poi mi lascio andare. A quel tenero e caldo bacio avvolgente. Con lui che mi prende il viso tra le mani di cui sento tutta la freschezza. Poi mi fa sdraiare e l’ultima cosa che ricordo prima di addormentarmi è lui che mi appoggia sulla fronte l’asciugamano fresca...."
 

Estate,la stagione più calda e amata dell’anno  da tutti  gli studenti che  da poco  avevano intrapreso le vacanze estive tanto  agognate,anche se non tutti si potevano beare del privilegio di una rilassante vacanza spaparanzati nel ozio totale;difatti la nostra protagonista si troverà costretta ad andare in un collegio estivo per  volere del padre,che desidera che la figlia impari al meglio la sua lingua madre cioè il coreano,dato che la ragazza fino al età di 13 anni  aveva vissuto in Germania  con la madre nativa del posto.
I genitori della ragazza non erano mai convolati a nozze,visto che la loro era stata solo una relazione occasionale con un piccolo incidente,anche se non programmata la ragazza era molto ben voluta da tutte e due i suoi procreatori.
Difatti la sua cara mamma si era rammaricata molto di dover lasciare la figlia ancora tredicenne a quel tempo   andare Seoul dal padre,purtroppo non aveva scelta lei non aveva nel il tempo, tanto meno la liquidità necessaria per occuparsi di una seconda persona,invece non si poteva dire lo stesso del padre della ragazza uomo d'affari lui,il tipico impresario impegnato con tanti soldi

Due persone legate dalla pioggia.
Due sconosciuti, apparentemente opposti, che si incontrano per caso. Entrambi ad aspettare la fine del temporale, si scrutano a vicenda.
Fino al momento in cui Lui, pieno di problemi, ansie e preoccupazione, si rivolge a Lei, in cerca di consiglio. Lei che ha sempre tirato fuori il meglio dalle persone. Lei che ha sempre vissuto nella semplicità. Lei, che più di tutte, riesce ad osservare unicamente le piccole cose.

Emma non ebbe bisogno di alzare del tutto lo sguardo per capire chi fosse: soltanto una persona a scuola aveva la pelle ambrata di quella perfetta sfumatura che ricordava il miele, solo un ragazzo era talmente incurante delle regole da fumare a meno di un metro dalla porta d'ingresso e, sopratutto, soltanto dallo sguardo di un ragazzo, Emma, si sentiva trapassata da parte a parte. Non aveva bisogno di alzare gli occhi per incrociare quello sguardo, lo sentiva perfettamente su di sé senza bisogno di vederlo.
* Non c'era niente in lei che esprimesse disordine, o caos, che invece per lui erano parole all'ordine del giorno.