[In fase di revisione]
«Che ci fai te qua?!» esclama Jane, irritata.
Alexander, con tutta la tranquillità di questo mondo, le mostra un libro.
«Leggo.»
Jane rimane ancora più sconvolta a quella tranquillità.
«Nel bagno delle ragazze?»
Una ragazza intelligentissima che la notte lavora in un locale dei bassifondi. Un ragazzo libertino che ha la passione per i classici della letteratura. Un medico dolce e gentile che ha un cattivo rapporto con i genitori. Un ex-studente universitario bellissimo che sparisce per svariate notti. Un barista simpatico e perverso. Una ragazza innamorata che ha strane tendenze. Un angelo mordace che ha gli occhi troppo belli.
Un incontro fatale nel bagno femminile della scuola.
Fic scritta in un momento di sclero estivo e trasformata in una storia romantica... Spero vi piaccia!
[Avvertimenti: coppia principale etero; coppie secondarie slash/yaoi. Presenza di linguaggio volgare.]

“Sono i nostri padroni. Creature immortali dai lineamenti senza età, dotate di una potenza e una rapidità sovrumane. Sono demoni generati dalla notte stessa per rendere reali gli incubi più spaventosi. Sono i nostri creatori e i nostri aguzzini, l’eterno tormento delle nostre vite.
Gli umani per definirli utilizzano un’unica parola, impregnata dell’atavico terrore di una preda che battezza il proprio cacciatore.
Loro li chiamano vampiri.”
L’oscurità regna sovrana nella regione di Kiushel, patria incontrastata dei vampiri. Gli umani scampati al loro destino di prede si sono rinchiusi in città fortificate, riuscendo a salvarsi dall’estinzione grazie alla scoperta di una nuova arma, mentre i Mezzosangue, ibridi impuri e nati schiavi che hanno osato sfidare i loro creatori, rischiano la vita ogni notte, alla ricerca di una libertà forse impossibile. Ed è proprio in queste terre flagellate dagli scontri, in cui la parola speranza non ha neppure un significato, che lo spietato principe di tutti gli immortali e la sorella del suo più odiato nemico incroceranno sanguinosamente i loro destini.
Storia scritta a quattro mani da Persephone1981 e bluemary.

Può il sesso unire due persone completamente diverse? Può un approccio fisico generare un sentimento? Ispirato da una storia vera ... N.B. il mio primo originale.vi prego commentate e fatemi sapere le vostre opinioni .un bacio nanny COMMENTATE PLEASE!!!Se non piace la cancello ... un bacio, fatemi sapere!

Il più classico, il più banale dei clichè. Il triangolo. Lei, lui e l'altro. Vogliamo renderlo ancora più banale? "L'altro" è il proprio migliore amico, segreta cotta adolescenziale, tornato dall'America più sfacciato che mai. Pronto a riaprire vecchie ferite.
Si prospettano giorni difficili per Andrea, il cui carattere non è esattamente dei più docili, né il linguaggio dei più fini. Chiamatela banalità.

Questa è la storia di Derek e Agnese.
Derek è il futuro sposo della sorella di Agnese, lei invece ha otto anni ed è la piccola di casa. Agnese e Derek passano molto tempo insieme e una sera di dicembre escono a fare spese.
Qui vengono attaccati da una donna bellissima e terrificante che vuole rapire Agnese. .. Ciò che resiste al tempo... alla morte... può resistere... al destino? La storia di Derek e Agnese. La storia di un amore... indimenticabile e imperdonabile.

Narumi Tomoe è una giovane ragazza alle prese con una situazione decisamente troppo più grande di lei. Tra amici, scoperte e un paio di occhi blu detestabili, ecco le vicende e le percezioni di questa giovane, raccontata in prima persona.
Avviso alla gentile clientela: mi dispiace di essere mesi e mesi senza aggiornare, soprattutto se vedo così tante recensioni di lettrici appassionate che aspettano di leggere il continuo; ma sto prendendo in considerazione l'ipotesi di bloccarla e riscriverla; il tempo passa, cambia il mio stile e anche la mia ispirazione, che purtroppo ultimamente sta escludendo Bleach. Chi scrive conosce bene questi momenti! Spero un giorno di riprenderla in mano con lo stesso entusiasmo di un tempo. Non perdete le speranze, magari Narumi e Grimmjow torneranno, prima o poi.

Chiusi la confezione e mentre il gatto lappava avidamente il suo spuntino, mi avvicinai alla finestra del salotto, scostando le tende azzurrine.
Sbirciai in strada e lo vidi dall'altro lato della strada, intento a fissare nella mia direzione.
Chi sei? Che vuoi? Avrei voluto urlargli.
Be lo avevo fatto, ma lui rispondeva sempre in quel modo assurdo. Gli lanciai un'occhiataccia. Malgrado abitassi all'ultimo di cinque piani non mi sfuggì il suo ghigno.
Ero talmente abituata ai suoi gesti, tanto erano ripetitivi, che da distante potevo vedere se ghignava divertito o seducente.
Era questo che faceva: Ghignava. Tutto il tempo.
Sempre e solo queste espressioni vedevo sul suo volto abbronzato. Nei suoi occhi potevo sprofondare per l'eternità senza trovare un'emozione a cui appigliarmi.
Era frustante.

Quante volte assieme a Tanya, l'aveva derisa e umiliata. Quante volte le aveva ripetuto che lei non era una di loro! Quello che però nessuno capiva era perché Bella non reagisse... finché un giorno, Jacob si presentò davanti alla porta di casa Cullen come tutte le mattine e, quando Edward gli aprì la porta, rimase per un attimo interdetto. Edward prese una piccola porzione di aria. << Dov'è l'umana? >>