[ErenxLevi]
hey hey hey mondo di EFP :) Eccomi tornata, questa volta con una storia su una ship che adoro di L'attacco dei Giganti, ovvero la Ereri ( dei quanto li amoo)
Comunque, passando alla storia, questa metterà Eren nei panni di un studente liceale e Levi nel suo supplente di francese #.#
cosa succederà?
A voi la lettura:)
[Questa storia sta venendo progressivamente revisionata al fine di completarla! Mi scuso per il ritardo di anni ma ho avuto un rapporto peculiare con la scrittura. Pian piano sto cercando di riottenere quello vecchio]

Un amore così grande non potrà essere tenuto per sempre nascosto. Ad un certo punto verrà fuori e sarà più bello che mai.
L’amore è un sentimento caldo che va ad avvolgerti l’anima, ma si sa, l’amore può essere anche distruttivo.
Ce la faranno i nostri protagonisti ad amarsi come vogliono loro?

Eren Jager all'apparenza è un normale ragazzo di quindici anni, ma alle sue spalle nasconde una famiglia gravata dalla fatica e dalla malattia.
Il giovane tenta in ogni modo di nascondere i suoi problemi, anche alla sua fidanzata Mikasa, ma loro gli ricadono addosso, facendolo sentire uno schifo.
L'unico che tenta di trovare rimedio è Levi Ackerman, un professore che si prepara a sposare la donna che crede di amare, ma la scelta dell'uomo rischierà di condurlo in un baratro di lussuria e disperazione.
Riuscirà l'amore tra questi due uomini ad essere puro e sincero, oppure si macchierà di nero in quest'attrazione fatale?
Pairing:
[Levi x Eren/Eren x Levi]
Con inserti di:
[ Eren x Mikasa e Levi x Petra]

Era insopportabile, poco romantico, e sembrava essere sempre nervoso.
Il colore dei suoi occhi era bizzarro, tra il grigio e l'azzurro, sapeva essere inquietante, e qualche volta mi dava anche i brividi, ma allo stesso tempo mi attirava.
Non sono mai stato attirato da un uomo, ma lui era diverso. Cos'ha di speciale?

*Questa storia è stata scritta da Shingeki_no_attiyyah, mia è solo la traduzione*
Eren Jaeger, sedici anni, pochi soldi, frequenta il liceo Titan High della città chiamata Maria. La sua vita consiste nel saltare, ogni giorno, la maggior parte delle ore scolastiche (incluse quelle del Professor Levi Ackerman), per fare sesso nei bagni scolastici con altri ragazzi della sua età, e, in cambio, ricevere denaro.
Ma, oltre la prostituzione di Eren, Levi scopre una crepa nell'animo del ragazzo che lo fa sanguinare e cedere, rievocando il suo passato, il che lo fa diventare l'adolescente insicuro che non lascia mai vedere a nessuno. La guida di Levi migliorerà in qualche modo la vita Eren? A parte innamorarsi di un ragazzino di sedici anni, e avere ambigue attitudini sessuali, non può essere un tipo così strano, no?
Dal capitolo 2: - “Quindi ti piacciono i ragazzini che sono...” feci finta di pensarci su, poi continuai. “...totali menefreghisti della scuola, a cui non fotte un cazzo della loro educazione e che non fanno altro che masturbarsi non appena rientrano a casa?”
Poi mi resi conto di quello che avevo appena detto.
...ah merda...-
[Traduzione] [LevixEren]

Dal testo:
" Sai, Rivaille, credo di amarti "
" L'amore è una puttanata per idioti "
Rivaille non crede nell'amore, per lui tutto si riduce al sesso dal momento in cui la vita ha divorato tutte le sue speranze nel futuro.
In una vita atona, consumata tra rapporti carnali e spogliarelli, la comparsa improvvisa di Eren riuscirà a sanare la ferita sanguinante del suo cuore arso da odio e rimpianti?

Vi siete mai chiesti come diventano i personaggi di Attacco dei Giganti da ubriachi? Hanji si! E la sua curiosità era tale da farle allestire un vero e proprio studio al riguardo! La vulcanica Quattrocchi, aiutata (si fa per dire), dal fido ed entusiasta (si fa per dire) Levi, è pronta a sperimentare, studiare, analizzare ed annotare tutto quel che ne verrà fuori. Quali bizzarrie ed assurdità verranno fuori con l’aiuto di un sorsetto? Divertimento a litri assicurato!

“ Mia mamma fa la casalinga, invece il mio papà è un idraulico “
“ La mia mamma è una avvocatessa, mio padre fa il giudice “
“ Il mio papà e l'altro sono investigatori “
La maestra sbatte gli occhi leggermente spaesata
“ Con l'altro cosa intendi? La tua mamma? “
“ No, l'altro è Rivaille ma tutti lo chiamiamo Levi ” non capivo l'espressione confusa della mia maestra, all'inizio pensai che fosse così azzittita per il mio modo di parlare. All'epoca avevo solamente otto anni, eppure a differenza degli altri bambini la mia pronuncia era certa, non masticavo le parole.
Il silenzio strano creatosi in classe mi suggerì che dovevo approfondire la questione del secondo padre
“ Non è una mamma, perché non ha le bocce, però è basso e pulisce sempre casa e rompe le scatole perciò sì, la possiamo chiamare mamma ”
Mi sembrava d'aver fornito una spiegazione perfetta, o perlomeno soddisfacente, eppure in classe tutti erano muti e persino i bambini più scemi con le dita infornaciate nel naso, erano rimasti sconvolti dalla mia affermazione.
All'epoca avevo otto anni e fu allora che capii che i miei genitori non erano tanto normali.

Ancora non riusciva a crederci. La sua esitazione era costata cara a quelle persone. Loro che dovevano proteggerlo, che dovevano stargli accanto, che dovevano insegnargli ancora molte cose, ora non c’erano più. Si era fidato quando aveva guardato gli occhi di Petra, incoraggiandolo ad andare avanti. [...]
“Moccioso” lo chiamò una voce dietro di lui, lo riconobbe e pregò che non si accorgesse che fosse sveglio.
Fingere di dormire era sempre stata la sua tecnica per evitare i discorsi, fin da quando era piccolo. Quando sua madre correva nella sua camera, dopo aver scoperto qualche sua mascalzonata, per rimproverarlo o dopo un litigio, lui fingeva di dormire. Così sua mamma, intenerita, gli posava una carezza e si dimenticava tutto, smettendo di essere arrabbiata con lui. [...]
"So che stai pensando sia colpa tua, ma non è così. Ho il tuo stesso rimpianto in questo momento” affermò fissando il ragazzo che, a quelle parole, si voltò verso di lui incrociando il suo sguardo. [...]
{EreRi}

Sono passati due anni dall'assassinio e Levi è finalmente pronto a lasciarselo alle spalle. La casa in fondo alla via Ashbury è antiquata e isolata - un regalo da parte di un vecchio amico, che con essa vuole dargli la possibilità di un nuovo inizio. Tuttavia, quando le ombre prendono a muoversi nel mezzo della notte prendendo la forma di un tesoro ormai perso, Levi inizia a temere sia per la sua sanità mentale che per la sua vita. Improvvisamente, la strada verso la guarigione diventa un gioco in cui o uccide o viene ucciso.

Levi/Eren | Hospital AU
Una commedia sull'essere morti.
Levi, finalmente, torna a lavorare come infermiere dopo essersi ripreso da un incidente d'auto che l'aveva quasi ucciso. Non c'è niente di meglio a darti il 'bentornato' quanto il realizzare di aver perso la testa e riuscire a vedere gli spiriti dei pazienti comatosi del reparto sei. Così, si trova, controvoglia, ad aiutarli a imparare a vivere da morti. Eren, l'ultimo paziente dell'ala sei, ha sei mesi per imparare ad essere morto. Buona fortuna, ragazzo.

[AU / Triangolo / Eren x Levi, Erwin x Levi / Yaoi ]
Mai come prima d’ora Eren gli è sembrato tanto piccolo, vulnerabile, scosso come un uccellino dalle ali rotte precipitato dal nido nella consapevolezza che domani il sole sorgerà di nuovo ed entrambi, ognuno incatenato dietro il proprio muro, guarderanno questo stesso spiazzo dalla finestra del decimo piano, ripassando sul gentile avvallamento delle labbra una linea immaginaria con la sola punta delle dita al pensiero assopito di quanto consumato.

L'ormai trentenne Levi Ackerman, uomo freddo e apatico, fu costretto a sposare Mikasa, ragazza di venticinque anni anch'essa non troppo loquace, facente parte della famiglia Jaeger. Entrambe le loro famiglie erano di nobili origini, per questo il loro matrimonio fu combinato, per trarci vantaggi sulla società. Levi si oppose in precedenza, ma fu costretto a rassegnarsi; dovette visitare spesso casa Jaeger prima delle nozze e proprio quando ormai si convinse che la sua vita non era come aveva sempre desiderato, apparvero dinanzi a lui un paio di grandi occhi verdi che gli stravolsero la vita.
"Non mi ricordo ancora bene il giorno in cui ho iniziato a contemplare le stelle con te, oppure me lo ricordo così bene che quasi me ne vergogno, dato che non è da me.
Sentimenti che ho tenuto repressi per anni, quasi dimenticando di essere umano e poi, un ragazzino dagli occhi color smeraldo, mi ha salvato, facendomi tornare vivo." (tratto dalla storia)

Un nuovo anno è alle porte e Eren e Mikasa si preparano ad affrontare il primo giorno nella nuova scuola. Una ff scolastica col nostro Eren alle prese con la sua prima cotta..
Dal testo:
"Questo è troppo. Non riuscendo a trattenermi oltre, avanzai risolutamente verso di lui, pronto a chiedergli quale cazzo fosse il suo problema. Quando un solo piede di distanza ci separò, abbassai lo sguardo per fissarlo dritto nei suoi occhi. Dopodichè, mi bloccai. Le parole morirono tra le mie labbra mentre fissavo quelle pozze grigio ardesia. Sembrava come guardare dentro un temporale in piena regola."

[Reincarnation AU - Ereri]
Mi sveglio annaspando. La luce grigiastra dell’alba mi abbaglia, ma non voglio, non posso richiudere gli occhi o ricomincerà tutto. Mi concentro sugli scacciasogni appesi al soffitto, sulle piume e i talismani e le corde intrecciate che dondolano piano, il rumore di fauci che si chiudono e carne lacerata ancora nelle orecchie. Sento l’odore del sangue nelle narici, la voglia di combattere che mi brucia nelle vene, inutile.
Qui non devo combattere, nulla tenta di mangiarmi, nessuna causa superiore per cui sacrificarsi, niente. Solo sogni. Respiro piano, a ritmo con gli scacciasogni che ondeggiano. Mi impegno a regolarizzare il respiro. Questo non era niente, mi ripeto. Ho vissuto cose peggiori della mia morte. Ci sono notti che mi risveglio urlando, mattine che mi ritrovo in un angolo della stanza avvolto nelle coperte col viso fradicio di lacrime, questo non era nulla. Continuo a ripetermelo.
Vorrei solo sapere perché.