"Il governo inglese per sbaglio clona Sherlock Holmes, il che porta un bebè al 221B di Baker Street"
[Johnlock; Parentlock; Babylock; Cloning] [Fluff; Mature; Comedy; Romance]

Dopo aver letto numerose volte gli ultimi capitoli di “Cinquanta sfumature di Rosso” ho provato ad immaginare: se dopo la notizia della gravidanza fosse Christian e non Ana a finire in ospedale? Se in qualche modo fosse proprio il loro Puntino a “salvarlo”?

Per chi segue le mie storie, sa che c'è una serie, Slice of Life.
Beh!, se in quelle shot tutto avviene nell'arco di qualche giorno, in questa nuova raccolta tutto accade nell'arco di qualche minuto. Come dire: cotto e mangiato!
E come in quella serie, anche in questa, tanti J2 in tanti modi diversi.

I giorni di Jensen , per volere della Giustizia, stanno per finire in una fredda stanza del braccio della morte.
Jared è convinto che quello sia un enorme errore giudiziario e lotta per fermarlo.
E come in ogni storia, ci sarà chi li affiancherà e chi si muoverà contro di loro.
Dovranno combattere insieme, dovranno essere coraggiosi, dovranno trovare anche la forza per confessare quello che hanno iniziato a provare l'uno per l'altro, che paradossalmente, sembra far loro più paura.
BUONA LETTURA!

Immaginate i nostri Jared e Jensen di Supernatural, immaginate come sarebbe stata una loro ipotetica vita di coppia.
Ci sarà tenerezza, passione, romanticismo e anche un pò di hurt e confort :))
Edit: potrebbe diventare una long nel passare dei capitoli

Quando il figlio più giovane dell'aristocratica famiglia Holmes viene spedito in mare in un tentativo di curare il suo caratteraccio e le sue cattive maniere, si aspetta completamente di trascorrere un lungo e noioso viaggio più infelice che mai. Quello che non mette in conto è che il suo cuore sia rubato dall'aitante giovane marinaio John Watson.
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Traduzione della meravigliosa fic Sailor!lock di bittergreens che sta spopolando nel fandom! Preparatevi a salpare con Sherlock ...
Buona lettura,
ila_D

Jared è un detective. Jensen entra nella sua vita come patologo forense. Tra di loro un sanguinario serial killer che minerà ciò che piano piano nascerà tra loro. Intorno a loro il patrigno di Jared, Jim; Misha, l'assistente di Jensen e tanti amici pronti ad aiutarli.
Sperando di essere riuscita a scrivere un giallo più o meno decente, vi auguro buona lettura.

Merlin è un giovane fiorista di Belfast, trasferitosi a Londra con Will, il suo fidanzato, per lavorare al negozio di fiori di suo zio.
Cosa può andare storto?

Siccome ho uno stranissimo dormi-veglia, che mi fa fare pensieri ormai solo su Sherlock -che, oltretutto, non hanno né capo né coda la maggior parte delle volte- ho deciso di pubblicare One Shot, tutte a sé e tutte autoconclusive di quello che mi viene in mente.
Delle serie: dire semplicemente che stai facendo una raccolta?
Ecco sì, una raccolta.
Ovviamente i raiting, le coppie, e il genere, li metterò a inizio capitolo! :)

[Johnlock]
Ambientata dopo la fine della quarta stagione, con John che cerca di rifarsi una vita e Sherlock che lo illumina sul perché finisca sempre con la persona sbagliata.
Perché andare a caccia di donne, quando hai a disposizione la persona che tiene a te più di chiunque altro?
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«Tu… giusto per curiosità, non sei mai stato ad un appuntamento, vero?» chiese il dottore dopo qualche momento di silenzio, sperando di trovare in quella domanda una via d’uscita da quel labirinto di disagio.
Il moro si raddrizzò, appoggiandosi meglio allo schienale della sedia, come se la cosa lo aiutasse a pensare:
«Dipende… qual è la definizione che daresti alla parola “appuntamento”?»
«Direi due persone che si piacciono ed escono insieme per divertirsi, per conoscersi meglio.»
Il consulente investigativo aprì bocca per rispondere che si, allora ne aveva avuti molti di appuntamenti, tutti con lui, ma John si affrettò ad aggiungere: «Senza omicidi o crimini di mezzo, Sherlock.»
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Due fratelli divisi per ben 21 anni. Non si conoscono, ma il loro legame è forte.
Sam non ha avuto vita facile, ma non vuole far conoscere a nessuno i suoi segreti. Eppure, quando incontra Dean, capisce che - forse - di qualcuno si può fidare. Gli viene naturale, e non ne conosce il motivo.
Dean ha sempre vissuto con i suoi amati genitori, ma in ogni istante della sua vita non ha mai smesso pensare al suo fratellino, scomparso misteriosamente nel nulla.
Due giovani divisi e ritrovati dal destino. Ma il destino..cos'ha ancora in serbo per loro?
|AU|Bromance|Accenni ad altre coppie|
Income and read!

“Non mi sento molto bene-“ di questo se ne era accorto da solo, ma sentirlo da Sam fa un altro effetto.
È il suono della sconfitta, della disfatta più totale.
Sam non può ‘non stare bene’. Non è fatto per ‘non stare bene’. Non davanti ai suoi occhi.
Dean stira gli angoli delle labbra in una linea sbilenca, prende un respiro con entrambe le narici.
Il bizzarro ingranaggio che lo porta ad attribuirsi qualunque responsabilità dei ‘non stare bene’ di Sam è già attivo da un pezzo (e questa volta, ha anche ragione).
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[Ambientata subito dopo la 2x11] [Sick!Sam/Caring!Dean]
WARNING: TRIPUDIO di Hurt/Comfort e Angst, Cure mediche IMBARAZZANTI.

Quando si ama davvero, che cosa si è disposti a fare?
Anche la follia più "folle" diviene una strada giusta da poter e dover percorrere.

[Merthur&Knights]
I giovani cavalieri che si avventurano a Camelot alla ricerca di fama e gloria non sanno realmente qual è il modo per entrare nelle grazie del principe.
Sir Leon, decisamente stufo di veder gente scappare dal palazzo, decide di stilare una serie di regole da seguire, principalmente per i cavalieri, ma che potrebbero essere applicate anche al resto della corte.

- John, tu chi sei per me? – Si asciuga le lacrime con il palmo della mano. Mi sembra di guardare un bambino indifeso e impaurito. E quel bambino indifeso ha bisogno di qualcuno che lo aiuti e che lo sostenga, ed anche se non mi riconosce voglio essere io quel qualcuno che lo prende per mano e lo guida. Accenno un sorriso ed abbasso lo sguardo sulla punta delle mie scarpe.
- Vuoi davvero saperlo? – Lui annuisce. Il velo di paura nei suoi occhi sta pian piano svanendo, sembra ricominciare a fidarsi di me. – Ci arriverai da solo, con calma. -
Cosa mi passa per la testa, dite?
Perché non ho semplicemente detto “Sherlock, io sono tuo marito”?
Non lo so. Ho come l’impressione che questo sia il modo giusto per affrontare la cosa. In fondo non sa chi sono, credo che avrebbe reagito male se avesse saputo già da subito la verità. E questo non è mentire! Semplicemente lascerò che sia lui a capirlo… o spero a ricordarlo.