[The Dark Artifices | Jemma (Blackstairs) | Mini raccolta di flashfic]
{#Writober 2018 ~ Blue list by fanwriter.it}
5 ottobre: AU (HarryPotter!AU - 502 parole) [Primo incontro, no coppia!]
7 ottobre: PWP (500 parole)
{Questa flash partecipa anche alla Challenge “Il fiore si nasconde nell’erba, ma il vento sparge il suo profumo” e all'iniziativa “Oh, Darling, Where’ve you been?”, presenti nel forum Torre di Carta}
16 ottobre: POV second person (Julian POV - 398 parole)
{Questa flash partecipa anche all’iniziativa «4 DAYS - t e m a: angst&noir - II° Edizione» indetta da Torre di Carta}
22 ottobre: Angst (520 parole)
{Questa flash partecipa anche all'iniziativa “Oh, Darling, Where’ve you been?” presente nel forum Torre di Carta}
20 ottobre: Rating arancione (in ritardo, prossimamente)
25 ottobre: Song fic (in ritardo, prossimamente)

1. Non distrarsi
2. Muoversi lentamente
3. Non inciampare
4. Non farsi prendere dal panico
5. Avere sempre a portata di mano un'arma
6. Non cercare di ragionare con gli zombie
7. Non dare confidenza agli sconosciuti
8. Non dare confidenza agli zombie. Neppure se sono ragazze molto carine e poco decomposte
9. Avere sempre un piano B
10. Non dare mai retta a Leo Valdez
(Non necessariamente in quest'ordine.)

Alcuni angeli cadono. Altri vengono spinti giù.
Katsuki è un angelo custode che è riuscito a farsi odiare dai piani alti del Paradiso. Quando mandano lui e il suo angelo da spalla Izuku all'Inferno con il compito di spedire un importante messaggio, si scopre essere tutta una trappola. Katsuki e Izuku si ritrovano tagliati fuori dal Paradiso, senza alcun modo di tornare a casa.
Bene o male, sono imprigionati all'interno del castello di ghiaccio del Principe dei Demoni dell'Inferno, a cui è stato ordinato dal Paradiso di torturarli. Ma il principe Shouto e il suo diavoletto Eijirou iniziano a provare un certo interesse per i due angeli, e sembrano molto più intenzionati a far provare loro piacere piuttosto che dolore.
Perché Shouto non è poi così tanto cattivo, è solo un po'... diabolico.

[Questa storia partecipa alla challenge Il fiore si nasconde nell’erba, ma il vento sparge il suo profumo indetta dal forum Torre di Carta]
#13. Non ti vorrei in nessun altro modo
Ryō non ricorda come le dita sottili e delicate di Alice siano passate dall’accarezzargli i lunghi capelli neri allo sbottonargli lentamente la camicia. Quando poi si posano sul suo petto nudo, Ryō le blocca i polsi e la scruta attentamente in volto.
«Ne sei proprio sicura, Alice? Non ti basterebbe avermi come assistente, come amico?».
[Ryō/Alice & Sōma/Erina, raccolta di drabbles]

Prendendo spunto da "Come farsi lasciare in 10 giorni" o meglio, nel caso specifico più corretto sarebbe dire: "Come farsi uccidere per 10 motivi", ho elaborato questa storiella senza pretese che raccoglie 10 FlashFic separate, unite però da un solo filo conduttore che andrà a formare un'unica storia.
Lo scopo della guida è riuscire a conquistare Iwaizume Hajime.
Riuscirà, Tooru, nell'impresa?
Lo scopriamo insieme? ;)
1. Introduzione: come rendere uno schema semplice stimolante
2. Come sbarazzarsi di una lettera d’amore con classe
3. Come sgattaiolare nel letto di qualcuno fingendosi innocente
4. Come dichiararsi con stile
5. Come fingere un infortunio con successo
6. Come sfruttare al meglio WhatsApp
7. Come sedurre (Fallire. Ed essere sedotti)
8. Come approfittare di ogni situazione possibile
9. Come condividere la doccia rifilando scuse poco probabili
10. Come rubare un bacio (senza evitare di farsi uccidere in seguito)
11. Come vincere la partita

Lui: sadico, incontrollabile, perverso, cupo, perfido, quasi bestiale.
Lei: autolesionista, insicura, timida, quasi totalmente passiva.
Fratelli.
Gemelli.
Innamorati.
***
«Che differenza fa, come lo definisci? In qualunque modo lo chiami, è comunque un legame. Il nome è una convenzione».
***
Sono uniti per la mente, è vero, ma sono diversi.
Lontani.
Divisi.
***
In realtà lui lo sa che non è nella sua natura replicare, ribattere – perché non è nella sua natura contrastare, ribellarsi.
Lui la conosce bene, meglio di chiunque altro.
Eppure, lei gli è completamente incomprensibile.

[What if?] [Katsudeku/Bakudeku] {VILLAIN!Deku}
"Potresti farcela anche senza poteri? No, mi dispiace. È qualcosa che non posso dirti."
E se Midoriya Izuku, preso dallo sconforto a causa delle parole di All Might, non provasse a salvare Bakugou, ma sprofondasse nella disperazione più totale?
«Perchè la speranza è l'ultima a morire, ma la prima ad uccidere.»
!WARNING: ANGST-ANGST EVERYWHERE- AND OOC!

«Perché sono il tuo migliore amico. E se c’è qualcosa che ti pesa, allora tocca a me portarla al posto tuo.»
~ James Potter
«E lui poteva appendermi a testa in giù tutte le volte che ne aveva voglia, ma questo non sarebbe mai cambiato. Perché Lily sorrideva a me e non a lui.»
~ Severus Piton
«Potrebbe essere un complimento, lo sarebbe, se solo non fossero la voce e gli occhi di Potter. È incredibile come riesca a far suonare anche le frasi più gentili come una presa in giro, socchiudendo appena gli occhi e imprimendo quella vena beffarda in ogni parola.»
~ Lily Evans
«La vocina acuta che continua a ripetere ‘Prefetto. Dovresti essere un Prefetto’ si attutisce appena di fronte ai sorrisi entusiasti dei miei amici.»
~ Remus Lupin
«Il Grifondoro che c’è in me crede che, forse, dovrei sentirmi almeno leggermente in colpa per aver barato. Ma il Malandrino che c’è in me continua a ghignare soddisfatto.»
~ Sirius Black
«James si sta approfittando spudoratamente della nostra volontà di risollevargli il morale, noi lo sappiamo, lui sa che noi sappiamo, ma finiremo comunque a dare l’assalto alla Sala Comune dei Serpeverde, perché a volte per essere un buon amico devi semplicemente essere bravo a lanciare bombe fatte di cacca.»
~ Peter Minus
«Alla fine Sirius sa essere un fratello impeccabile. Solo non il mio.»
~ Regulus Black
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I'm not a perfect person
I never meant to do those things to you
And so I have to say before I go
That I just want you to know
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Ed improvvisamente non mi sento più così perfetto, perché Lily Evans sta baciando lui e non me.
Perché sarà sempre così, sarà sempre chiunque altro, piuttosto che me.
Ed è semplicemente l’ordine naturale delle cose, come sono sempre andate e sempre andranno, ma non riesco a togliermi dalla testa che è comunque tutto totalmente sbagliato.
Si fotta l’ordine naturale delle cose, dovrei essere io.
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I've found a reason to show
A side of me you didn't know
A reason for all that I do
And the reason is you.

[Katsuki/Izuku] [Dance!AU]
Ma è proprio questo il bello dell’essere umano, no? La facoltà di decidere, sbagliare, rialzarsi in piedi e comprendere dai propri errori. La facoltà di poter cambiare tutto grazie a una piccola, insulsa e apparentemente innocua decisione.
Come uscire di casa in anticipo, ricordarsi di portare un paio di cuffiette per sentire la musica, approfittare di una splendida giornata di sole per fare una passeggiata nel parco prima di andare a scuola.
Piccole, insulse, innocue decisioni.
Inafferrabili, come il battito d’ali di una farfalla.
Peccato che Izuku Midoriya non abbia scatenato un uragano dall’altra parte del mondo con quelle scelte. No, così sarebbe stato tutto troppo semplice, troppo noioso. E il destino ha in serbo cose ben più piccanti per lui.
Izuku Midoriya nell’uragano ci finisce proprio a capofitto.

Raccolta di short Harringrove di varia lunghezza, genere e rating, con prompt pescati dal web.
#1. «Sai, no, come si dice: quello che si fa a Capodanno lo si fa tutto l’anno.»
#2. Se non fosse che è stanco, che il letto è caldo e comodo e fuori il mondo trama contro di lui, Billy s’incazzerebbe parecchio. Steve non ha alcun diritto di dirgli quello che deve fare. Tanto meno se quello che deve fare è alzarsi.
#3. Billy Hargrove l’ha rapito. Vorrebbe che ci fosse un modo più carino per dirlo, ma non è così. Rapito è l’espressione corretta. (Con la scioccata partecipazione di Max e del resto della banda.)

Raccolta di short Stoncy di varia lunghezza, genere e rating, con prompt pescati dal web.
“Li guarda baciarsi a lungo, languidi e calmissimi come se non dovessero far altro per il resto della loro vita, fino a quando: «Steve» sente chiamare Nancy in un sospiro spezzato. Non è esattamente questo, però, a scuoterlo dal torpore che lo ha colto: piuttosto, è Jonathan che si volta verso di lui con le labbra gonfie, lucide di saliva, e lo sguardo liquido semi-nascosto dalle palpebre calate a mezz’asta: «Steve» dice anche lui, in un bisbiglio graffiante. «Vieni qua.» […] C’è qualcosa di perfetto e doloroso, nel vedere Nancy muoversi per la stanza con la felpa di Jonathan addosso.”
[Jonathan/Nancy/Steve, non necessariamente in quest'ordine | post!2s | #pfest]

{Seconda classificata e vincitrice del Premio BOOM al contest “All Together Contest 2.0” indetto da Mary Black}
Sarebbe stata una vita come tante altre, la sua, se lei non avesse deragliato in sua direzione. Da quell'istante, infatti, era stato un precario equilibrio a guidarli, reso fragile dall'assoluta certezza che più lei esisteva, più lui impazziva.

[ Sterek | Derek!Alpha | Theo!Human | Slash | Abusive relationship ]
Stiles era sicuro di poter dividere la sua vita tra il mondo sovrannaturale e quello normale, aiutare il branco e avere un fidanzato perfettamente umano.
Intrappolato in una relazione con Theo non può dichiarare i sentimenti che prova per Derek.
Dal capitolo ventuno:
[...] Stiles al suo tocco si mosse, corrugando la fronte, ma al contrario di scansarsi si avvicinò ancora di più, finendo con il posare la testa sopra il petto del suo Compagno, circondandogli la vita con un braccio, le dita dai polpastrelli freddi entrarono in contatto con il suo fianco scoperto facendolo quasi rabbrividire.
Sorrise passando il dorso della mano lungo il profilo del fidanzato, non riuscendo a evitarsi di pensare come fosse stato la causa della maggior parte delle sue sofferenze. Se non si fosse impuntato a non voler ammettere i suoi sentimenti, se non lo avesse spinto via, Stiles non sarebbe mai finito tra le grinfie di Theo. [...]

Le vecchie fiamme di due lacerati ex-amanti si riaccendono quando i loro cammini si incrociano nuovamente, dopo quasi sei anni passati ad imparare come vivere l'uno senza l'altra.

[Bokuto/Akaashi] [Kuroo/Kenma]
E’ solo il primo giorno e Akaashi già non ce la sta più facendo.
Di fronte a lui, la tragedia del secolo: Bokuto e Kuroo abbracciati stretti e con due espressioni contrite in volto. Bokuto viene addirittura scosso da qualche singhiozzo, ogni tanto.
Akaashi sospira per quella che è la centesima volta negli ultimi dieci minuti.
Kuroo si allontana da Bokuto e gli mette le mani sulle spalle. “Bro,” lo chiama, utilizzando quello stupido nickname che si sono affibbiati l’un l’altro durante il loro primo anno di università. “Devo andare.”
“Ma bro!” replica lui, imitando l’amico e prendendolo per le spalle. “Sappi che mi mancherai tantissimo.”
“Anche tu, bro… anche tu,” replica Kuroo con identica sofferenza.
“Ci sarà sempre un posto sul mio divano per te,” Bokuto si porta una mano sul cuore e Akaashi si schiarisce la gola. “Sul nostro divano,” si corregge, ma Akaashi fa un altro verso. “Basta che prima avvisi,” conclude, voltandosi verso il compagno per vedere la sua espressione. Akaashi si limita a far roteare gli occhi.