La mia prima Ten/Rose. E pensare che avevo giurato che non avrei mai scritto Ten/Rose.
Be', mai dire mai.
Il mio amore sta cadendo, e io non so come fermarlo.
E io non posso fermarlo.
Fic cortissima e tristissima - perché mi piace farmi del male - ambientata alla fine di Doomsday.
Ah, è una drabble sfociata nella flashfic. Lo dico giusto per far capire a Erianthe che non è l'unica a scriverne.

Blaine, Sam e una partita a CoD difficile da affrontare.
Questa OS è BLAM. Perchè io non mi faccio problemi a scrivere di tutto, anche di coppie che non shippo. Free shipping, free sex.

[Bradley Cooper]
Eccola, la donna - a suo parere - più bella di tutto il red carpet. Però lui è di parte.
È impegnata a rispondere alle noiose domande della giornalista, però non smette mai di sorridere. E Bradley pensa che è meglio così: è troppo bella quando sorride.
[Bradley Cooper/Jennifer Lawrence]

Una mente decisa: tutto quello che Iris non è. Tutto quello che Iris cerca.
Lei, che è lunatica, ha un carattere forte, un approccio tutto suo alla vita.
Lui, che è equilibrato, maturo, pratico, ma raramente scontato.
Un incontro difficilmente credibile agli occhi di tutti, persino a quelli di Liam, ma non a quelli di Iris.
Che magie possono fare un paio di decoltè in vernice e un bicchiere rotto?
N.B.: Per favore, per correttezza e per rispetto verso me e voi stesse evitate di copiare/prendere spunto dalle mie storie.
E' frutto di un mio lungo e studiato lavoro e non mi va di vedere le mie idee imitate (male) nell'account di qualcun altro.
In caso di forti analogie segnalerò all'amministrazione.
Mi scuso per la freddezza e il cinismo che solitamente non sono mie, ma ho già lasciato correre troppe volte.
 

[Robert Sheehan]
Era tipo una fanatica di Halloween da sempre e nonostante i suoi quasi vent’anni non rinunciava a travestirsi nei modi più assurdi e ad andare a far festa in giro.

C'era una volta un muro di vetro. Da una parte sedeva una persona, dall'altra ne sedeva un'altra.

[Tim Burton/Helena Bonham Carter ]
“Tim! Accidenti Tim sei pronto?”.
Helena era in camera sua, intenta a mettersi gli orecchini e a dare l’ultima sistemata all’acconciatura che si era fatta fare dal parrucchiere la mattina.
Non ricevendo alcuna risposta Helena si avviò verso la camera del compagno e spalancò la porta.

Grimmauld Place: Hermione, un'improbabile consapevolezza e tanta "intraprendenza".
"Hermione," chiamò Fred dopo qualche istante, "cosa vuoi?"
"Un consiglio," affermò lei con schiettezza, catturando, nell’immediato, tutta l’attenzione del diciassettenne.
"Un consiglio?" le fece eco Fred, come in trance.

Il bambino si guardò intorno estasiato. Non sapeva perché, ma le stazioni ferroviarie lo affascinavano. Avevano quel non so che di famigliare, nonostante ogni giorno fossero differenti da quello prima. E forse era proprio questo ad affascinarlo tanto, il fatto che ogni volto era diverso dall’altro; non c’erano schemi; era un fluire incessante di volti, odori, sensazioni.
Nulla di più, nulla di meno.

Non so precisamente perché l'ho fatto.
Forse perché ho un subbuglio di ormoni tale che mi spinge a scrivere stupidaggini del genere.
Insomma...una persona normale non scrive una poesia sulle mestruazioni, vi pare?
E invece ecco qui una specie di filastrocca di rime baciate e alternate che, se volete, vi farà compagnia ogni ventotto giorni!
 
Adesso posso ufficialmente traferirmi a Baghdad e costruirmi una falsa identità.
 
Ah...nel caso mi conosciate, non sono io. E' uno spirito che ha preso il possesso del mio corpo e ne ha fatto un mezzo per divulgare questa cosa.

Come ha potuto l’Onnipotente ignorare le sue suppliche e beffarsi così dei suoi sacrifici, scegliendo quell’omuncolo come suo strumento? La sua delusione e il suo disprezzo bruciano nel petto, ma non può permettersi di mostrare ad alcuno questi suoi sentimenti [...]
[Scritta per la prima sfida della Staffetta in Piscina della LJ community piscinadiprompt squadra Calzelunghe]