Questa storia si è classificata seconda nel flash-contest: Lemon che passione!" di grazianaarena, e ha vinto il premio: lemon più passionale!
Scritta per il concorso di Artemis Hide: "50 sfumature di kink"
Attenzione! Naturalmente è una storia con contenuti forti, nello stile richiesto dalla circostanza! Protagonisti? Ripper!Stefan, Rebekah e Klaus nei ruggenti anni '20, nella notte in cui entra in atto il Proibizionismo; scopriranno di avere molto in comune e passeranno una notte che non potranno mai cancellare.
Dal testo: Stefan la raggiunse, sfiorandole le caviglie, passando sotto i talloni sollevando le sue estremità fino a baciarle le dita una ad una.
Un attimo dopo si sentì agguantare sui fianchi da delle fortissime mani maschili e questo contatto che non lasciava dubbi di interpretazione lo riportò alla realtà.
“Mi dispiace ma questo non fa parte delle mie abitudini”.
“Al contrario, buddy, a me piace moltissimo. Ed è naturale che se vuoi entrare a far parte della nostra famiglia paghi una piccola fee d’ingresso… diciamo una prova di fedeltà che richiedo a chi vuole in cambio la mia amicizia; credimi, ne vale la pena, senza contare che potresti scoprire che potrebbe essere di tuo gradimento”.
Buona lettura,
Setsuna

1864, nella notte successiva al Ballo dei Fondatori.
Katherine si infila di nascosto nel letto di Damon, e lui non può fare altro che cedere alle lusinghe di quella che è la sua più grande ossessione.

Nina e Ian <3 Come poter resistere a Ian Somehelder coperto solo da un asciugamano? Nemmeno Nina sa come fare... e come non compatirla!

[One-Shot]
"A quanto pare la lontananza ti ha fatto dimenticare quanto io sia bravo a letto..." Constatò Ian. "Eppure, pensavo che per dimenticare una cosa del genere, ci volesse molto, molto più tempo." Mentre pronunciava quella frase, Ian aveva volutamente indicato con l'indice il suo interno coscia. Nina non potè che sbarrare i grandi occhioni scuri e guardarsi intorno per assicurarsi che nessuno avesse visto o sentito qualcosa.
"Ian, siamo in luogo pubblico!"
"E allora? Devo forse ricordarti quanto forte hai gridato un mese fa, mentre lo facevamo al parco vicino all'hotel? Anche quello era un luogo pubb-"
"Ok. Basta!" La ragazza, ormai finito di mangiare, buttò la carta unta nel cestino e iniziò a leccarsi le dita ancora sporche di zucchero.
Ian, vedendo quella scena, fu costretto a distogliere lo sguardo subito dopo, per non far rianimare un amichetto che da ormai tre settimane era in fermo.

Forse Halloween non è solo la serata dei morti viventi. Forse Holloween è anche la serata dei ricordi dimenticati.
Caroline entrò nel bagno ridendo, ridestando Elena dai suoi pensieri: per giocare con la professione dello sceriffo Forbes, aveva noleggiato un completino da poliziotta che la fasciava in modo indecente, ma per lei non era mai stato un problema mettere in luce i suoi punti di forza, fra cui una lunghissima e setosa chioma bionda che spuntava allegramente dal capello scippato alla madre. [...] Un coro festoso si levò in aria mentre un sospiro rassegnato usciva dalla bocca del vampiro, che strinse forte la bottiglia nascondendola bene dietro la porta. Alzò un sopracciglio, corrucciato, squadrando il gruppetto di ragazzi davvero troppo cresciuti per quel genere di iniziative. [...]