Sembrava che suo Zio continuasse a divertirsi a comprargli schiavi, a prescindere da quanto lui si rifiutasse di portarseli a letto. Si chinò per entrare nella sua tenda con un sospiro rassegnato, pronto a far rivestire e dare una nuova mansione all’ultima bellezza che gli aveva procurato.
Ma quando posò lo sguardo sul ragazzo steso tra le pellicce, gli si fermò il respiro in gola.
Era spettacolarmente bello nella luce delle fiammelle. La gran quantità di candele che erano state aggiunte al solito numero che gli illuminava la tenda diffondevano bagliori scintillanti e ombre, tingendogli la pelle di un tono dorato quasi sovrannaturale.
Tutto ciò fu sufficiente a farlo esitare.
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Il regno governato dagli Hale è in guerra con gli Argent, famiglia reale delle terre vicine. Derek è il principe incaricato della campagna militare e Stiles è un suo schiavo.
[AU Sterek tradotta da LaGrenouille]

«Non ci posso credere che tu abbia Ice Cream Cake come suoneria, comunque» osserva Kageyama, lo sguardo fisso sul soffitto, le gambe leggermente divaricate; cerca di non pensare all’imbarazzo che si sta impossessando di lui nello stare così esposto sotto ad Hinata, ora che l’eccitazione del momento è calata ed entrambi sono più consapevoli dei loro corpi e di quello che devono fare.
«Non ci posso credere che tu non abbia le Red Velvet come suoneria» risponde a tono Shouyou, roteando gli occhi.
«Se proprio vuoi saperlo» lo informa Kageyama; «Le ho come sveglia».
«Questo è il mio ragazzo» ridacchia Hinata, ormai pronto. «Ci sei?».
«No, ci sette».
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[kagehina centric]
[4k words]

"Katsuki Bakugo è esigente: sa quello che vuole e sa come riuscire ad averlo.
Vuole tutto, nello stesso momento: è il futuro numero uno, dopotutto."
[Attenzione: questa è una BakuDeku, una KiriBaku, ed una KiriBakuDeku.
Può avere effetti indesiderati, per maggiori informazioni, contattare il vostro medico di fiducia]

( “Sicuro che non ci sia nessuno?”
“Sicurissimo!” )
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[ KageHina - and a little bit of KuroKen ✿ ]

Tsukishima Atsuko è un poco perplessa dalla ragazza di suo figlio.
Almeno finché non scopre con chi si è fidanzato l'altro.
[AkiSae + KuroTsuki]

Bakugou non sopporta il freddo.
Per fortuna, Kirishima è pronto ad aiutarlo.
[Fantasy!KiriBaku per il #p0rnfest12]

p0rnfest #12: Bakugou Katsuki/Midoriya Izuku, arrivati alla fine del terzo anno della UA il rapporto tra Midoriya e Bakugou è migliorato parecchio. Tutti ormai li considerano amici, ma non sanno che sono molto più di questo
- Intro.
Class 1-A knows nothing.
Alzandosi per andare a pranzo, Tokoyami si chiede se sia l’unico a sapere cosa ci sia davvero tra i due. Non che dovrebbe, in effetti non è stata un’azione onorevole spiarli, ma a sua discolpa l’ultima volta che aveva incontrato Bakugou nei corridoi di notte gli aveva quasi fatto venire un infarto. Così quando aveva visto la porta della sua camera aprirsi si era nascosto dietro l’angolo, mimetizzandosi con le ombre, con l’intenzione di aspettare che raggiungesse il bagno prima di tornare alla sua passeggiata notturna. Non si era aspettato di veder uscire Midoriya.

[OtaYuri]
Era da sei mesi che non lo vedeva. Dopo la finale del Grand Prix, da cui era uscito vincitore, lo aveva sentito soltanto una volta. Un messaggio che lo avvisava del suo rientro in Kazakistan: freddo, distaccato. Una singola parola sul display del suo telefono era riuscita a colpirlo più di cento pugnalate alla schiena, facendo cadere i castelli in aria che aveva costruito. Una parola che non ricevette alcuna risposta da Yuri Plisetsky, ferito profondamente nell'orgoglio. Cosa si aspettava? Che Otabek avesse provato le sue stesse emozioni nelle settimane passate assieme, forse?

Asahi non si era mai sentito così invincibile.
Avevano vinto e avevano festeggiato bevendo birra come degli adulti. Ma soprattutto si sentiva invincibile perché stava portando a casa Nishinoya, che faticava a tenersi in piedi. Ed era a lui, ad Asahi, che era stato assegnato il compito di sorreggerlo e riportarlo a casa sano e salvo.
Invincibile. Asahi si sentiva invincibile come un supereroe.

Convincere Bakugou è un’operazione che richiede una certa delicatezza. Gli piacerebbe tanto poterne parlare a muso duro, da uomo a uomo, ma sa già che non funzionerebbe.
Soprattutto perché ha già provato con un “ehi Bakugou, proviamo a fare cambio?” e Kaminari al piano di sotto aveva dovuto mettersi a battere sul soffitto per far smettere le urla.
[established!KiriBaku, bottom!Bakugou 8D]

Cinque volte in cui Kuroo chiede una foto a Tsukishima, più una in cui la chiede Tsukki.

[Otabek/Yuri]
“Beh? Che succede?” dice, senza riuscire a frenare la propria curiosità.
Otabek sospira di nuovo e lo guarda un po’ titubante. “Temo dovremmo cambiare il programma per il fine settimana.”
“Intendi quello di alzarci da questo letto solo per mangiare e basta?”
“Proprio quello.”
Yuri sbuffa. “E perché?”
Otabek si morde il labbro e Yuri riconosce nervosismo nei tratti del suo volto. “E’ una faccenda un po’ lunga da spiegare, ma…”
Fa una pausa, si passa una mano tra i capelli e sospira. “Ti andrebbe di conoscere la mia famiglia questo fine settimana?”

[Raccolta scritta per la KurooTsukki p0rn week! Con la speranza di riuscire a portarla a termine!]
(#1 – Against The Wall)
"L’aria brucia.
È la sola considerazione che Tsukishima riesce a formulare, l’unico ectoplasma di un pensiero coerente che si materializza, danzando, nei nebulosi anfratti della sua mente inebriata."

La prima volta che Kirishima Eijirou lo bacia, Bakugou gli fa quasi esplodere la testa.
La seconda volta è contro la parete di uno stretto corridoio, entrambi in tuta, stanchi per le prove precedenti, attendendo che i loro cognomi vengano enunciati e arrivi il loro turno di scontrarsi.
La terza volta c’è il libro di “Fondamenti di Eroismo” che cade a terra, Katsuki che impreca e poi le labbra di Eijirou sulle sue, a zittirlo.
La quarta volta è nel buio della camera di Kirishima, dove è entrato in piena notte, con vestiti fradici addosso, limitandosi a “stronzo apri” imprecare dall’altra parte della porta, incurante dell’orario e del sonno altrui.
[Bakushima/KiriBaku][baci esplosivi]

[Kageyama/Hinata]
“Perché mi hai chiamato per nome?”
Tra tutte le domande che gli rimbombano in testa, questa è decisamente la più inutile; però, Kageyama non riesce proprio a non farla. Non riesce a fermare la propria lingua.
E, di certo, non si aspetta di vedere Hinata arrossire così tanto.
“Non lo so, mi deve essere sfuggito,” mormora l’altro, torturandosi il labbro.