"Vivevano nella notte.
Vivevano nella notte in cui pioveva.
Vivevano pericoli e paure quando il cielo diventava nero e pieno di acqua.
Vivevano agli estremi della vita.
Vivevano nei club più gettonati di Vancouver.
Vivevano di profitto.
Vivevano di pasticche e drink al limite dell'alcolico.
Vivevano senza provare emozioni."

Ne è valsa la pena? Fare 10 ore di fila?' mi chiesero.
'Si, lo rifarei altre 3000 volte. Ero con la persona giusta, nel momento giusto' risposi.

 
No, definitvamente la morte non é dolorosa.
Fa male però, sapere chi abbandoni, sapere che non ti tornerá più indietro nulla e che tu non potrai più tornare.
Tutto il mio dolore si rinchiude in una persona, lei é rimasta, lei soffre, lei piange e io non faccio altro che guardarla da qua e non voglio andarmene fino a che non ricomincerá a vivere.

Os parecchio spinta...
TRATTO DAL TESTO
Le venne incontro, la ragazza avvampò. Ma cerco di stare calma. In fondo, chi le assicurava che il ragazzo fosse diretto da lei? Tutte le sue speranze andarono in frantumi quando il soggetto le si fermò a meno di mezzo metro.
-Hey baby! Che ci fai tutta sola in disparte?- domandò con voce ammaliante e calda.
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-Jus..Justin..- mugugnò lei. Stava per scoppiare, sarebbe venuta prima del tempo. Justin sorrise compiaciuto. Amava fare quell'effetto alle ragazze. Si diresse poi verso le mutandine che con un gesto veloce tolse. Erano bagnate, e anche parecchio.
-Justin...basta...vai più veloce ti prego..- continuò urlando, vergognandosi di godere così rumorosamente, ma non resisteva.
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-Beh..allora dovremmo farlo più spesso non trovi Melody?- domandò lui malizioso.
-Quando vuoi Justin. Quando vuoi.- ridacchiò lei.

Avrei voluto che durasse per sempre, ma l’unica cosa che vedo eterna siamo io e te.

«ho sentito dire che sulla diciassettesima un gruppo di ubriachi ha appiccato un incendio.»
Ci metto un po’ a recepire queste informazioni. La diciassettesima è una strada lunga duecento metri, e ci abito io, con Annabeth.
Mi giro meccanicamente verso i miei amici.
Realizzo sul serio ogni cosa una manciata di minuti dopo, mentre loro sono ancora ignari di tutto. Prendo Gerard per un polso.
«Portami a casa.»
One shot ispirata al video della canzone "Just one last time"

{A Fede. Perché ancora riesce a sopportarmi}
*
Theres nothing like us
Theres nothing like you and me, together
*
Faith rise; i loro nasi quasi si sfioravano.
«Sai una cosa?» domandò a Justin che le accarezzava col pollice la guancia destra mentre la mano sinistra era impegnata a tenerla stretta contro di sé.
«Cosa?» sussurrò flebile, sorridendole mentre strofinava i loro nasi freddi.
«Non c'è niente come noi.» ammise lei chiudendo gli occhi. «Non c'è niente come te e me, insieme.»