Dis gli tirò un pugno sul braccio, sorridendo “Hai dimostrato che è sempre un errore sottovalutare uno hobbit di Erebor.”
Lo hobbit arrossì, troppo sorpreso e felice per parlare.
Uno hobbit di Erebor . . .
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Può uno piccolo hobbit crescere tra i nani di Erebor e sentirsi a casa?
Potrà mai diventare uno di loro e trovare il proprio posto, prima che le fiamme di Smaug annullino ogni cosa?
Bilbo!raised by dwarves AU - Bagginshield

"Il fatto era che Naruto non sapesse ancora cosa fare della sua vita, o meglio, sapeva di voler diventare un uomo importante come suo padre, ma sapeva anche che la strada che gli avrebbe permesso di farlo era difficile da percorrere: tutto quello che voleva adesso, a quindici anni compiuti da qualche giorno, era riportare a casa Sasuke e ritornare ad essere amici, o forse chissà, anche qualcosa in più."
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dallo special:
"Al diavolo tutti, non era fidanzato neanche da due mesi ma era innamorato da tutta la vita: mai come in quel momento, Sasuke sentiva di meritare ciò che aveva. Lui e Naruto si appartenevano."
[NaruSasuNaru; accenni NaruSaku nel primo capitolo; ShiIta (NC17 nello special)]

Questa fan fiction è una TRADUZIONE dell'originale "Winter Song" appartenente a proantagonist (Ao3).
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La posizione della bocca di Yuuri si addolcì in un intimo sorriso non appena Victor gli strinse il ginocchio sotto il tavolo. Le sue mani erano spoglie, libere dai guanti che indossava così spesso quando erano insieme alla pista di pattinaggio, e il calore del suo palmo ora bruciava attraverso il tessuto dei jeans di Yuuri. Lasciò scivolare la sua stessa mano sotto il tavolo per trovare quella di Victor. Nascoste alla vista degli altri, le loro dita cominciarono a flirtare e a giocare.
Una conversazione segreta totalmente personale che non aveva bisogno di parole.
Yuuri era cosciente del fatto che ad un certo punto - un momento nel tempo che non riusciva a definire con certezza - Victor fosse diventato il suo ragazzo.
Non c’era stato un istante preciso in cui era successo. Era stata una lenta presa di consapevolezza, come se Victor gli chiedesse silenziosamente di essere il suo ragazzo da mesi ormai e Yuuri gli rispondesse un po’ di più ogni giorno che passava.

«Baggins se stai facendo finta di non essere in casa, guarda che ti ho sentito gridare il mio nome. »
Bilbo socchiude la porta, e Thorin finisce di aprirla con una manata « Sono giorni che non ti vedo in giro.» sibila.
Bilbo si fa minuscolo mentre arretra con le mani sollevate avanti al viso «Sono stato poco bene. » squittisce. Ha visto poche volte Thorin così arrabbiato, in una, il malcapitato colpevole di averlo fatto infuriare, è finito in ospedale con la mascella ridotta in braciole.
«Volevi evitare di incontrarmi, vigliacco. » lo sente ringhiare.
[Thilbo - Bagginshield] [AU] [Accenni a "La carica dei 101"]

Bilbo Baggins conduceva una vita piuttosto tranquilla, grazie mille, fino a quando una vecchia conoscenza non ha deciso di stravolgerla, e ha finito per accettare un lavoro che è... diciamo che non è proprio la sua specialità, e potrebbe alla fine costargli un po' di più del suo prezioso stile di vita accogliente. Chi l'avrebbe mai pensato che fare il tutor al nipote un po' più che leggermente prepotente di un monarca leggermente minaccioso potesse rivelarsi una tale... avventura?
[Modern Royalty AU; Pairing: Bilbo/Thorin]

Perché la gente parla senza nemmeno pensare alle conseguenze altrui? Beh, queste sono le azioni frequenti di noi esseri umani, non ci accorgiamo mai quando parliamo bene o male di qualcuno. Anche se per la maggior parte dei casi, noi parliamo sempre male: volendo anche del nostro migliore amico.
Come se alcune sue azioni ci creassero fastidio, e qui sbagliamo. Bisogna affrontare le persone prima o poi, altrimenti ci potremmo trovare in guai seri. Distruggendo anche delle amicizie, cose che capitano spesso. Ne ho viste tante, tante da scrivere qualche poesia per loro per farli capire che la cattiveria è solo un'utopia.

Quando Sasuke aprì gli occhi capì subito di essere in ospedale. Era circondato dalle persone a lui più care: sua madre, suo padre e suo fratello. Ma c'era anche la sua nuova, inseparabile compagna di vita: la sedia a rotelle.
-Tu ti nascondi sempre dietro la tua solita indifferenza. Ho capito perché lo fai e ho capito anche che cosa provi. Smettila di nasconderti, con me non lo puoi fare, ormai ti conosco. Anche se so che non lo vuoi ammettere, tu con me sei quello che sei veramente.
Spero di avervi incuriosito almeno un po' :) SasuNaru (ovviamente XD) altre coppie: ItachixNagato, che spero di farvi amare, poi KonanxYahiko e le altre si aggiungeranno via via :D

Questa poesia creata da me è un omaggio a tutti coloro che si sentono diversi. Spero possiate apprezzarla perchè anche se le parole sono semplici e i versi non saranno poi così poetici, vi assicuro che se leggerete con gli occhi del cuore la capirete.

E' estate (almeno nella fan fiction) e i nostri amici decidono di prendersi una meritata vacanza. Sakura si è appena laureata in medicina e non sa che un incontro del tutto casuale le cambierà la vita per sempre

Avete mai sognato di essere una lettera? Se si quale?
Ma pensateci bene, chi si nasconde dietro la lettera U? O dietro una semplice S?
Scopritelo qui, e fate la vostra scelta!

Non poteva essere davvero quel Sasuke Uchiha: il pianista che in cinque anni aveva inciso tre splendidi album di cui ricordavo a memoria ogni singola nota, di cui sapevo ogni dettaglio umanamente conoscibile da un fan, la persona che avrei dato qualsiasi cosa per sentire parlare a quella distanza, senza microfoni né schermi, se ne stava lì a chiacchierare con la Rosa girando pigramente lo champagne nel bicchiere. Impossibile.
[Impaginazione e titolazioni rivisitate, Dicembre 2011]

Piume, gatti e bugie. Tre motivi per cui credere nell' *Armonia*.
Serie di tre drabble, partecipate al 3x100Auror.
46)Perché hanno cavalcato insieme un ippogrifo, simbolo d'amore
86)Perché a Grattastinchi piace Harry e non Ron
54)Perché Hermione sa quando Harry sta mentendo

Non importava dove fossero stati, quanto lontani o per quanto tempo separati, ci sarebbe sempre stato fra loro quel filo, seppur minimo e sottile, ad unirli, legati l’uno all’altro, perché ne era certo, mai due persone si erano appartenute così nel profondo, come loro due. Postato ultimo capitolo