Martin non poteva fare a meno di pensare che ci forse qualcosa di maledettamente sbagliato nello sguardo che il 'timido' Richard gli stava rivolgendo.
Avevano lavorato a stretto contatto per mesi - e spesso quel 'stretto' era diventato 'intimo' - e poteva dire di aver imparato tante cose sul suo conto.
Cose professionali, ed altre meno nobili. Per quel motivo poteva definire 'strani' quegli occhi che lo studiavano - mentre le mani giocavano distrattamente con una bottiglia di birra. Perché Martin sapeva quanto il suo collega preferisse evitare un contatto visivo prolungato, eppure non smetteva di fissarlo.
Deglutì, a sua volta incapace di volgere altrove lo sguardo. Era impossibile negare un certo stupore davanti a quell'atteggiamento del collega, ma ne era anche intrigato, e la cosa lo eccitava non poco. Soprattutto quando portò con una lentezza quasi estenuante la bottiglia alle labbra, socchiudendole e posandole sopra il bordo.

Con l’ultimo brandello di lucidità presente cerca invano con gli occhi Tony, ma il suo sguardo viene improvvisamente catturato da qualcos’altro.
Da qualcun altro, più precisamente.
A mente lucida non gli sarebbe nemmeno passato per la testa di osservare una simile scena, ma in quel momento non era sicuramente il pensiero a comandare e così si ritrova incantato ad osservare la figura di un uomo alto e dal fisico perfettamente tonico, strusciarsi contro il palo al centro della sala, attirando i gridolini estasiati di molte donne e uomini.

Con una birra non succede nulla, ma berne parecchie può portare a gravi complicazioni che surriscaldano anima e corpo ...

Catherine Willows sta per sposarsi, questo porta tutta la vecchia squadra a Las Vegas e il ritorno dei vecchi amici può fare solo bene a Nick e Greg, o forse no, non se il loro ritorno comporta anche il ritorno delle miniature, una in particolare ...

Nick in una giornata no, immerso fino al collo nell'immondizia prima, con una t-shirt nuova da buttare poi, ma l'intervento di Greg renderà la sua giornata migliore, anche se i lividi restano.

«Io non sbaglio mai. Tienilo a mente, marimo-chwan ~♥»
Che Rufy gli volesse bene, molto bene, se n'era accorta tutta la ciurma, era solo quello stupido marimo a non averci fatto minimamente caso.
[ Accenni Threesome velati: Zoro x Sanji x Rufy ]

«Ohi, spadaccino. Da quanto tempo non lo facciamo?»
«Perché, vuoi farlo?»
La prossima volta avrebbe tenuto la bocca chiusa, aveva deciso.

Con quel cappello di paglia calato in testa e quei vestiti leggeri nonostante il freddo, Monkey D. Rufy appariva stranamente... buffo.
Buffo, aye. Non avrebbe saputo trovare aggettivo migliore per descriverlo.
[ Accenni Threesome velati: Zoro x Sanji x Rufy ]
[ Accenni Zoro/Rufy con riferimenti Sanji/Zoro oneside ]
[ Quinta classificata al contest «Yaoi is the way!» indetto da Hariken e Silyia_Shio ]

[Zoro/Sanji]
«"Che diavolo pensi di fare, sacrificandoti? Che ne sarà della tua ambizione?"»
Sanji morde la sigaretta fin quasi al punto di spezzarla, mentre le sue stesse parole gli tornano indietro più dure di uno schiaffo, attraverso l'unica voce che mai sarebbe dovuta arrivare a rinfacciargliele. «E con ciò?» mormora, poco convinto, pregando che le sue corde vocali non decidano di tradirlo proprio in quell'istante, proprio lì davanti a quegli occhi scuri e profondi che sembra vogliano dilaniargli l'anima.
«Dovrei essere io a chiedertelo. Che diavolo pensavi di fare?»
Zoro confronta Sanji dopo ciò che è accaduto a Thriller Bark.

Harry è alle prese con un caso apparentemente irrisolvibile e con un rapporto sull'orlo della rottura, ma non tutto è come sembra.
Beta: fracchan

« C-ciao » balbettai, non trovando niente di più brillante da dire.
« Buongiorno, Touya » mi salutò lui con un sorriso. Ci eravamo solo salutati e stavo già morendo di un qualcosa di indefinibile. Malattie rare che avevo la sfortuna di contrarre senza un perché.
« Disturbo? » a malapena lo sentii pronunciare quelle parole, troppo impegnato com’ero a vagare con la mente in luoghi remoti e inaccessibili.
« N-no! » esclamai in un accesso di entusiasmo « T-ti serve qualcosa? »
Cosa succede se il vicino di casa di cui sei disperatamente innamorato viene a bussare alla tua porta per chiederti un po' di zucchero? Ma *******, che domande!
[ ATTENZIONE! Questa storia contiene un alto tasso di p0rn fra due persone del medesimo sesso. Se siete piccini e/o facilmente impressionabili non leggete codesta storia, altrimenti potreste diventare ciechi. EH. ] [ Paring: NxBlack ] [ POV: Black ]

Che dire? Non c'è molto da aggiungere a questa storia. Non mi convince, ma è la prima cosa che scrivo dopo tanto tempo e son semplicemente stata contenta di aver avuto l'ispirazione anche se poi non ho saputo renderla come invece avrei voluto.

Ennesima Zosan, ma con un po' più di zucchero~♥
Appoggiò le mani ad entrambi i lati della testa dello Spadaccino e lo baciò a fior di labbra.
La sua espressione corrucciata si rasserenò impercettibilmente.
Nonostante si usasse molto tra di loro insultare a gratis, ogni parola andava interpretata.

...Ginny Weasley ha ferito profondamente Harry.
Beh San Potter, non rimarrà per niente con le mani in mano, deciso a vendicarsi ... ma non sarà solo ...

[Zoro/Sanji]
In tutta onestà, lui pensava davvero che anche questa volta sarebbero riusciti a farla funzionare, in qualche modo; in fondo lo avevano sempre fatto, fin dall'inizio, fin da quando era cominciata tutta quella storia assurda fatta di fastidio e rabbia e caratteri incompatibili che sembravano bruciare solo al minimo contatto che avveniva fuori da un letto e che poi si trasformavano in senso di colpa, frustrazione e nostalgia, la mancanza di sentire quella parola in più, di vedere e toccare ed essere consapevoli che a fine giornata tutto si sarebbe placato e sarebbe diventato silenzio e allora, solo allora, potevano sentirsi veramente in pace. […]
In definitiva, quello in cui erano intrappolati era un semplice gioco di dipendenze, un bisogno ancora più profondo del sentire il fumo della sigaretta raggiungergli i polmoni; quando c'era, non lo sopportava. Quando se ne andava, non riusciva a vivere senza.