[SHIKASAKU - SASUTEMA - KAKAHINA - NARUNEJI - GAATEN.]
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Dopo la guerra molte cose sono cambiate oltre che le persone anche i sentimenti e molti si ritroveranno ad amare persone che non immaginavano affatto, d'altronde, l'amore è bello perché è strano.
Non uccidetemi ma mi piacevano questi abbinamenti nuovi.
I primi capitoli sono di presentazione per evitare confusioni.
Presenterò alcune coppie NUOVE e altre già usate in alcune storie.
Vi prego di essere CLEMENTI, la SasuTema esiste davvero in un certo senso, dato che i loro doppiatori giapponesi sono sposati nella realtà, quindi perché non provare nelle storie?
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[ShikaSaku è la coppia: Pink Flies - Mosce Rosa]
[SasuTema è la coppia: Dark Sand - Sabbia oscura]
[KakaHina è la coppia: Moonlight - Chiaro di luna] Cap. 1
[NaruNeji è la coppia: Sunlight - luce di sole]Cap.2
[GaaTen è la coppia: Chocolate Sand - sabbia di cioccolata]
[KibaIno è la coppia: Gold Chocolate - cioccolata d'oro] Molte Altre.
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[Il primo capitolo è un appuntamento che verrà spiegato in seguito. La storia è un regalo per la mia amica. Vale.91]
Un Kiss da Eco89 ^_^
N.A.{ATTENZIONE: Gli aggiornamenti saranno lenti abbiate pazienza o aggiornamenti a sorpresa e CONTENUTI.}
N.A:(ATTENZIONE: Ci potrebbero essere personaggi Molto OOC io i ho avvisato

«Scusi ma lei è uno stalker?» Appena dopo averlo detto il ragazzo si gelò sul posto. Lo sguardo dell’uomo era tagliente a tal punto che Eren pensava lo avrebbe aggredito e che, sì, forse poteva essere uno stalker dopotutto. Succedeva così, no? Uno ti seguiva e lo ritrovavi ovunque, anche in posti dove non volevi vederlo. Oh, e ti metteva paura ovviamente, cosa che quel tizio faceva senza indugio. Il ragazzo deglutì.
«Come ti chiami?»
«Jaeger, Eren Jaeger.»
Vide Levi che alzava gli occhi al cielo, spazientito. «Non dirlo come se fossi 007, Eren Jaeger. Non ne sei all’altezza.» Si allontanò verso la sala lettura, e Eren non poté impedirsi di far cadere lo sguardo sul suo fondoschiena.

La vita scorre tranquilla e placida per la famiglia Uzumaki, Naruto è un pastore protestante con la sua bella famiglia, amato dalla società. Eppure, sotto quella facciata di perfetta felicità, si celano un segreto dal passato, insoddisfazioni e inimmaginabili fantasie. A causa di un libro Boruto si ritroverà in mezzo a questo ciclone di eventi, invece di dedicarsi al suo appuntamento di S. Valentino come un ventenne qualsiasi.
Questa storia si è classificata prima al contest "San Valentino di Sangue" indetto dal gruppo Fb Sasunaru Fanfiction Italia

Cancellare. Il tredicenne Yuri Plisetsky l’ha sempre fatto.
I propri limiti, le proprie debolezze, il proprio dolore. Ha imparato ad essere un soldato, e guardare dentro di sé non è mai stato prioritario al guardare davanti a sé. Perché saper graffiare è sempre bastato.
Viktor Nikiforov, però, sa perfettamente cosa significa superare la sofferenza senza attraversarla davvero.
In una San Pietroburgo che si sta tiepidamente risvegliando alla primavera, l’avvicinamento tra la Leggenda e la Tigre di Ghiaccio avverrà per gradi, e con la condivisione di un difficile segreto. Ovviamente non mancheranno momenti tremendamente imbarazzanti, comici e fluff, il resto del meraviglioso team russo, un burbero coach dalle adorabili guance da bulldog nonché un sensuale, biondissimo ospite (non propriamente) inatteso…
“Anche se siamo attratti, temo,
da ciò che ci abbandona, o promette di abbandonarci,
alla fine credo che sia quel che ci accoglie a segnarci.”
Tutto inizia al di là del fiume.
Basterà attraversarlo. Ancora una volta.

[Shisui centric; modern!AU][ShiIta][Sagra del Crack Pairing: MadaSaku, SasuKiba, TobiIzu, SuiKa, TemaTen, NaruGaa + accenni HashiMito]
Perché i suoi amici erano lì, a battibeccare spudoratamente come le peggiori coppie di sposi invecchiati, ma di un invecchiamento d’annata, di quella prelibatezza che raffina il proprio sapore solo dopo anni e anni di pazientata attesa; la migliore bottiglia della sua cantina che, però, a detta di Shisui, era arrivato il momento di stappare. Era finalmente giunta l’ora della degustazione, pensò estasiato, con le dita che pizzicavano, smaniose di rendere giustizia a tutti quegli stolti che non riuscivano a cogliere l’ovvio sotto al loro stesso naso. Poco importava, perché vi avrebbe posto rimedio personalmente; dissetandosi.

[Otabek/Yuri]
“Beh? Che succede?” dice, senza riuscire a frenare la propria curiosità.
Otabek sospira di nuovo e lo guarda un po’ titubante. “Temo dovremmo cambiare il programma per il fine settimana.”
“Intendi quello di alzarci da questo letto solo per mangiare e basta?”
“Proprio quello.”
Yuri sbuffa. “E perché?”
Otabek si morde il labbro e Yuri riconosce nervosismo nei tratti del suo volto. “E’ una faccenda un po’ lunga da spiegare, ma…”
Fa una pausa, si passa una mano tra i capelli e sospira. “Ti andrebbe di conoscere la mia famiglia questo fine settimana?”

"La prima volta in cui Otabek Altin vide Yuri Plisetsky, pensò che fosse un bambino molto solo.
Si trovavano entrambi al campo estivo di pattinaggio gestito dal coach Yakov, vicino a San Pietroburgo, e nemmeno Otabek sembrava spassarsela troppo.
[...]
La prima volta che Yuri Plisetsky vide Otabek Altin in realtà non fu la prima, ma soltanto quella in cui finalmente gli prestò attenzione."
Ogni rapporto è costellato di prime volte, quello tra Otabek e Yuri non fa eccezione.

Ricorda sempre Loki", gli aveva confidato una volta di molti anni prima la donna che lo aveva messo al mondo, che si era fatta sua maestra e protettrice, dopo un lungo e intenso allenamento durato fino allo scoccare dell'età adolescenziale del minore dei suoi figli, quando aveva capito che il suo compito era giunto al termine: "la magia non serve solo ad ingannare e a mostrare ciò che non c'è. Può farsi tuo scudo e alleato. Può diventare tua amica e compagna ma non farti mai sopraffare da ciò che può offrirti con false promesse. Non concederle il privilegio di farti diventare cieco davanti alla realtà. Non permetterle di fare della tua vita mera menzogna e illusione.È vero, rispetto a Thor non sei bravo a menare le mani e a cacciarti nei guai. Se ti conosco bene non sei il tipo di uomo capace di accontentarsi di quel che di semplice la vita gli può offrire, ma sei un ragazzo sveglio e brillante. Questa sarà la tua arma più potente. Non desiderare mai di essere diverso da ciò che sei, Loki , nemmeno quando la vita e le sue difficoltà cercheranno di farti del male, di farti imboccare sentieri sbagliati.

- Ti rendi conto che non ci siamo ancora baciati da quando ci siamo rivisti?
- A qualcuno gli è venuto duro, eh?
La conferma ufficiale che, sì, Yuri Plisetsky era uno stronzo e stava solo giocando con lui. E Otabek, invece che ripagarlo con la stessa moneta come avrebbe dovuto fare, ci cascava. In un modo o nell’altro ci cascava sempre.
- Mi basta un bacio.
Bugia. Era una bugia così grossa che Otabek quasi lo sentiva ridere mentre la leggeva.
[Storia partecipante al "Fluff e / o R18 Contest" indetto da Arianna.1992]

[Otabek/Yuri]
A quel gesto, Otabek deglutisce a fatica. Yuri sta davvero per fare quello che pensa stia per fare?
Ha la risposta nel momento esatto in cui il ragazzo biondo si infila una mano sotto i pantaloni della tuta e comincia a toccarsi, mentre l’altro palmo si tiene ancora premuta la stoffa della tuta sul naso.
Va bene, forse è giunto il momento di chiudere la videochiamata, spegnere il pc e fare finta che tutto ciò non sia mai successo.
Otabek porta la propria mano sul mouse e il cursore sulla x rossa in alto a destra, ma la sua forza di volontà viene annullata dal mormorio che ode dagli autoparlanti del computer.
“Beka… Otabek…”
Quindi, ricapitolando: il suo ragazzo, che non vede da ben due mesi, si sta masturbando di fronte ai suoi occhi utilizzando la sua felpa, mormorando il suo nome, e lui dovrebbe persino chiudere la videochiamata e ignorare il tutto?
Eh, no. A tutto c’è un limite.

Misty sollevò la testa, scostando un ciuffo ribelle di capelli davanti agli occhi: la sua attenzione fu catturata da una piccola creatura, un rettile, tanto aggraziato ed elegante, una lucertola. L'osservava guizzare tra le sterpaglie per poi fermarsi, immobile, a crogiolarsi sotto un raggio di sole. Contemplò la grazia dell'animaletto pensando alle parole di Aphrodite, a quando gli aveva suggerito che la bellezza può celarsi ovunque.
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(I personaggi presenti in questa storia, realizzata senza scopo di lucro, non mi appartengono ma sono proprietà di M. Kurumada)