« Le regole sono poche e semplici: io mi fingo la tua ragazza per il matrimonio del tuo amico, mi vestirò, parlerò e mi comporterò come tu deciderai. La mia tariffa per il tempo di cui hai bisogno è di trentamila dollari: metà subito, l’altra a fine lavoro. Tutto chiaro? »
« Cre…do di si. ».
« Ottimo! Allora Akito, raccontami la nostra storia. ».
« Penso di aver bisogno di bere qualcosa di più forte. ».
« Ah, quasi dimenticavo…io sono Sana. ».
Akito Hayama, giovane e promettente Neurochirurgo, conduce un'esistenza apparentemente perfetta. Una carriera brillante, molti amici e, soprattutto, l'amore incondizionato per Fuka Matsui.
Tutto sembra perfetto, fino a quando, prossimi all'altare, Fuka decide di annullare le nozze.
Con il cuore a pezzi, Akito decide di trasferirsi a New York, archiviando il suo doloroso passato in un cassetto ben sigillato.
Ben presto però, la notizia di nuovo matrimonio, scombinerà, ancora una volta, tutti i suoi piani. Deciso a non far ritorno a Tokyo senza un' accompagnatrice, l'unica soluzione è pagare una donna che si finga la sua ragazza...

"«Imbarazzante, eh?»
L'istinto di voltarmi fu tenuto subito a bada e rimasi ancorata nella mia posizione. «Non troppo.» mi limitai a rispondere, mantenendo un tono neutrale.
«Chissà perché gli ascensori fanno quest'effetto.» sussurrò lui, staccandosi dal muro. Il rumore delle sue scarpe sul pavimento si propagò per tutto quel minuscolo spazio e mi sentii improvvisamente come se le pareti si stessero chiudendo su di me.
Doveva essere quella la sensazione che provavano i claustrofobici, perché non riuscivo più a catturare un filo d'aria. "
Quando Sana Kurata inizia a lavorare per Akito Hayama pensa che la sua vita rimarrà quella che ha vissuto negli ultimi otto anni.
Vive nella paura di essere vista, vista fino in fondo da qualcuno.
Fino a quando si rende conto di riuscire a sentirsi viva solo quando due occhi ambrati sono poggiati su di lei...
Akito Hayama dal canto suo ha dedicato tutta la sua vita al lavoro, al tentativo costante di riempire i suoi vuoti con l'unica cosa che lo fa sentire realizzato: il giornalismo.
Fino a quando le sue convinzioni saranno sconvolte da un uragano dai capelli rossi.
Una nuova storia, due vite opposte.
Due anime in cenere.

< Si sono Akito il fratello di Natzumi, ma penso che tu lo sappia già! > rispose lui freddo e distaccato, girandosi verso la chiesa. I suoi occhi si bloccarono sull’immagine dei due sposi felici che sorridevano, per il riso che la gente tirava addosso a loro. Tra quelle grida mancava la risata della sua Sana, mancava lei con la sua chioma ramata e il suo dolce profumo.
“Oh Sana.. mi senti? Ho bisogno di Te…” pensò Akito guardando il cielo.
****
Nello stesso momento due occhi color cioccolato stavano fissando lo stesso cielo, per un attimo avvertì un brivido e poggiò la mano al cuore, come se quella richiesta fosse arrivata fino a lei. Ma nessuno dei due poteva sapere che, le loro strade si sarebbero incrociate di nuovo.

Qualche settimana fa, se qualcuno mi avesse chiesto il senso della parola “Amore” avrei semplicemente risposto: “Un sentimento di affetto profondo per una persona, dolce, puro, tenero, romantico, sincero”. Ma, non avrei mai creduto che a breve, questo sentimento adolescenziale, giovane, avrebbe lasciato il posto ad un nuovo sentimento, intenso ed esclusivo per una persona basato, oltre che sull’affetto, su una forte componente sessuale. Ardore, attrazione, desiderio, passione, sesso, avrebbero presto bussato alla mia porta ed io non sarei stata in grado di oppormi a queste nuove emozioni.
Qualche settima fa, non avrei sicuramente mai creduto che l’ “Amore” sarebbe potuto essere ardente, capriccioso, carnale, fatale, focoso, proibito, profondo, travolgente.
Qualcuno sarebbe stato in grado di farmi suscitare emozioni nuove, inattese e incontrollabili.
Qualcuno sarebbe stato in grado di farmi provare un vortice di emozioni forti, appaganti, sconvolgenti, vive… che mi avrebbero totalmente travolto.
Quel qualcuno sarebbe stato in grado di farmi perdere il controllo, di infiammarmi, ardere, bruciare.
Questo “Amore” avrebbe dato un nuovo senso alla mia vita.

Lentamente la cercai.
Consapevole che quel gesto, mi sarebbe costato molto caro.
Ed eccola li, più bella di come la ricordavo, più donna di quanto avrei voluto.
Sana, la mia Sana, stretta in un vestitino che, in un passato non poi così tanto remoto, mi avrebbe fatto salire il sangue alla testa.
Tutto di lei mi sembrava diverso, eppure, non sembrava fosse passato nemmeno un secondo, dall’ultima volta che l’avevo stretta tra le mie braccia.
ESTRATTO DAL CAPITOLO 16
Ho deciso di cambiare il rating in arancione su richiesta di alcune di voi =)

Sana vive la sua quotidianità: scuola, amici, lavoro e Akito. Ma ad un certo punto qualcosa cambia, un contratto la metterà davanti a scelte difficili e situazioni complesse. Ma tra vecchi e nuovi personaggi i nostri due testoni preferiti riusciranno finalmente ad aprirsi l'uno con l'altra?

Quando aveva saputo del suo ritorno, non avrebbe mai immaginato di rincontrarla in quella situazione, mai avrebbe pensato di rivederla un giorno tra le braccia di un altro né tantomeno di desiderarla così ardentemente.
Nel momento stesso che decise di ritornare aveva dato inizio al suo tormento che, anche se all’inizio era riuscita a nascondere, ora si faceva sempre più incontrollabile.
Entrambi sapevano che era sbagliato, tutto era sbagliato: lui l’aveva tradita, lei lo aveva odiato, dopo molti anni si sono rincontrati e…ed era tutto sbagliato!

[Riverdale post 1x06] [Betty/Jughead]
Una raccolta di one shot per raccontare alcuni momenti, alcuni importanti e altri un po' meno, della relazione tra Betty e Jughead.
Tiene conto degli avvenimenti raccontati solo fino all'episodio 1x06.
DALLA PRIMA ONE SHOT:
“Ehi, Betty!”
La ragazza si voltò verso di lui. “Dimmi.”
“Per tua informazione, va bene se mi definisci il tuo fidanzato.”

" Perchè?"
" Perchè cosa?"
" Perchè te ne sei andata?"
" A New York?"
" Sì, perchè?"
" Perchè qui non c'era più niente per me, e la carriera era l'unica cosa che avevo"
" Avevi me"
" Avevo te?, tu avevi Funny, e io non potevo sopportarlo"
" Non te ne importava più"
" Non mi importava più?"
" No!, non te ne importava più, perchè se te ne fosse importato come dicevi, non ti saresti messo con Funny, mi avresti aspettato, mi avresti.....amato"
" Dio Sana non lo capisci???, non ho fatto altro che amarti e aspettarti tutta la vita.....