Il piccolo Goten non riesce a scrivere un tema... L'unica persona disponibile, per un aiuto, è il suo papà. Cosa combineranno quei due?
Piccola one-shot dedicata alla Festa della mamma.
Tanti auguri a tutte le mamme del mondo!

"Quel pomeriggio, Goku era tornato in vita.
Quella sera, Goku era tornato a casa."
.
"Già, finalmente poteva gridarlo al mondo intero: famiglia!
Loro erano tornati ad essere una famiglia e, per la prima volta dopo sette lunghissimi anni, il suo piccolo Goten si stava divertendo a cavalcioni sulle spalle dell’adorato padre..."

[ SPOILER ALERT: Stardust Crusaders / Stone Ocean / Diamond is Unbreakable || TW: ptsd / depression / flashbacks ]
[ Jotaro Kujo x Kakyoin Noriaki ]
...
Kakyoin aveva camminato fino alla stazione di Shibuya immerso nei propri pensieri. Arrivato al grande incrocio nel quale si snodavano numerose strade del quartiere alzò lo sguardo verso il semaforo.
Fu in quel momento che lo vide.
Alto, immensamente alto, sarebbe stato impossibile non riconoscerlo anche in mezzo a tutta quella gente. Sebbene fosse di un bianco smagliante, illuminato dai colori al neon che si mescolavano in piazza fra i toni del turchese e bluette, Kakyoin avrebbe riconosciuto quel cappello dovunque. Un cappotto lungo fino a terra, una pesante catena che scivolava dal lato sinistro del petto. Una sigaretta accesa tra i denti, la mano sinistra vicino alle labbra, quella destra infilata in tasca, una grossa busta di carta che pendeva dal polso.
Jotaro Kujo si trovava dall’altro lato della strada, con la fronte corrugata e gli occhi fermi sulle strisce pedonali. Quando il semaforo scattò dal rosso al verde, Jotaro sollevò lo sguardo e in quell’istante incontrò gli occhi di Kakyoin.
Il cuore gli si fermò nel petto, la sigaretta gli cadde dalle mani.
...

E ciò, implicava dover prendere l'iniziativa, proprio lei che per quanto ne sapesse, sarebbe stata comunque la sua prima volta e mai avrebbe immaginato sarebbe stata così poco romantica.
Aveva sognato tante di quelle volte di essere presa tra le braccia possenti del suo amato Goku, rassicurata con dolcezza e poi posseduta con passione. A tale pensiero, avvampò e si coprì il viso per l'imbarazzo.

Dal testo:
"Devi fidarti di me." le ripeté ancora una volta, come una nenia con cui, a stento, provava a convincersi.
"No, Goku. Stavolta non ci riesco." Gli occhi bassi e quelle labbra serrate e risentite dalle stesse parole che vi uscirono.
Il Super Sayan, a quel punto, non ci vide più. Doveva in tutti i modi convincerla, o nemmeno lui ci avrebbe creduto.
Una storia nata un po' di anni fa, una one-shot divisa in due capitoli che fino ad ora non ho avuto la certezza di pubblicare poiché credevo di non riuscire a finire come desiderassi. Ambientato durante il Cell Game, in quei nove giorni di estenuante attesa, anche io come tanti di voi, mi sono chiesta cosa stessero attraversando i coniugi Son, cosa passasse per la testa del guerriero più forte della galassia e nel cuore della forte e fragile donna che gli aveva stregato l'anima.
Questa è la mia versione. Spero vi piaccia. Enjoy ^ ^

[Jotakak] [Normal life! Au]
Kakyoin ha bisogno di qualcuno che gli spieghi biologia e Jotaro si offre per aiutarlo. Il ragazzo si ritrova poi costretto a fermarsi a casa sua e la situazione si evolve in un modo inaspettato, ma certamente apprezzato da Noriaki, che finalmente riesce a ottenere ciò che da tempo desiderava: una notte di passione con il suo compagno di classe.

[AU!Ereri | Parent!Levi] [+20.5k words]
Il piccolo supermercato in cui Eren lavora si trova di fronte ad una scuola materna, ed in un noioso pomeriggio autunnale osserva i genitori attendere il suono della campana per poter abbracciare i propri figli.
La sua attenzione viene attirata da un uomo rimasto fin'ora in disparte dagli altri genitori, e dalla bambina che corre fra le sue braccia.
`
Dal secondo capitolo:
“Quante volte ti ho detto che non devi allontanarti da me quando siamo fuori casa? Se lo fai un'altra volta ti verrò a prendere a scuola col passeggino.” la rimprovera il padre, indifferente all’espressione terrorizzata comparsa sul viso della piccola.
“Ormai sono grande per il passeggino, ho quasi cinque anni!”
“Ne hai fatto quattro lo scorso mese.” precisa il padre ed Eren scoppia a ridere, non riuscendo più a trattenersi.
“Cosa trovi di così divertente, moccioso?” domanda Levi e se uno sguardo potesse fulminare qualcuno, Eren sarebbe già polvere.»

Soli a casa, senza le bambine. Serata libera.
E cinque anni di astinenza dietro le spalle.
Fem!Goku e Male!Chichi

Tratto dal primo capitolo:
Bulma guardava incredula il marito e il suo migliore amico. Il sorriso che i due sayan avevano stampato sulle loro facce era in netto contrasto con le parole che invece i due avevano appena rivolto alle loro famiglie. Anche se lei, in tutta onestà, non riusciva a capire cosa volessero dire. O almeno la sua mente si rifiutava di farlo.
-Che significa che siete diventati delle divinità?- Chiese lei dopo alcuni istanti di smarrimento.
Tratto dal terzo capitolo:
Whis era fermo da ore con lo sguardo all’insù ad ammirare il vasto cielo sopra di lui. Scrutava silenzioso i pianeti che aveva intorno alla ricerca di qualcosa. Cosa fosse di preciso non lo sapeva nemmeno lui, sperava che guardando un po’ qua e un po’ là alla fine avrebbe capito cosa lo turbasse tanto quel giorno. Ma dopo tutto quel tempo con il naso all’insù non aveva ancora trovato nulla.
La trama si svolgerà circa quindici anni dopo la fine di dragon ball Z. Non terrò conto dei fatti avvenuti in DBgt, invece ci saranno riferimenti a DBsuper. Buona lettura!!!

Buon pomeriggio, EFP!
Eccomi qui, sono tornata! Quanto siete contenti?!? Hahahaha, spero che quelle siano lacrime di gioia XD
Comunque...eccomi ragazze, con una nuova AU sui miei personaggi e coppie preferite. Almeno non potete dire di non avervi lasciato in pace, o no? Hahahahaha, vi prego, abbiate clemenza con questa povera mente impazzita, incapace di intendere e di volere ogni qualvolta si tratta di Goku, Chichi, Bulma, Vegeta e tutta la comitiva a seguito! Questa volta niente Cucina: rimaniamo alla Capsule Corporation con alcune novità che spiegherò direttamente nella Nota introduttiva. Non vi resta che entrare e dare un'occhiata. Un grazie in anticipo a chiunque si voglia fermare.
Buona lettura,
BlueSon

Goku e Vegeta pensano sempre ad allenarsi e spesso scordano gli impegni di famiglia. In questa OS i due sayan scorderanno una promessa fatta ai loro figli ma questa volta non se la caveranno con un semplice "mi dispiace".
Tratto dalla storia:
I due sayan si scambiarono un’occhiata significativa prima di raccogliere il coraggio e raggiungere l’ampio salotto dove sapevano esserci quattro aure fin troppo familiari ad attenderli. Sbucarono titubanti dall'ingresso del soggiorno e li trovarono lì, seduti sul divano con le braccia conserte e le sopracciglia corrugate. Non appena si accorsero che i due sayan avevano palesato la loro presenza, quattro paia di occhi furibondi li inchiodarono sul posto, terrorizzandoli peggio di Zamasu dopo la fusione con se stesso.

Si erano sposati e il più grande sogno di Chichi si era realizzato, ma come avrebbe fatto a spiegargli in fondo cosa fosse un matrimonio e cosa esso comportasse? E quale miglior modo di iniziare la propria vita insieme, se non partire dal proprio nido d'amore.

In questa mini-long racconterò un episodio della vita di Goku e Chichi durante le festività. Qualcosa porterà la coppia ad allontanarsi e, questa volta, non sarà il nostro sayan a doversi far perdonare.
Tratto dal primo capitolo:
"Dopo varie notti all'insegna dell’amore, quella sera i coniugi Son si erano messi a dormire senza scambiarsi le solite effusioni e per la prima volta da quando erano sposati, Goku fu preoccupato da quella distanza."
Secondo posto nel Contest "Come neve nella notte di Natale" indetto da Nede sul forum di Efp

Tre mattacchione decisamente troppo suonate hanno deciso di mettere su una breve long tutta natalizia.
Siamo nel periodo pre-cyborg e come ogni anno Bulma decide di dare la sua festa di Natale, anche se molte cose nella sua vita stanno cambiando: nuovi amori sono alle porte tra dubbi, incertezze ed anche un pizzico di follia, mentre altri si riscoprono e si rinforzano, il tutto sullo sfondo del cupolone giallo più famoso della Città dell'Ovest.

[Eren/Levi] [Modern!AU] [Photographer!Eren]
“Posso farti una foto?”
Eren osserva il modo rapido in cui l’uomo sdraiato accanto a sé volta il capo, guardandolo con un’espressione incuriosita. “Come, scusa?” domanda senza smettere di fissarlo, portandosi una mano a grattarsi il pettorale nudo.
Il ragazzo punta il gomito contro il materasso e osserva rapito quegli occhi di ghiaccio genuinamente intrigati.
“Una foto… o anche più di una. Me lo permetteresti?”
Levi, così si chiama il proprietario di quello sguardo freddo e penetrante, inarca ancora di più le sopracciglia. “E’ una cosa che fai solitamente con tutte le tue avventure di una notte?”