Non avrei dovuto farlo. Non toccava a me, non ero niente per lui ma non avrei sopportato di vederlo stare male così ancora per molto. Lui mi voleva ma non lo sapeva, sarebbe stato mio. Avevo bisogno di lui.
Per una volta Louis, per una fottutissima volta lotta.
"Sta tranquillo Harry, sei talmente bello che se vuoi ti concedo l'onore di scoparmi e non di essere scopato" emanò una risata che mi fece tremare.
Avevo paura.
Dov'era Louis? il mio Louis.
Ti prego salvami.
Aiutami.
- Resisti..amore -
La pagherà, vedrai.
Lo amavo. Te le avrei dette quelle parole un giorno amore mio.
Vai via. Resta. Torna. Scappa lontano. Corri da me.
Non puoi dimenticarti di me..
No, non può essere vero, ti riconquisterò, sarai mio.
Queste frasi prese in ordine cronologico raccontano a grandi linee la mia storia.
All'interno di essa sono trattate varie tematiche, motivo per il quale ho deciso di svilupparla lentamente,capirete leggendo.
Larry rossa, romantica ma a tratti violenta.
Primo esperimento, spero vi piaccia. buona lettura! :)

Be my Harry, I'll be your Louis.

Una maledizione, un mistero, un'anima dannata, dietro i quali si cela un uomo bello, misterioso, affascinante, pericoloso e dannatamente sexy. Lei è l'unica che potrà sciogliere questa maledizione, ecco perché l'ha scelta. Bella, timida, impacciata, insicura. Riuscirà a farlo innamorare?.

Mi sedetti accanto a lui, e i nostri sguardi erano ancora uno a scrutare l'altro.
-Piacere, sono Harry, Harry Styles- esclamò lui raggiante porgendomi la mano.
-Lou- risposi soltanto stringendogli la mano.
-Mi piacciono le tue bretelle!- disse tirandole verso di sé per poi rilasciarle di colpo.
Mi massaggiai la pancia e vidi che lui fece per chiedermi qualcosa, ma mia sorella lo interruppe.
-Lou, dobbiamo andare, la mamma deve preparare la cena!- disse Lottie prendendomi per mano e portandomi via.
Mi girai verso Harry e lo salutai con un gesto della mano, e lui sorrise.
-Chi era?
-Harry. Harry Styles- risposi sorridendo e guardando per terra.
[It's Larry, bitches]

- Perché lo fai? Ci conosciamo da due giorni appena.
- A dir la verità andiamo in classe insieme dalle elementari. - rispose, girandosi dall'altra parte.
- Credevo che non lo sapessi nemmeno. Sono una tipa che non si fa notare. - bisbigliai, abbassando la testa.
- Ti sbagli. Io ti ho notata.

Tratto dal secondo capitolo:
- C'è qualcuno? -. dice una voce maschile provenire da sopra.
- Oh porca puttana corriiiiii -. dico a Bonnie spingendola verso la porta d'ingresso.
Subito Bonnie esce, lo sto per fare anche io quando qualcuno mi blocca prendendomi violentemente il gomito e girandomi verso sè.
- Chi sei! -. mi dice prendendomi il gomito e girandomi verso sè.
Lo guardo attentamente cercando di non perdermi nei suoi occhi nocciola, è un ragazzo, sembra avere la mia stessa età, ha dei capelli biondi portati all'indietro con la lacca ed uno sguardo da angelo, forse è un angelo.
No ma che sto dicendo, Mar datti una regolata per favore.
- Scusa..io.. -. dico continando a guardarlo fisso negli occhi.
Abbasso lo sguardo dopo un po' prendendo dalla tasca del mio jeans i soldi che gli avevo rubato e dalla borsa il suo computer.
Glieli porgo ma lui li respinge.
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Un’amore a rating rosso, una storia piena di emozioni e di sorprese. Una fan fiction un po’ incasinata e piena di problemi, ma con un lieto fine.
Questa è la storia di Mar e Justin.

"Sono una ragazza di sedici anni italiana però a causa di lavoro io insieme alla mia famiglia ci siamo dovuti trasferire a Wolverhampton, un paesino davvero carino, ma a me non andava giù perché avevo lasciato tutti i miei amici a cui ero molto legata.. Mi presento: il mio nome è Francesca ma preferisco essere chiamata Effe"

Dal Primo capitolo:
Che dire, io sono così, una perfetta fusione tra due mondi diversi, come mi aveva difinita una volta la mia migliore amica Juls, con i genitori figlia modello e con gli amici una diciottenne scatenata che vuole divertirsi. [...]
"Buon Giorno signori Parker, io sono Harry, il figlio dei portinai e loro sono gli altri ragazzi che vivono qui" Mi presentai, a persone di quel genere conta molto la prima impressione