Molti bambini li guardavano scioccati, e spaventati chiedevano ai genitori perché si stessero rincorrendo. Sono innamorati, tesoro. Rispondevano con aria sognante le mamme, volendo anche loro una relazione del genere.
Sono innamorati. Quella era la pura e semplice verità.
Alcuni signori anziani li guardavano malinconici, ricordando la loro gioventù ormai passata, ma senza rimpianti.
Alcuni uomini li osservavano invidiosi dell’amore che li univa.
Un amore che andava oltre le apparenze.
Un amore che aveva scavato nel profondo, fino a toccare il centro del cuore.
Un amore che nessuno avrebbe mai potuto definire passeggero.
Perché si amavano da otto anni, ogni istante di più. Ogni giorno si sorprendevano avvicenda con una premura, una frase, un semplice gesto.
Erano definiti da tutti due anime gemelle.
Erano destinati a stare insieme.
Se fossero stati divisi, si sarebbero ritrovati, a qualsiasi costo.
Perché si amavano. Il loro amore era puro, come quello dei bambini.
Perché si erano accettati con tutti i pregi, ma anche con tutti i difetti e tutti i problemi.

Ⅰ. first kiss ~ crème brûlée: Se credeva che vedere Isabelle in cucina fosse il caos, ora si ritrovò a pregare l’Angelo che quei due non cucinassero mai assieme. | 904 parole |
Ⅱ. loving kiss ~ meringa e frutti rossi: Voleva desiderarlo per non dimenticare cosa si provasse nel farlo. | accenno angst ● 808 parole |
Ⅲ. passionate kiss ~ tiramisù: Il Nephilim dovette ammettere che aveva ragione: Magnus non era uno che di cui ci si scorda tanto facilmente, Magnus non aveva fatto nessuna festa “l’altra notte” e, cosa più importante di tutte, Magnus non aveva un letto – ma un materasso buttato a terra con coperte indecenti sopra di questo. | 1.188 parole |
Ⅳ. flirty kiss ~ gâteau au chocolat: Per una volta, qualcuno si stava prendendo cura di lui, ed Alec era felice che questo qualcuno fosse Magnus. | 1.181 parole |
Ⅴ. stolen kiss ~ tarte aux pommex: A ballare assieme furono Magnus e Clary, la rossa ridacchiava divertendosi come una matta e Alec la immaginò da piccola mentre ballava con i piedini sui quelli di Luke, volteggiando nel suo bell’abitino rosa confetto. | 643 parole | ◇

***STORIA REVISIONATA***
La spinsi contro al muro, cieco di furore e senza troppe cerimonie le misi dentro due dita. Non era bagnata, ma non mi importava se le facevo male. Non volevo farla godere, volevo solo dimostrale che potevo essere predominante anche io. Non potei farle male perché si bagnò subito.
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Per tutti quelli che hanno bisogno di calore anche in estate una storia molto hot, afosa, come il sole italiano!
Vi prego di recensire a più non posso! E' la prima storia che scrivo e ho bisogni di critiche per capire dove sbaglio o dove vado bene!! Buon divertimento! ;)

La protagonista di questa storia? E' una ragazza innamorata della vita, dello studio, della musica anni ottanta e di...Lui! Caratteristica particolare? Nessuna.
Lui? Cristiano Mattei, ragazzo innamorato della vita, della musica commerciale di oggi e del calcio! Caratteristica particolare? Occhi grigi e bellezza disarmante! La sua personalità è celata dietro una maschera.
Tra amicizie, amori e tanto divertimento vi invito alla lettura di questa storia, con la speranza che possa piacere a qualcuno!:D

Ambientato subito dopo Città di vetro
Clary si sveglia nel suo letto accanto a Jace e i suoi pensieri volano a ricordi lontani.
Attenzione spoiler di Città di vetro quindi chi non vuole anticipazioni non legga.

Questa è la storia di una notte magica e mervagliosa di una ragazza innamorata. è come dovrebbe andare ogni prima volta!

Ho voluto mettere i personaggi d shadowhunter su FB immaginandomi le loro conversazioni in chat e sui post, compresi i guai che potrebbero combinare stando su FB.
Spero di riuscire ad essere comica...
Dal primo capitolo:
Clarissa "Clary" Fray
Questa sera Banane!!! –con Jace Lightwood
A Isabelle Lightwood e Magnus Bane piace quest’elemento.

C’era qualcosa, in Gabriel, che le faceva venir voglia di combattere affianco a lui – ed era l’amore. Il modo in cui il Lightwood la guardava mentre teneva miseramente un arco era lo stesso modo in cui una bambina avrebbe guardato una bambola in una vetrina o come Tessa fissava i libri di una biblioteca in cui non era mai stata.
Lui ruotò ancora attorno a lei e il suo viso sbucò sopra la sua spalla per analizzare il modo in cui la mano avvolgeva l’arco, un sorriso sbocciò sul suo viso, «l’arco è impugnato correttamente, brava». Cecily si gonfiò d’orgoglio. ◇
| post-CPss ● Gabriel/Cecily ● 1.746 parole ● auguri a Sick! ♡ |
Piccola Heronwood per la mia piccola (mica tanto) Sick, che oggi compie la bellezza di vent'anni e ama questi due molto più di quanto li ami io.
Ma si sa, per amore si fa di tutto. E io scrivo una Heronwood.
Non ci sono particolari spoiler per chi non avesse letto CPss, ma la comprensione sarebbe maggiore nel caso lo aveste fatto.

' “Baciami,cavolo. Baciami!” Le sue mani si posarono dolcemente sul mio viso,e accarezzandolo,fece segno di no con la testa. '
Questa è la storia su due ragazzi,maturi,ma molto misteriosi. Soprattutto lui. E' una storia d'amore,una storia divertente,ma con dei ricordi del passato che scuotono le memorie del ragazzo. Lei cerca di stargli dietro il più possibile. Da una semplice cottarella,passerà a qualcosa di molto più impegnativo e serio.
“Mh,Derek?”
“Si?” Chiuse il menu e cominciò a guardarmi.
“Perché la coca cola?”
“Vuoi davvero saperlo?”
“Certo. "

Melissa gli accarezzò il volto duro. E quella cicatrice sulla guancia, da guerriero. Percepì la sua forza rinata. Lesse gli occhi decisi, infuocati.
"Vinci per me domani, squalo."
"Ho già vinto."
La baciò, come fosse la prima volta. O l'ultima.

Ambientazione: Shadowhunters -Città Degli Angeli Caduti.
Nel capitolo 8 (Camminando Nelle Tenebre) Jace riceve una foto da Alec, dove quest'ultimo è assieme a Magnus. I due nella foto sono a Berlino, quindi questa OS è ambientata a Berlino, subito dopo che Alec ha mandato la foto a Jace.
Coppia: Ovviamente MALEC (*_______*) perciò slash (ragazzi che fanno cose con ragazzi u.u)
Rating: ROSSO. E' presente una scena di sesso, perciò se non siete interessati o se pensate che sia troppo volgare, non leggete!
DAL TESTO:
Appoggiò l’orecchio contro il cuore del Cacciatore. Batteva forte. Batteva per lui. Solo per lui. E finché quel cuore avrebbe battuto lui si sarebbe sentito vivo, amato, completo.
“Ti amo Alexander.” Gli sussurrò contro la pelle. Alec gli infilò le dita tra i capelli e glieli accarezzò dolcemente, come solo lui sapeva fare, e:
“Ti amo anch’io Magnus.” Rispose sincero.
#Aletta_JJ ©
## OS di MIA creazione ##

[Clary/Jace][Mode Incest][Flashfic][500 words]
Era sbagliato, l'amore che provava per lui.
Era qualcosa di orribile, di sovrannaturale, di impossibile.
Come fai ad amare qualcuno con il tuo stesso cognome?
Come fai ad amarlo e a non passare la notte a piangere?
Flashfic posizionata in un momento imprecisato tra il secondo e il terzo libro,
quando erano convinti di essere fratelli.
Mia prima storia nel fandom di Shadowhunters, abbiate pietà x3
La mia gola è secca. Sento la prima lacrima spuntare e rigarmi la guancia. La frego via con rabbia, lasciando che le dita incidano la pelle. Lo sguardo di Jace su di me è costante. Non voglio piangere davanti a lui.
– Stai cercando di odiarmi, non è vero? – Perché la mia voce è così gutturale?
– Cerco – risponde lui in un sussurro. – Ma più passa il tempo, più mi rendo conto che non potrò mai odiarti. –

È notte fonda. Katelynn sta cercando di concentrarsi sul libro che sta leggendo, cercando di non pensare a dove possa essere finito Julian a quest'ora. Di solito, mesi fa il venerdì lo passavano divertendosi in camera da letto, ma ultimamente le cose sono un po' cambiate.
Quando viene svegliata dal marito, ormai mattino inoltrato, si rende conto che c'è qualcosa che non va. Infatti, Julian è ubriaco, e viene a scoprire una cosa che farà cambiare la loro vita per sempre.

Clary gira per l'istituto in cerca di un posto tranquillo per riflettere...

“Non posso, non posso.” aveva sussurrato tra le lacrime, una mano sullo stomaco quasi a reggere un peso invisibile che cercava di trascinarla a terra.
Lui le si era avvicinato, devastato, impaurito. Non capiva. Andava tutto così bene. Perché piangeva?
“Janette ti prego, ti prego guardami.” l'aveva supplicata, la voce rotta.
Lei aveva scosso la testa, rifiutandosi di alzare lo sguardo “Non posso.” aveva ripetuto, voltandosi per andarsene. Lui le aveva afferrato delicatamente il polso, ma aveva subito lasciato la presa non appena l'aveva sentita sobbalzare spaventata, rilasciando un lieve singhiozzo.
Lei aveva paura. Aveva paura di lui. E lui non aveva potuto fare niente mentre lei si allontanava se non accasciarsi a terra, il petto squarciato da un'enorme ferita che solo lei, lei che ne era la causa, avrebbe potuto curare.