Akihiko è appena tornato da un viaggio di ricerca e si comporta in modo un poco ambiguo, il che mette in ansia Misaki. Riuscirà a scoprire cos'ha?
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Questa è la mia prima traduzione, trovate questa piccola 'side story', scritta da Fujisaki Miyako-sensei, in un extra di Junjou Romantica, perdonate gli errori e le sviste. Spero vi piaccia!

Misaki ha deciso di rivelare la sua relazione con Akihiko al fratello Takahiro, con il cuore pieno di paura e di speranza per il nuovo anno, il ragazzo dai occhi verdi raccoglierà tutto il suo coraggio per dire quelle parole che tanto hanno atteso di essere pronunciate. Tra lenzuola di seta e cibi prelibati, riusciranno Misaki ed Akihiko ad avere il loro tanto agognato lieto fine? PS: Continuazione di "La magia di San Valentino" e "L'amore non muore mai"

Si rese conto solo ora del liquido caldo che scorreva dai suoi occhi, inumidendo la maglia del moro.
Sollevò le braccia attorno alla sua schiena, stando attento a non svegliarlo.
Era così giusto.
Amarlo era la cosa più giusta al mondo.

Ciel, il Cane della Regina, ha deciso che per una volta poteva vedersela da solo con Undertaker, l'oggetto misterioso avrebbe trovato risposta e lui sarebbe tornato ai suoi affari. O questo, almeno, era quello che sperava..
Estratti:
Spostò le carte che vi aveva poggiato sopra quando la porta si chiuse dietro a Sebastian. La fissò ancora a lungo, finendo per bere l’intero contenuto della tazzina senza rendersene conto. Lasciò il dolce da parte, non ne aveva affatto voglia, il che di per sé significava che qualcosa lo turbava.
[...]
“Conte, non siete il vostro maggiordomo, siete solo Ciel Phantomhive. Il pargolo del mio precedente datore di lavoro.. se così vogliamo chiamare vostro padre.”
[...]
Ciel s’irrigidì nel sentire le unghie del Becchino accarezzargli il viso. “Statemi lontano, Undertaker.” Ringhiò ritrovando l’usuale fierezza che lo caratterizzava anche nelle situazioni più disperate. Gli ci volle poco, il tempo di sentire il freddo della pietra contro la nuca, per rendersi conto di quanto sciocco era stato nel rispondere.

Rin si irrigidì all'improvviso e scattò all'indietro, paonazzo.
«Ha—Ha...»
Haruka batté gli occhi un paio di volte. Era stato troppo diretto per i suoi ormoni?
«HA—»
«...Rin?»
«Mistaidicendochestoiosopra?»
“...Oh.”
I nostri due idioti fanno a palle di neve, si bevono una cioccolata calda mentre guardano un film horror e poi... la prima volta è sempre imbarazzante.

L'avrebbe fatta pagare al suo compagno di averlo ridotto in quello stato. Stava letteralmente impazzendo, non sarebbe resistito ancora a lungo. Lo voleva, voleva possedere quel piccolo corpo, forse troppo magro per un ragazzo di sedici anni, solo per convincersi di essere l'unico in grado di proteggerlo e custodirlo con la propria vita. Come poteva definire un sentimento del genere?

Una malattia incurabile e mortale scorre nelle vene di Onodera. Non si aspetta di vivere oltre i trent'anni. Riuscirà Onodera a superare la sua paura dell'amore prima che sia troppo tardi? Come finirà questa tragica storia d'amore?

Si diresse in cucina, aprì il frigo e prese un piatto coperto da una pellicola. Sopra, troneggiava un post-it giallo con su scritto “riscaldare in microonde per cinque minuti”.
Sospirò lievemente, cercando di ignorare il leggero aumento del battito del suo cuore.
Da quando era stato male, il suo capo aveva colto l’occasione per introdursi sempre più nella vita del giovane editore. Lo costringeva a mangiare con lui almeno un pasto al giorno- la cena preferibilmente, così magari poteva restare anche per la colazione. E quando Takano non poteva mangiare con lui, gli preparava il cibo, scrivendogli delle brevi istruzioni sulla cottura.

[AU: In questa storia Loki ha vinto contro gli Avengers]
La vendetta è dolce, talmente dolce da diventare, se troppa, amara. Talmente dolce da colmare ogni vuoto, ogni emozione, ogni fibra fino a nauseare, da diventare... altro.
Eppure vendetta è l'unico nome che può dare a quello che vuole, l'unico modo per riempire quel doloroso vuoto, per cancellare il tradimento di chi, più di ogni altro, ha sempre avuto il suo amore, Thor.

" Come al solito c’eravamo ricascati.
Io c’ero ricascato!
E adesso mi ritrovo qui, praticamente spalmato sul solito muro, della solita vietta imboscata, mentre cerco – inutilmente! – di non farmi uscire mugolii ancora più imbarazzanti di quello che dovrebbero essere in realtà, dei quali so già mi pentirò da qui all’eternità ..."
One-shot scritta a quattro mani insieme a Terry, su un paring che noi adoriamo a dir poco^^

C’era stato un tempo in cui un uomo dai capelli neri, completamente pazzo, lo faceva correre per le strade di Londra a qualsiasi ora del giorno e della notte a caccia di ladri e assassini, mettendolo nei guai con i suoi colleghi della clinica ed i suoi pazienti…e rendendolo incredibilmente felice.
Quando quel meraviglioso pazzo era uscito dalla sua vita con un gesto drammatico del suo lungo cappotto senza neanche guardarsi indietro, nella sua vita erano rimaste solo tre cose: il suo lavoro, Amelia e Matthew.
Ed erano state queste tre cose che gli avevano impedito di lasciarsi andare e crollare.
Da sei anni le sue giornate erano organizzate in modo quasi militare:ogni giorno la stessa tabella di marcia.Nessuno dall'esterno avrebbe mai immaginato che in quella macchina bene oliata ci fosse un importante pezzo mancante ed era passato talmente tanto tempo dall'ultima volta che qualcuno gli aveva fatto domande sulla sua Omega che se per caso si ritrovava ad affrontare quell'argomento con un estraneo, John si limitava a fare un’espressione triste e a scuotere la testa, mettendo a disagio il suo interlocutore.

Nel manga abbiamo sempre letto cos'è accaduto a Takano-san dopo che Onodera è scappato via, quindi il divorzio dei suoi genitori, la depressione, la relazione con Yokozawa ecc... Ma di Onodera oltre a una presunta relazione con An-chan e il suo lavoro nelle pubblicazioni Onodera, non sappiamo nient'altro. Per cui mi sono concentrata su questo. Cosa farà Ritsu con l'arrivo di amici del passato? E come si evolverà la relazione con Takano?

Dante X Virgilio, non troppo yaoi (quanto basta). E' una rivisitazione della prima parte della Divina Commedia, un po' riassunta e un po' inventata. Spero vi piaccia!

"[...] La falce fece scivolare la mano, che tornò lungo il suo busto. Si voltò, tenendo la testa china, procedendo con un passo lento verso la porta che sembrava distante chilometri, ma anche più vicina di quei pochi centimetri che realmente lo dividevano da questa. Toccò la maniglia d’acciaio. Era fredda, mentre Stein era così caldo… La tirò verso il basso, aprì la porta e uscì, chiudendola dietro di sé. Non aveva tempo per i rimpianti e neanche Stein ne aveva. [...]"
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Vicenda al fine di modificare il finale del manga. Dedicata a Marumind. Ringrazio chi leggerà e auguro una buona lettura -almeno lo spero-!