Luhan nemmeno si rende conto di essersi incantato. E’ bellissimo, sembra arte pura. Il suo respiro si fa pesante, e non può affermare che sia per la paura.
Il ragazzo ha un’espressione tra il divertito e il sadico, e Luhan si risveglia dai suoi pensieri solo quando gli soffia sulle labbra. Il suo alito sa di arnica montana.
“Mettila così…” mormora, la voce suadente, roca ma dolce.
Un centimetro li divide.
“Tu sei il bello…” il suo respiro gli solletica il labbro superiore, facendogli socchiudere gli occhi come se fosse perso in un luogo che non esiste, dove ci sono solo lui e il ragazzo che ha di fronte, “e io sono la bestia.”
[In revisione. Primi 4 capitoli modificati]

È estate quando si incontrano per la prima volta.
Taemin è tutto libertà e vita,‭ ‬Minho tutto noia e incertezza.
È ‬inverno quando si vedono di nuovo dopo i fatti di‭ ‬quel‭ ‬giorno.
Taemin è tutto timidezza e sensi di colpa,‭ ‬Minho invece, ferite e nostalgia.

Kim Kibum è un non udente. Ha perso l'udito da piccolo e non ricorda le voci dei suoi genitori, anche se in una parte nascosta del suo cervello sente un suono, una voce che lo chiama quando è triste. Si ricorderà solo QUEL giorno di chi è... come QUEL giorno desidererà ardentemente udire. Ma c'è davvero una speranza per lui? E se lui volesse "sentire" perchè c'è qualcuno d'importante nel suo cuore?
[JongKey]

Sotto il cuscino, Kibum nascondeva un diario.
Quelle pagine a righe, stropicciate e lese per il troppo utilizzo, erano le sue uniche confidenti. Silenziose e fidate, avrebbero custodito il suo segreto per sempre.
O almeno, questo era ciò che Kibum sperava con tutto sé stesso.
[JongKey]

Non solo Kim Kibum era in grado di destreggiarsi con l’energia pura, un’abilità innata estremamente rara, ma era anche la chiave d’accesso al trono di Chosun. Cose che un ambizioso e scaltro come Heechul non poteva ignorare.
(dal prologo)
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- Io…mi sento vuoto. – disse semplicemente.
Vuoto? Non c’era niente di vuoto in quello sguardo ammaliante, in quelle labbra del colore dei fiori di ciliegio, in quegli sguardi decisi e al contempo imbarazzati. Come poteva essere vuoto, Key, quando era tutto il suo mondo?
Sopra di loro le nubi si stavano aprendo, rivelando sprazzi di un cielo puntellato di stelle. Jonghyun fissò gli occhi neri e profondi di Key, insondabili e affascinanti quanto la notte più misteriosa. Così belli che anche le stelle avevano decisi di specchiarvisi.
-Tu non sei vuoto, Key - disse Jonghyun, -io vedo l'universo nei tuoi occhi. - (dal capitolo 9)
jongkey, accenni 2min

“Posso farcela… Posso farcela.” Jonghyun mormorava a se stesso.
Gli mancava solo l’anno da inserire. Voleva andare indietro nel tempo o nel futuro?
“2115, non voglio rischiare… 2115 è perfetto.”
Una sola cosa era chiara, su quello schermo la data venne alterata.
La destinazione non era più il 2115.
Era il 1930.
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“Jonghyun, non dimenticarti di me.”
Una lacrima, due, tre, poi innumerevoli lacrime iniziarono a sgorgare dai suoi occhi felini mentre pronunciava simili parole.
“Non lo farò mai, Kibum. Mai.”
(Jongkey)

JongHyun correva per la piccola cucina, entusiasta, sgattaiolava tra le gambe della sua noona e tirava il grembiule di sua madre con le piccole manine paffute. Dal tavolo gli giungeva un profumino invitante, così si sollevò sulla punta dei piedi e provò a dare una sbirciatina. C’era un vassoio lì in alto, non molto grande, ma sembrava custodisse qualcosa di davvero delizioso.

Taemin ha visto la scena, al mattino presto. Sembrava un macabro quadro gotico particolarmente rivoltante. Il sangue per terra formava delle graziose piroette.
“Aggraziate”, aveva pensato.
Come lui.

“Dovresti lasciarmi il tuo numero”. Voleva sembrare sciolto e disinvolto, ma era certo che la velocità con cui aveva parlato avesse rivelato il suo nervosismo e l’aver abbassato lo sguardo a terra l’aveva sicuramente tradito.
Kibum tornò verso di lui, un sorriso storto sul volto.
“Mi vuoi chiedere di uscire?” domandò.

E’ l’anno 1913. Kim Jongin e Kim Jongdae sono i valletti di “Foxcombe House”, possedimento della famiglia Wu, migrata in Inghilterrà per seguire il successo commerciale di Kristopher Wu avuto sia a Shangai e a Londra. Lui e sua moglie, l'ereditiera Jessica, adesso possiedono la tenuta, tanto da essere disprezzati dagli abitanti. Un vagabondo proveniente da Seoul appare sulla soglia di casa loro e all’improvviso la vita dei Fratelli Kim si ritroverà ad essere stravolta e destinata a finire in rovina.
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[Autrice : apennyforseoul ; Traduzione : SilverLight]

[Dal cap 10] Quegli occhi... quei bellissimi occhi esotici... perché lo stavano fissando in quel modo? Perché lo stavano guardando come se potessero vedere attraverso lui?
Th-thump. Th-thump.
“J-Jjong...” Key balbettò il nome dell'altro allarmato, il suo cuore battè veloce nella sua cassa toracica quando la mano che stava sul suo petto si sollevò, toccando dolcemente il suo mento per poi salire e toccare con i polpastrelli le sue labbra rosa e morbide.
Th-thump. Th-thump. Th-thump.
Cosa... cosa stava facendo?
Cosa stavano facendo?
Perchè non riusciva semplicemente a spingerlo via? Perchè i suoi occhi erano ancora più vicini?
Il suo tocco... le sue dita tiepide... cosa stava accadendo? Perchè si sentiva così bene?
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(Dal trailer del video) In questo mondo nessuno è al sicuro. I mostri sono fuori controllo. Una volta morso, perdi tutto ciò che eri e diventi una bestia. Ma cosa faresti se una di loro non riuscissi ad ucciderla?
Se la volessi proteggere?
Cosa faresti se ti innamorassi?
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Autrice originale: CruorCorvus.
Traduzione a cura di: Leni_noona
[MESSA IN PAUSA DALL'AUTRICE]

"Non ho visto il tuo amore Jonghyun, e non ho visto questo.” Si chinò di nuovo, un bacio più deciso.
“Questo cosa?” esalò il principe.
“La salvezza.”

Ti ho incontrato lì dove la terra incontra il mare.

Kim Kibum, 21 anni. Vivo a Seoul, da solo, in una casa non molto grande.
Lavoro in un bar, sopravvivo come meglio posso.
Ho un particolare problema: Cerco di far uscire il dolore che mi porto dentro, provocandomi altro dolore.

“Kibum, perché continui a pretendere che il giorno non nasca? L’alba non è poi così male.”
“Sì, se ti costringe ad andare via.”
Questa è una storia sull'amore e sul peccato.