"Avevano iniziato a girare da meno di una settimana e già aveva una bella serie di lividi addosso.
Ma erano le riprese di un film discretamente d’azione, giusto? Lui era un supereroe che combatteva i cattivi e qualche botta poteva prenderla anche lui, giusto? E poi gli allenamenti erano duri e gli stuntmen severi, giusto?
Sì, tutto corretto, se non fosse che quei lividi, Chris Hemsworth se li era procurati in una sicura quanto apparentemente innocua camera d’albergo, per la precisione, a causa di un suo caro collega di nome Tom Hiddleston..."

«C’è solo un piccolo problema, adesso.» Riprese a parlare, sotto gli occhi attenti dell’altro. «Ho bisogno del tuo anello, così che tuo padre sia effettivamente certo del rapimento.»
Il Principe sorrise, muovendo appena le gambe per cercare di mettersi comodo.
«E scommetto che l’anello non è sul mio dito.» Disse, umettandosi le labbra. «Di questi tempi, Eric, non è saggio portare addosso gioielli, degli assassini balordi come te potrebbero uccidere per un anello tanto prezioso.»

"Zabuza aprì gli occhi di scatto, rilassando la presa sulle sue mani. L'eco di quella voce rimbombava in mezzo allo scrosciare della pioggia, fin dentro la sua testa. L'avrebbe riconosciuta anche in mezzo al frastuono più insopportabile.
[...]si sentiva soffocare dai suoi stessi pensieri. Il respiro si era fatto grosso, come se l'ossigeno non bastasse mai. Avrebbe voluto urlare. Oh, l'avrebbe fatto - se una piccola ma forte mano non gli avesse artigliato il polso, reclamando la sua attenzione. 
[...]
Dopo quello che parve un secolo, qualcosa si mosse nell'aria, partendo dai loro corpi. Elettricità."
****************
 
- Un Missing moment dal punto di vista di Zabuza, il quale si mostra sotto un aspetto più umano (nella speranza di non aver azzardato troppo! ndA).

"Non avevo mai toccato un altro uomo, non avevo mai neanche minimante desiderato far scorrere le mie mani su una pelle maschile. Baciare una bocca virile o addirittura infilare una mano in un altro paio di boxer. Ma Tom era un’eccezione. Era una perversa eccezione a tutto."
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[Sequel di “Making my imagination run wild” e “Undisclosed Desires “]

[Coppia Hemsworth/Hiddleston]
Era emozionato all'idea di riprendere il ruolo del Dio nordico e di approfondire il suo carattere, ma c'era qualcos'altro che lo rendeva vagamente ansioso. E anche se aveva cercato di nascondere quell'incomprensibile voglia, il rivedere Chris dopo tutti quei mesi lo agitava non poco.
Forse era stato l'aver passato talmente tanto tempo con lui da non riuscire a resistere alla ovvia lontananza, ma... qualunque scusa utilizzasse la verità era che gli era mancata per davvero la presenza dell'interprete di Thor.

Erano mesi che faceva il conto alla rovescia per quel momento, erano mesi che ogni mattina si alzava e la prima cosa che faceva era sbarrare con una bella X rossa il giorno appena trascorso sul calendario. Ogni giorno che passa, Chris diventa sempre più impaziente e distratto, quasi –ed effettivamente è così- abbia soltanto un pensiero per la testa.
Tom, si chiama quel pensiero.
~
Prima fan fiction senza pretese in questo fandom, spero di non aver scritto minchiate ;_; yo.
[ Hiddlesworth – lemon – raiting rosso ]

[Iason Mink x Riki]
Non poteva esserci tradimento se prima non si passava per la fiducia...
La fiducia? Non l'avrebbe mai data a quell'uomo, mai.

Digitò ‘SebastianxCiel’ su Google e, benché il motore di ricerca fu estremamente veloce, il cuore di Ciel iniziò a pompare ad una velocità esorbitante per l’ansia del responso.
[Ambientata durante l'OAV 'Kuroshitsuji: the making of']
{Two shot (ovvero fanfic di 2 capitoli in tutto) Sebastian x Ciel e questa volta sarà completo ;D}

[Dirty Dancing 2]
“Io sono Katie, tu come ti chiami?” gli chiedo, prima di partire.
“Javier.” risponde, stringendomi la mano che gli ho appena teso.
Che mi sia persa... Soltanto per trovare lui?

Quando Harvey dà a Mike le chiavi di casa sua, lo fa senza troppa convinzione: anche se ha promesso che potrà usarla quando lui non c’è saranno poche le occasioni in cui sarà fuori per lavoro, e d’altra parte il giovane associato non sembra aver bisogno di un appartamento enorme dotato di ascensore per impressionare le ragazze. Lo pensa con una punta di gelosia che non dovrebbe davvero provare, e che si affretta a rimuovere dalla sua mente.
[Haevry/Mike]

"Sei eccitante..." Gli sussurrò all'orecchio, tornando a muoversi in lui. Ogni spinta aveva sempre meno controllo, c'era solo godimento, non riusciva a percepire nient'altro. Solo quel corpo caldo e fremente che gemeva solo per lui.
"Più forte..." Un gemito acuto si fece strada tra gli ansimi sconnessi.
"Come vuoi principessa..."

Cammino su un largo marciapiede, facendo lunghi respiri, con l'ipod nelle orecchie. Uscire a correre così presto mi è sempre piaciuto. A quest'ora del mattino, New York è già sveglia. Soho mi si apre davanti agli occhi, la maggior parte delle serrande ancora mezze abbassate, i commessi dei negozi intenti a spazzare gli ingressi e a sistemare gli scaffali.
Silenzioso, pulito, calmo come solo l'alba poteva presentarmelo.
Il nostro posto.

"Un gioco stupido, diabolico, meschino, sensuale, piacevole ed estremamente …
Liberatorio …."
Questi i pensieri di Ciel nel percepire le labbra del proprio Maggiordomo sulle sue.
Ma cosa accadrà poi?
Cosa accadrà in seguito?
Sebastian si prenderà comunque l'anima del piccolo Conte Ciel Phantomhive?

"- Chi c'è?! - gridai terrorizzato"... "Un ragazzo. Era nudo." "...i suoi occhi; erano due fiamme intense, e anche i suoi capelli mossi e scarlatti, sembravano bruciare come fuoco." "- Chi sei..? – domandai istintivamente. Il ragazzo non si mosse, sbatté le palpebre e prese a respirare intensamente, mentre i suoi muscoli pronunciati, guizzavano come sotto sforzo. Indietreggiai. “Non è possibile..” pensai, tremando improvvisamente."

Quando non si parla la stessa lingua, quando non si hanno le stesse usanze, quando l'odio ci divide, in cosa possiamo trovare unione?