Recensioni per
Prima dell'alba
di Stellareika

Questa storia ha ottenuto 245 recensioni.
Positive : 245
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
02/11/19, ore 11:20

Evviva, un nuovo capitolo della storia! E che capitolo. Denso e pieno di cose interessanti. Partiamo con il cazziatone di Santuzza al suo tronfio allievo Ruggero, che proprio non riesce a capire di non essere in mezzo a un videogame, ma bensì di una imminente guerra sacra. Ben gli sta l'umiliazione impartita dall'algido Mu, che viene inviato dal Sommo Shion ad aiutare - giustamente - la povera Santuzza a scalare l'altrimenti improbabile salita fino alla Tredicesima Casa. Un gesto di grande delicatezza, non c'è che dire. Mi piace come usi i personaggi che popolano il Santuario in funzione alle necessità del racconto. Mu qui è una mera comparsa, ma c'è e usa il suo potere di lemuriano come ci si aspetterebbe da lui, con grande coerenza rispetto al canon. Insomma, la tua storia si inserisce perfettamente nella linea della narrazione originale e non posso che continuare ad ammirarti per come riesci a proporre le tue personali deviazioni pur garantendo una coerenza con l'originale. Ma non divaghiamo oltre, e procediamo con il commento. Nel secondo quadro ritroviamo un sempre più rancoroso Kanon che si allena per i fatti suoi in attesa del rientro di Saga. Il poveretto non immagina di essere osservato dal Capitano Kiriakos, colui che fin dall'inizio del racconto gli ha sempre riservato trattamenti degradanti e ben poca simpatia. L'uomo dimostra un certo acume e davanti alla prodezza di Kanon elabora un'incredibile quanto affascinante ipotesi. Povero Kanon, vittima delle sue stesse trame! Da orchestratore diventa per tutti esecutore materiale dell'omicidio di Gunnar, scagionando di fatto Saga agli occhi di Shion. Solo Santuzza ci aveva visto giusto, ma pare evidente che le sue visioni incontrino ben poca accettazione da parte di Shion. Lo accenni senza dirlo apertamente, ma fra i due non è mai corso buon sangue. Forse per questo, o forse perché in effetti la tesi del Capitano Kiriakos fila liscia, tutti i sospetti finiscono per concentrarsi sul povero Kanon. Innocente non è, ma nemmeno colpevole. Cosa farà ora Saga? Cavalcherà la tigre della colpevolezza del fratello, scagionando se stesso? oppure? Ah, come non vedo l'ora di saperlo! Intanto il capitolo si chiude in maniera tragica, con Marisol che apprende dell'arresto e di Kanon e della terribile accusa mossa contro di lui. Lei, che conosce la verità, non può fare davvero nulla per salvarlo. E in fondo, forse, nemmeno lo vuole. Quanto è amara l'ultima frase. Suona come una bella scusa per lavarsene le mani e mettersi la coscienza a posto. Oppure è solo la triste verità. Al Santuario nessuno è amico di nessuno. Ognuno gioca la propria partita. Non c'è spazio per la pietà quando si rimesta nel torbido come hanno fatto Kanon e Marisol...
Grazie per questo interessante aggiornamento. Attendo il prossimo con fermento.
Un abbraccio e alla prossima!!
Nakata

Recensore Master
22/10/19, ore 17:58

Eccomi qua!
Sono davvero felice di leggere un tuo nuovo capitolo :)
Direi che i personaggi che appaiono sono parecchio tormentati!
Parto da Shion e Dohko, con Shion chiaramente preoccupato che la maledizione dei Gemelli possa riversarsi anche su Saga; con un saggio Dohko che lo consiglia di ritirarsi sullo Star Hill per prendere con calma una decisione e mettere alla prova il Cavaliere di Gemini.
Nel frattempo Kanon e Saga stanno passando, ciascuno per proprio conto un misero compleanno; pieno di tormenti ed ambizioni malcelate.
Povera Menodora!
Ora è vittima del lato oscuro di Saga e ne è diventata l'inconsapevole burattino!
In tutto questo una luce di speranza arriva dal ventre di Marisol!
Atena è dentro di lei, ne sono sempre più sicura!
Spero davvero che in qualche modo riesca a salvarsi!
Rinnovo i complimenti ed al prossimo capitolo!
Narclinghe

Recensore Junior
04/10/19, ore 17:05

In questo capitolo assistiamo a un fitto intreccio di sentimenti, dubbi, notti in bianco e pensieri perversi. Direi che il filo rosso, salvo il quadro di Marisol, che infatti sta nel centro del capitolo a fare da spartiacque, è quello del turbamento. Apriamo con un dialogo a distanza fra i due vecchi saggi del Santuario, Dohko e Shion, che condividono opinioni non proprio positive sulla nuova leva dei Santi di Atena. Come dar loro torto, con quello che hanno passato per colpa di Aspros? Non stupisce, quindi, il saggio consiglio di Dohko, che impone a Shion un periodo di riflessione nell'eremo dello Star Hill affinché la solitudine gli porti consiglio e dissipi una volta per tutte le nebbie del dubbio che avvolgono Saga. Saga che, nei due quadri in cui compare, è dapprima vittima del tormento per via del compleanno, che gli ricorda Kanon e tutte le sue disgrazie. Nel secondo brano è invece posseduto dal suo lato oscuro. Anche la povera Menodora ne cade vittima, subendo il Genro Mao Ken e diventando involontario strumento di controspionaggio per scoprire quali trame siano elaborate dallo scaltro Arles per dimostrare la sua tesi. In questo denso capitolo c'è spazio anche per un tormentato Kanon, che nei fumi dell'alcol ha una visione del suo destino fra le fila di Poseidon. Intanto, però, affonda nel retsina e nel livore, mentre dall'alto della Tredicesima Casa il cosmo salvifico di Atena si rivela nella creatura del grembo di Marisol, portando pace e speranza in un animo troppo provato dalle durezze della vita. Mi piace la tua scelta di far nascere la Dea della Giustizia dal ventre di una perdente e reietta, resa vittima e poi rifiutata dallo Santuario della stessa Dea che partorirà a breve. Ma non penso che la sua serenità avrà vita lunga. Lo dico con timore più che speranza. So che la povera Marisol farà una brutta fine e già mi dolgo per il suo destino infausto. O mi stupirai ancora?
Un abbraccio e a presto!
Nakata

Recensore Master
16/09/19, ore 22:36

Eccomi!
Felice di rileggerti e che l'ispirazione ti sia tornata! Ma veniamo subito a questo capitolo, dove vediamo intrecciarsi i pensieri e le vicende di parecchi personaggi.
Ad aprire il tutto sono i due vecchi amici Dohko e Shion, con quest'ultimo che confida al compagno di battaglia le sue paure dovute alla scomparsa di Gunnar e i suoi dubbi circa i suoi possibili successori. E ovviamente, fra questi ultimi, è Saga a finire sotto la lente d'ingrandimento, a causa soprattutto degli eventi nefasti che circondano i possessori dell'armatura di Gemini, primo fra tutti Aspros. Dohko cerca di essere ottimista, consigliando a Shion di ritirarsi a riflettere sullo Star Hill per qualche tempo e di mettere Saga alla prova, nella speranza che la maledizione non colpisca ancora e che i suoi sospetti si rivelino infondati. Tutto vano, purtroppo. E Shion ancora non sa che fine terribile l'attende al varco!
La scena successiva con Santuzza, il cui vero nome scopriamo essere Yulduz, mi è piaciuta tanto. Molto toccante, triste e anche veritiera. Tante giovani vite come quella di Manigoldo (sempre tanto amore per lui!) sono state spezzate nel corso della sanguinosa storia del Santuario, e purtroppo molte altre verranno presto sacrificate, e ancor prima che scoppi la Guerra Sacra che tutti temono, il lato oscuro di Saga e, soprattutto, Kanon sono in agguato.
E a proposito di Kanon, qui lo troviamo a trascorrere un pessimo compleanno affogando le sue frustrazioni nell'alcol, arrivando addirittura a farsi cacciare via dall'oste. Il suo fegato ringrazia, anche se la sbronza colpirà comunque duro. Le conseguenze della partenza di Marisol si stanno facendo sentire, adesso Kanon è davvero solo, non ha più qualcuno con cui potersi confidare, per quanto sia un personaggio negativo non riesco a non provare empatia per lui. Si vede che lei gli manca, e tanto. Ho apprezzato particolarmente la scena in cui lui osserva il mare e lo immagina ingrossarsi e travolgere tutto il Santuario, primi fra tutti Shion, Arles e Aiolos. È un chiaro collegamento al futuro di Kanon come generale degli abissi. E secondo me non è un dettaglio da nulla il fatto che fra i nomi delle persone che più vorrebbe veder sparire dalla faccia della Terra non ci sia ancora quello del fratello, segno che c'è ancora qualcosa che gli impedisce di odiarlo davvero, ma la situazione fra i due destinata a peggiorare. E parecchio. 
Marisol, intanto, trascorre la sua gravidanza reclusa negli appartamenti di Atena. Di certo non è il massimo, ma, come dice lei, sempre meglio quello della vita squallida che faceva prima, costretta a diventare un oggetto sessuale in mano a dei trogloditi desiderosi di sfruttare il suo corpo solo per svuotarsi gli zebedei. Solo Kanon, fra i suoi clienti, è riuscito a guadagnarsi una minima parte del suo affetto (anche se dopo un inizio abbastanza scoraggiante), tanto che Marisol si ricorda anche del suo compleanno. Dal passo in cui lei racconta che Kanon, l'anno prima, pur avendola pagata il doppio, ha finito per usare il tempo a disposizione solo per parlare con lei, si evince chiaramente tutta la solitudine che lo affligge. Del resto, loro due si capivano perché simili, entrambi reietti e traditi dalla dea in cui, inizialmente avevano creduto. 
Molto dolce e tenera la scena in cui Marisol sente la creatura che porta in grembo scalciare per la prima volta e capisce di star cominciando ad amarla, malgrado la gravidanza sia stata parecchio indesiderata. Tuttavia, visti i miei sospetti, ormai quasi certezze, sull'identità del nascituro, temo che questo sia un primo segnale del fatto che per Marisol le cose non andranno come sperato. Le disgrazie sono sempre dietro l'angolo, e io sono già in ansia per lei. 
Andiamo poi a Saga, che di certo non se la sta passando meglio del fratello, prigioniero dei suoi demoni interiori e dell'insonnia. Per quanto il parroco fosse armato delle migliori intenzioni, la conversazione con don Ciccio ha solo peggiorato la situazione, e il ritardo di Menodora, nella quale Saga cerca uno sfogo momentaneo per fuggire dai suoi tormenti, non aiuta affatto. E infatti a pagarne le conseguenze è proprio lei, che si lascia sfuggire di offrire i propri favori anche ad Arles e per questo si becca in pieno un Genro Mao Ken. Lo immaginavo fin dall'inizio che le sarebbe capitato qualcosa di brutto! E la spada di Damocle che pende su Arles sta per cascar giù. 
Il capitolo si conclude così, lasciandoci con il fiato sospeso, per cui sono davvero trepidante di sapere cosa succederà adesso. Non manca molto alla nascita di Atena, e sappiamo già a cosa porterà tutto questo. 
Alla prossima e un bacio!

Recensore Master
16/09/19, ore 15:42

Eccomi qua!
Però ... certo che mi hai fatto aspettare parecchio ... ma non preoccuparti, ne è valsa la pena.
Dunque, questo capitolo vede svolgersi delle vicende differenti.

1. Shion che si confida "a distanza" con Dhoko
2. Kanon che si ubriaca per poi essere mandato fuori dall'oste
3. Santuzza alla tomba di Cancer
4. Marisol incinta negli appartamenti di Atena
5. L'ansia di Saga
6. Menodora … domandina, che cosa le ha fatto Saga di preciso?

Un po' tantini per un solo capitolo ... ma comunque hai fatto un ottimo lavoro come sempre, sono certa che questa storia verrà fuori fantastica.
Ho apprezzato moltissimo la scena di Santuzza alla tomba del suo vecchio compagno d'armi ... adoro le scene commoventi XD.

Comunque presto tornerò con Pyras, quindi non preoccuparti.

Detto ciò ti faccio i miei più sinceri complimenti e alla prossima.

Saluti EF!

Recensore Junior
12/08/19, ore 14:35

Ma che bello, finalmente ritroviamo il mio piccolo scalmanato preferito e i suoi pazientissimi mentori alle prese con una nuova e inaspettata visita dal Santuario. Noto con piacere che anche a Saga viene riservata la consueta dose di ridicolo, tipica di ogni comparsata del futuro Death Mask. In questo caso, però, è la somiglianza con Aspros a scatenare gli eventi. Santuzza deve aver mangiato la foglia. Troppe sono le coincidenze per non far sorgere il fondatissimo sospetto che la storia stia per ripetersi. Sono certa che dietro alla sua intenzione di accompagnare Ruggero al Santuario - cosa che sorprende tutti, visto che non ci torna da duecento anni - ci sia l'intenzione di vederci chiaro, oppure di mettere in guardia il Sacerdote su qualche pericolo imminente che lo spiccato sesto senso dell'Amazzone della Mosca deve avere intercettato.
Ma veniamo al pezzo forte del capitolo, ossia il bellissimo (e densissimo!) dialogo fra Saga e Don Ciccio. Ho apprezzato i tantissimi rimandi filosofici che hai inserito nel racconto e il parallelismo fra la figura della Madonna e di Atena. In fondo entrambe sono donne accoglienti e misericordiose. Ma mentre la prima resta tale senza smentirsi mai, Atena presenta ben altri lati nella sua personalità. In fondo la sua ambiguità è la stessa di quella del Santuario, sua emanazione diretta. Bene e male si fondono, dando origine all'assurdo che sta mandando fuori di testa il povero Saga. Che sia proprio il libero arbitrio, quel dono degli Dei tanto caro a Don Ciccio, a creare i presupposti per l'atteggiamento isolazionista di Shion è forse il colpo di grazia alla già traballante fede di Saga nel Sacerdote. Penso che Don Ciccio abbia agito in buona fede, cercando di tirare fuori Saga da quel che considera un naturale travaglio interiore da parte di un adolescente dotato di molto spirito critico e poca esperienza del mondo. Ciò che non sa è che, col suo discorso, sta avvalorando la nascente convinzione di Saga di essere la sola speranza per instaurare un governo illuminato al Santuario e nel mondo. Ma tant'è.
Complimenti, un altro ottimo capitolo in cui si alternano spunti culturali notevoli ed elementi narrativi interessanti per il dipanarsi dell'intreccio fino all'inesorabile finale, ormai sempre più prossimo. Siamo ad aprile. Manca sempre meno alla notte degli inganni. Come ci arriveremo? Non mi resta che aspettare visto che, purtroppo, mi sono rimessa in pari con la lettura degli arretrati.
A prestissimo!
Nakata

Recensore Junior
12/08/19, ore 12:34

Aiuto, devo riprendere fiato prima di recensire. Per tutta la prima parte del capitolo praticamente non ho respirato. Ero troppo in ansia per la sorte di Menodora e di Marisol. Philothea ha fatto davvero bene a fidarsi della sorella. La ragazza non solo è bella da far fondere tutti i soldati che incrocia, ma è anche molto, molto furba. Sa sfruttare alla perfezione la sua dote naturale, manipolando con maestria le guardie. E così, pur non possedendo un cosmo o dei poteri sovrannaturali riesce nell'impresa di eludere tutti i controlli e arrivare fin nel sancta sanctorum dell'Acropoli. Certo ci sarebbe molto da ridire sull'efficacia della rete di protezione del Santuario, ma tent'è. Ora Marisol è al sicuro negli appartamenti di Atena. C'è da scommettere che la sua vita tornerà ad essere parecchio movimentata dopo la nascita del bambino (anzi, di Atena!).
Intanto Kanon, rimasto privo dell'unica persona che gli dava ascolto e ne conteneva il delirio di onnipotenza, si lascia andare al vilipendio di un luogo sacro. C'è da scommettere che senza il contraltare di Marisol commetterà qualche impudenza. Sappiamo tutti come andrà a finire. La prigione di capo Suonion è lì che aspetta. E che dire di Saga, che finalmente si accorge di essere nel mirino di Arles? Ora quali saranno le contromisure del Santo dei Gemelli per difendersi dallo scaltro Primo Ministro? Volo a leggere il prossimo capitolo per scoprirlo!
Alla prossima!
Nakata

Recensore Junior

Bum! Detona la bomba del colpo di scena. Quindi Marisol è incinta. Premesso che faccio il tifo per la paternità di Kanon, anche se come dice lei stessa è impossibile sapere chi è il padre (mica esisteva l'esame del DNA a quei tempi!), se l'identità dell'impalmatore resta nel buio le ipotesi su quella del nascituro sono molto più semplici. Dicembre più nove mesi uguale settembre. Ma guarda un po'. Non è che il nascituro - anzi, LA nascitura - sia proprio Saori? Del resto questo spiegherebbe anche come mai Marisol venga nascosta proprio negli appartamenti privati di Atena. Insomma, con uno stratagemma davvero delizioso non solo hai arricchito la trama di suspense (sono proprio curiosa di vedere come faranno le due intrepide complici ad arrivarci, sull'Acropoli!), ma hai anche spiegato l'origine di Saori/Atena. Certo si tratta di una divinità, ma il fatto che si fosse materializzata dal nulla ai piedi della sua effige non l'ho mai digerito. A quel punto poteva nascere adulta, evitando di ripercorrere tutta la sua infanzia, no? Ma vabbé, lasciamo perdere.
Intanto Arles continua a nutrire sospetti sempre più fondati. Ho adorato la tua descrizione di Shura. Schivo, chiuso, efficiente ed efficace. E' proprio lui! E che dire di Menodora? Un altro OC davvero interessante. E molto credibile, anche. Quanta verità e amarezza ci sono nelle sue parole. In una frase ha riassunto perfettamente la condizione femminile al Santuario. Sei bravissima a descrivere la meschinità di questo ambiente per bocca dei personaggi di tua invenzione. Questa storia mi piace sempre di più. Complimenti!
Nakata

Recensore Master
08/08/19, ore 21:45

Eccomi qua!
Rivediamo Ruggero impegnato, sotto la guida di Don Ciccio, ad addestrarsi per diventare Cavaliere del Cancro.
Ma a scompigliare tutto arriva Saga, con l’ordine di portare anche gli Apprendisti Cavalieri al Grande Tempio.
Mi è molto piaciuto il confronto tra Saga e Don Ciccio, che molto probabilmente in parte si rivede nel giovane Cavaliere, ma secondo me è troppo buono per vedere la reale oscurità che ha contaminato l’anima di Saga.
Chi invece ci ha visto giusto è Santuzza, che ha colto in pieno la somiglianza non solo fisica tra Aspros e l’attuale Cavaliere di Gemini.
Sono molto curiosa  di vedere cosa attenderà Santuzza nella Valle Sacra, anche se ho la triste sensazione che non tornerà mai più in Sicilia e non rivedrà più il suo allievo Don Ciccio.
Anche se spero di sbagliarmi.
Rinnovo i complimenti per questo capitolo molto bello.
Alla prossima.
Narclinghe

Recensore Master
17/06/19, ore 17:53

Eccomi qua!
Marisol ce l'ha fatta, grazie all'aiuto di Menodora e Philotea, Marisol è riuscita a raggiungere le stanze di Athena, ed anche se qualcosa mi dice che per lei andrà male, spero invece che alla fine riesca a salvarsi dal Santuario.
Mi è molto piaciuta Menodora, una ragazza bellissima e furba, che sa rigirare a modo suo gli uomini del Santuario. Brava ragazza! Così si fa!
Arles è disposto a tutto pur di incastrare Saga, perfino ad andare a letto con Menodora, che per quanto splendida, a lui immagino interessi solo per scoprire quanto più possibile su Saga.
In quanto a Saga, per me è l'unico che si sta ponendo dei dubbi sulla reale funzione del Santuario.
Una fornace che sforna guerrieri per proteggere una divinità capricciosa totalmente estraneo alle sofferenze del Mondo.
Mi sono sempre chiesta perchè nessun altro (nemmeno Aiolos) abbia mai sollevato il benchè minimo dubbio.
Rinnovo i complimenti ed al prossimo capitolo!
Narclinghe

Recensore Master
03/06/19, ore 17:22

Eccomi qua!
Felicissima di rileggerti!
Allora, che dire, un capitolo davvero bellissimo, mi è piaciuto un sacco ... a quanto pare la nascita di Atena si avvicina e tutti i Santi, apprendisti e non sono convocati al Santuario per presiedarlo in modo da renderlo sicuro per la venuta della loro dea (dio solo sa quanto mi stia sulle scatole ... meno male che nella mia fic non è rimasta sveglia a lungo XD)
A quanto pare il futuro Cancro non vede l'ora di veder "esplodere Saga" eh? Scommetto che se ne pentirebbe.
Mi è piaciuta molto l'introspezione di Santuzza, molto ben fatta non c'è che dire! Quindi Don Ciccio è l'allievo di Santuzza se non ricordo male. Però qui mi sorge una domanda. Ma Don Ciccio/Cancer, ha combattuto nella precedente Guerra Sacra assieme a Santuzza oppure no? E il Cancer a cui si riferisce era Manigoldo di Lost Canvas oppure Don Ciccio? Perdonami, ma ci sono "troppe generazioni e faccio confusione eheh. Detto ciò ti faccio i miei complimenti e alla prossima!
Saluti EF!

Recensore Master
31/05/19, ore 11:29

Bel capitolo di intermezzo, utile per i futuri snodi della tua trama.
Ruggero si appresta a raggiungere il Santuario, ove si compierà il suo destino come Cancer. Saga gli farà da mentore, una volta raggiunta Rodorio? E questo con tutte le conseguenze del caso... la Storia si ripeterà? Capisco pienamente la preoccupazione di Santuzza: reduce dalla precedente Guerra Sacra, è consapevole delle forze oscure che governano, purtroppo, ANCHE il Santuario di Athena. Aspros non lo ha di certo dimenticato... al punto da rivederlo in Saga. 
Sagace, la vecchia Mosca.
Don Ciccio, invece, ha ormai deciso da che parte stare. Non ha dimenticato il culto di Athena, ma preferisce donarsi spiritualmente ad un altro Credo.
Bellissima la tua digressione sul libero arbitrio: mi è piaciuto il parallelismo che hai saputo fare, per questo concetto, nei due culti.
Saga è sprofondato in un abisso... ma ogni cristiano, qual è Don Ciccio, crede fermamente nel buono insito dell'essere umano.
Saprà mai riscattarsi il Gold di Gemini?

Recensore Veterano
30/05/19, ore 16:34

Bello bello bello! Quanto mi è piaciuto questo capitolo! Sì, perché torniamo in Sicilia, dove Ruggero sta proseguendo il suo apprendistato sotto la guida di Don Ciccio e di Santuzza. Peccato che a portare tempesta ci pensi Saga, che giunge come messo di Shion per riportare Ruggero al Santuario. Mi sono messa a ridere quando Santuzza scambia Saga per Aspros e gli tira addosso di tutto! In effetti i santi di Lost Canvas sono copie sputate, chi più chi meno, dei loro successori. Interessante il confronto tra Don Ciccio e Saga, che per una volta si apre ( anche se poco ) e lascia che qualcuno intraveda il buio che c'è in lui; peccato che Don Ciccio, forse troppo preso dalla misericordia e dalla voglia di trovare del buono in tutti, non veda la profondità dell'oscurità di Saga ma solo un ragazzo giovane e pieno di dubbi, gli stessi dubbi che probabilmente hanno attanagliato anche lui in passato e che lo rendono più affine a Saga che ad Aiolos e le sue incrollabili certezze. Chi invece ci ha visto giusto è Santuzza che si prepara a tornare nella Valla sacra dopo secoli: presumo che lei conoscesse Shion e Dokho, visto che è stata la compagna di apprendistato di manigoldo. A tal proposito, non mi dispiacerebbe che tu ci dessi un assaggio di cosa è successo tra loro due...perché è chiaro che non erano solo buoni amici. Santuzza ha intuito che qualcosa non va in Saga e che il suo splendore è solo una copertura. Ho come l'impressione che questo viaggio verso Atene sarà senza ritorno per lei...mentre Ruggero ha iniziato a sviluppare la sua ammirazione per Saga, che servirà nel bene e soprattutto nel male, come ben sappiamo.
Complimenti per come riesci a dare una spiegazione assolutamente plausibile per tutto, incastrando alla perfezione i pezzi del puzzle, io non ci riuscirei mai! Alla prossima!

Recensore Master
30/05/19, ore 00:16

Ed eccomi qui!
Ah, il caro Ruggero! Mi era mancato un sacco, lo ammetto, e aspettavo con ansia il suo ritorno in scena!
La prima parte, in cui il buon don Ciccio parla al suo allievo dei poteri legati alla costellazione del Cancro, per quanto sia meno cupa rispetto al tono generale della storia, mi ha messo un po' di amarezza. Io trovo che le capacità saintseiyane del segno del Cancro siano davvero eccezionali, può praticamente manovrare la vita e la morte a suo piacimento, peccato che Kurumada (per chissà quale motivo poi... probabilmente non lo sapremo mai) si diverta a denigrarlo e a rendere le sue tecniche o inutili o inefficaci, per cui è davvero un bene, in questa storia, vedere il futuro Death Mask acquistare la dignità che si merita, anche se qui continua a dar prova di essere ben diverso dal suo predecessore Manigoldo. Lui, per quanto si atteggiasse da stronzo, era comunque devoto ad Atena a modo suo, Ruggero invece... beh, lui ha un ideale completamente distorto che già sappiamo dove lo porterà, e immagino che l'incontro che fa con Saga in questo capitolo sia il primo passo. 
E a proposito di Saga, sarò ripetitiva, ma lui mi fa una pena infinita. Il senso di colpa per l'uccisione di Gunnar lo perseguita, e tutto ciò che lui può fare per non lasciarsi schiacciare è estraniarsi da questa vicenda, come se non fosse stato lui a commettere il delitto, che ha gettato il Santuario nello scompiglio e spinto il vecchio Shion a riunire i futuri Gold Saints nella Valle Sacra prima della fine dell'addestramento, il che è un'ottima spiegazione sia della loro inesperienza al momento della Notte degli Inganni sia della loro fin troppo giovane età (sebbene qui sia stata giustamente alzata). 
Mi è piaciuto molto il dialogo fra don Ciccio e Saga prima del ritorno di quest'ultimo in Grecia. Il parroco, che possiede un senso critico non da poco e che per tale ragione ha voluto abbandonare la carica di Saint, mostra di comprendere Saga più di tutti gli abitanti del Santuario (che invece stanno lì con i paraocchi, Aiolos in primis) lo tratta quasi come un figlio, tanto da intuire perfino che il cavaliere dei Gemelli è tormentato da un grosso disagio. Il problema, tuttavia, è che don Ciccio, per quanto armato delle migliori intenzioni, la fa davvero troppo facile. La fede purtroppo non servirà a debellare una malattia mentale così grave, e più avanti ne avremo la tragica conferma. Ma siamo negli anni Settanta, ancora adesso i disturbi mentali non ricevono la giusta considerazione e anzi, chi ne soffre subice spesso trattamenti ignobili, figuriamoci allora, specie da parte di un uomo di chiesa. 
Ruggero, intanto, si mostra molto arguto. Anche lui ha capito che c'è qualcosa di oscuro che si annida nell'anima di Saga e, da bravo piccolo bastardo qual è, non vede l'ora di godersi lo spettacolo. Il che è un'ottima introduzione al fatto che, quando Saga usurperà il trono, Death Mask gli giurerà fedeltà senza batter ciglio. 
Per ultima, ma non meno importante, abbiamo la vecchia Santuzza, in tutta la sua disillusione. Ora sono curiosa di scoprire il motivo per cui, nonostante la sua veneranda età, ha deciso di accompagnare personalmente Ruggero al Santuario. Sarà che, avendo notato l'estrema somiglianza fra Aspros e Saga, teme che quest'ultimo possa corrompere il futuro Cancer? Eh, vane speranze, temo! E chissà se ci sarà un confronto fra lei e Shion, considerando che in questo universo sono stati compagni d'armi. Non vedo l'ora di scoprire se le mie teorie si riveleranno esatte o meno.
Bien, adesso tocca a me aggiornare.
Un bacio!

Recensore Master

Eccomi qua!
Direi che questo capitolo ci ha riservato un colpo di scena di tutto rispetto.
Marisol è incinta e non so perchè ma qualcosa mi dice che sia proprio Kanon il padre della creatura che porta in grembo.
Ma a sistemare tutto ci pensa Philotea che grazie alla sorella Menodora (anche questa non me l'aspettavo, complimenti per l'intreccio), farà stare Marisol negli appartamenti della dea Atena fino alla nascita.
Ho paura però che tutto questo si ritorcerà contro di loro e che alla fine Marisol sarà scoperta da qualcuno.
Un dubbio mi ha sfiorato però.
Nessuno sa chi siano i genitori della piccola Atena/Saori, tutti parlano della rinascita di Atena, ma di chi è figlia?
Stai a vedere che sarà proprio la figlia di Marisol il corpo scelto da Atena per la rinascita?
Naturalmene è solo una mia idea : )
Rinnovo i complimenti e a presto!
Narclinghe