Recensioni per
Siberia [Camus - Hyoga 100 Drabble Themes]
di Deliquium
Una drabble che porta in sé una bella massima di esperienza, se sei un Saint di Atena. |
E' incredibile come in una landa desolata come quella di Ojmjakon, dove il ghiaccio congela perfino l'aria e rende tutto immobile, possano succedere così tante cose all'interno dei personaggi. Il senso di colpa tormenta Hyoga. Ci sono tre persone nella sua vita: una, sua madre, gli muore davanti agli occhi. L'altra, Isaac, si sacrifica per lui. La terza, Camus, la ucciderà lui con le sue mani. Mi viene da dire che è meglio cambiare strada se lo si incontra ^__^ |
E cosa più del senso di colpa continua a dare energia a Hyoga, persino con il trascorrere del tempo? |
Del senno di poi, son piene le fosse, diceva mia nonna buonanima, concordando col Manzoni. |
Ma allora anche Camus ha un cuoricino stto tutta quella francosnobberia (sono un quarto francese, so di cosa parlo X°°D)!! Sennò non lascerebbe che il paperotto si distraesse in quel modo ç_ç |
NOn poteva che essere lui, il Re di Denari. |
Ancora una volta, questa drabble è molto triste ma estremamente bella al tempo stesso. |
Eccolo qui Nonno Pervert Kido. Mi fa venire i brividi solo a pensarci. Sai che sto meditando di scrivere su di lui, ma ancora non ho trovato il giusto coraggio e la giusta ispirazione. Chissà se verrà mai. Intanto trovo molto azzeccata la reazione di difesa da parte di baby Hyoga. Anche io al suo posto avrei sperato di confondermi con la tappezzeria pur di passare inosservata agli occhi di quell'uomo così inquietante. |
..lirico e stringente... In poche parole ecco il piccolo invisibile ...solo nel suo dolore e nella perdita. Ben scritto. J |
un minuscolo paperotto apena demammato (??) che SA già che il vecchio malefico ha ehm fatto danni in giro (ha un modo tutto suo per prendersi le proprie responsabilità, come: mandare in giro i figli a farsi ammazzare ... *cough*) ma il vecchio malefico non caga nessuno (tranne la viziata) ... argh ... (prima o poi smetterò di chiamarlo paperotto ... forse ... naah non credo) |
La scelta di far salvare, ancora una volta, la vita a questo ragazzo da sua madre la trovai poetica persino la prima volta che vidi il cartone. Mi venne da piangere e andai ad abbracciare i miei genitori come se avessi paura di perderli. Penso che questa sia la sensazione di smarrimento quando ti aspetti tutto e subito dopo niente. Il dolore della desolazione nel cavaliere del cigno è palpabile, lui che è ballerino tra i ghiacci non può anelare a raggiungere la madre in quei passi che li congiungerebbero per sempre. Stupendo davvero. |
Camus mi ricorda molto un mio caro insegnante e in questo capitolo il suo volto si è disegnato nitido di fronte al mio, riconoscendo quel portamento e quel rigido modo di fare. La debolezza non può permettersela una persona qualunque figurarsi un Saint di Athena. |
Quando descrivi lo scontro al santuario di Athena durante la scalata delle dodici case si sente tutta la tua passione nonostante il tutto sia così breve da durare meno di un soffio nel vento, eppure avverto in ogni singola, e all'apparenza misera, parola tutta la sofferenza che c'è nel trovare una speranza in quella morte del sole, in quella luce che se ne va in un colore che il cavaliere del cigno conosce molto bene, un rosso acceso che sarà sempre pronto a tormentarlo per il resto della sua esistenza. |
Un freddo che persino lui riesce a sentire? Un freddo di quale tipo riesce ad attanagliare persino il cavaliere dall'animo di ghiaccio. |
Quanto lo capisco, in questa tua raccolta mi riconosco troppo spesso con il piccolo futuro cigno e la cosa non mi piace, scherzi a parte è un capitolo davvero molto evocativo e toccante. |